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Draghi: «Riaperture, prima ristoranti all’aperto e scuole»

Draghi Riaperture

«Stiamo assumendo un rischio ragionato: bisognerà vigilare perché si mantengano mascherine e distanziamento» ha detto Draghi annunciando le riaperture, «così diverrà opportunità». Speranza: «Calendario parte dal 26 aprile, ritorno delle zone gialle. Dal 15.5 piscine all’aperto, primo giugno palestre, primo luglio fiere ed eventi. Coprifuoco alle 22»

Conferenza stampa iniziata con alcuni minuti di ritardo (dodici, comunque irrisorio rispetto ai ritardi anche di mezze giornate cui ci aveva abituato Giuseppe Conte) per il presidente del Consiglio Mario Draghi sul delicato tema delle riaperture. Nel mentre alcune indiscrezioni sulle date hanno iniziato a rincorrersi lungo i corridoi di Palazzo Chigi.

«Possiamo tornare a guardare al futuro con ottimismo», ha esordito Draghi.  «Dal 26 ritorna la zona gialla, abbiamo voluto dare la precedenza alle riaperture della scuola e delle attività all’aperto, come i ristoranti, consapevoli che stiamo assumendoci un rischio: mantenere mascherine e distanziamenti»

 

 

Insomma, l’intento è quello di consentire all’economia italiana di riprendere a macinare. Proprio oggi sulle aspettative italiane è piombato il giudizio dell’agenzia di rating Fitch secondo cui «Anche nel caso di uno scenario ottimistico di una crescita nominale del 4% e un surplus primario del 2% del Pil, ci vorrebbe quasi un decennio», scrivono gli analisti, per vedere il debito del Paese, esploso con gli aiuti per il Covid, tornare a livello. Uno scenario più realistico, ma ancora piuttosto favorevole di crescita e surplus primario del 2%, «porterebbe il debito ai livello del 2019 solo nel 2035». Fitch cita il caso italiano, con una cronica tendenza a mancare le previsioni di riduzione del debito non solo europee, ma anche degli stessi governi nazionali, per illustrare le difficoltà nel rendere il Patto di stabilità europeo più credibile.

Speranza: «Calendario parte dal 26 aprile, ritorno delle zone gialle. Dal 15.5 piscine all’aperto, primo giugno palestre, primo luglio fiere ed eventi.»

DATI IN MIGLIORAMENTO

Venendo invece ai dati, l’indice Rt medio nazionale si attesta a 0.85, registrando dunque un calo, in quanto la scorsa settimana era a 0.92. È quanto si apprende dalla Cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute su Covid-19, riunita questa mattina. E continua la calare l’incidenza di Covid-19 in Italia, che si attesta a 182 nuovi casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 185 della settimana precedente. Il dato si riferisce al flusso del ministero della Salute – che va dall’8 al 15 aprile – e, questa settimana, si discosta con più evidenza dal numero del flusso dell’Istituto superiore di Sanità che, invece, considera il periodo che va dal 5 all’11 aprile e che indica un’incidenza settimanale di 160,5 per 100mila abitanti contro i 210,8 per 100mila abitanti del periodo 29 marzo 4 aprile.

In questo caso la diminuzione di incidenza, influenzata dal basso numero dei tamponi effettuati nel periodo delle festività pasquali, “va interpretata con cautela. Complessivamente, l’incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100mila) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”, si legge nella bozza nella bozza del monitoraggio del report settimanale Iss-ministero della Salute relativa alla settimana dal 5 all’11 aprile.

 

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