La leonessa verso il centrosinistra, la Treviso di Zaia può spostare gli equilibri del centrodestra. Chi corre alle elezioni al nord
Sono cinque i capoluoghi di provincia del nord Italia che andranno alle urne il prossimo 14 e 15 maggio: Brescia, Imperia, Sondrio, Treviso, Vicenza. Un bacino di più di 300mila elettori chiamai a scegliere alle elezioni amministrative 2023 i nuovi sindaci e consiglieri comunali.
BRESCIA: LA LEONESSA SEMBRA PREFERIRE IL CENTROSINISTRA
La Leonessa è, tra i comuni del nord, il più popoloso ad andare alle urne, circa 196mila abitanti con circa 147mila votanti. Il sindaco uscente Emilio Del Bono, dopo due mandati, deve passare la mano. Al suo posto il centrosinistra ha scelto la sua vice Laura Castelletti, chiamata a guidare un’ampia coalizione progressista composta da otto liste: Partito Democratico, Laura Castelletti Sindaco, Azione/Italia Viva/+Europa per Castelletti Sindaco, Al Lavoro con Brescia, Brescia 2030 Morelli per Castelletti, Brescia Attiva, Brescia Green, Brescia Capitale.
Dall’altro lato della barricata c’è il leghista Fabio Rolfi, ex-assessore regionale all’agricoltura, su cui scommette tutto il centrodestra unito: Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, insieme alle civiche Civica Fabio Rolfi, Viva Brescia – Moderati per Rolfi e Brescia davvero. Il fronte progressista non è riuscito a trovare un candidato unitario per il campo largo, così il M5S schiera l’imprenditore e scrittore, cofondatore del primo Meetup di Brescia, Alessandro Lucà, appoggiato da Movimento 5 Stelle, Unione Popolare e Partito Comunista.
Gli altri candidati civici sono: Alessandro Maccabelli alla testa della civica La Maddalena (sostenuta anche da Alternativa che schiera Saverio Maruelli e dalla lista Moratti che schiera la coordinatrice bresciana Marina Paraluppi) ed Ernesto Taveri a capo di Ancora Italia. Il centrosinistra dovrebbe essere favorito, forse già al primo turno. Secondo il sondaggio realizzato da Ipsos per il Giornale di Brescia si profila una vittoria netta per Laura Castelletti e nel caso di un ballottaggio con Fabio Rolfi, il 28 e 29 maggio, la candidata sindaco di centrosinistra raccoglierebbe il 57,7% dei voti mentre a Fabio Rolfi dovrebbe andare il 42,3% delle preferenze.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2023: I CANDIDATI SINDACI DI SONDRIO
Nel capoluogo piemontese il sindaco uscente, l’ingegnere Stefano Scaramellini cerca il secondo mandato. Il candidato di centrodestra è sostenuto dallo schieramento completo: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Sondrio Viva!, Popolari Retici, Sondrio Liberale. Dall’altro lato c’è il candidato del centrosinistra, il medico Simone Del Curto, appoggiato da Partito Democratico, Sinistra per Sondrio, Sondrio Democratica, Sondrio 2020 e Futuro Insieme. Il terzo candidato è il trentanovenne attuale consigliere di minoranza Luca Zambon, che ha sposato il progetto lanciato in regione da Letizia Moratti. La sfida dovrebbe risolversi già al primo turno con Scaramellini decisamente favorito.
Non sarà della partita il M5S, impegnato in un percorso di ricostruzione dell’organizzazione in provincia di Sondrio. I suoi esponenti potranno scegliere di candidarsi nelle liste civiche di appoggio ad altri aspiranti sindaci.
IMPERIA: LA CURIOSA SFIDA TRA CLAUDIO SCAJOLA E IL VICECOMMISSARIO IVAN BRACCO
Anche il capoluogo di provincia ligure andrà alle urne per rinnovare i suoi vertici amministrativi. A correre per la poltrona di sindaco ci sono il primo cittadino uscente Claudio Scajola (già sindaco di Imperia dal 1982 al 1983 e dal 1990 al 1995, nonché presidente della provincia di Imperia dal 2021), sostenuto dalle civiche Avanti con Scajola Sindaco, Insieme con Scajola sindaco, Prima Imperia. Scajola non ha voluto simboli di partito a sostenerlo, cosa che ha suscitato l’irritazione di Fratelli d’Italia che aveva minacciato di candidare il colonnello dei carabinieri Luciano Zarbano.
Poi l’intesa è stata trovata grazie alla relazione personale tra Scajola e il presidente del Senato La Russa. Il centro sinistra candida il vicecommissario di polizia Ivan Bracco. Inizialmente la segreteria provinciale aveva scelto Laura Amoretti, funzionaria in Regione Liguria. Dissidi interni hanno fatto convergere il fronte progressista formato da Pd, Psi, Si, Verdi e le civiche Imperia Rinasce e Imperia al Centro, su Ivan Bracco. Il Pd non è riuscito a trovare un accordo con il M5S che candida Stefano Semeria, 46 anni, consigliere comunale uscente, informatico della Regione.
Gli altri candidati sono Enrico Lauretti, 69 anni, ingegnere ed ex funzionario della Provincia, sostenuto dalla lista civica “Società Aperta” e Luciano Zarbano, 59 anni, che dopo una prima intesa, poi sfumata, con FdI corre con la lista civica “Imperia senza padroni”. Sarà una sfida curiosa quella tra il sindaco uscente, l’ex ministro Claudio Scajola, dal 2018 sindaco di Imperia, e il vicecommissario di polizia Ivan Bracco, 54 anni, che dal 2010 ha indagato proprio sull’ex ministro dello sviluppo economico in sei diverse inchieste, tutte archiviate tranne una, quella in cui avrebbe favorito la latitanza dell’ex deputato di Fi Amedeo Matacena e per la quale è stato condannato in primo grado a 2 anni.
Secondo BiDiMedia il sindaco uscente si avvia verso una scontata riconferma già al primo turno.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2023: I CANDIDATI SINDACI DI VICENZA
Sono sette i candidati a correre per la poltrona più importante di Palazzo Trissino: sei uomini e una sola donna. I due candidati più accreditati sono il primo cittadino uscente, Francesco Rucco, civico vicino alla Lega, che secondo gli sondaggi sconta qualche insoddisfazione in città, è sostenuto dal centrodestra unito di Lega, Fi, Fdi insieme alla civica “Idea Vicenza, Rucco sindaco”, e Giacomo Possamai, capogruppo Dem in Regione, che ha alle sue spalle il Pd insieme a cinque liste civiche (Possamai Sindaco, Civici Con Possamai, Lista Tosetto – Ripartiamo Da Vicenza, Coalizione Civica Sinistra Verdi) una delle quali, Grande Vicenza-Azione/Italia Viva, espressione del Terzo Polo. A Vicenza nel 2018 vinse il Centrodestra di misura: 50,6 a 45,9 per cento sul Centrosinistra già al primo turno, non essendoci candidati significativi fuori dai due poli.
Quest’anno i progressisti non sono riusciti a presentare un candidato unitario per il campo largo, infatti il M5S candida Edoardo Bortolotto. Sempre nel campo del centrosinistra si colloca l’unica donna in campo Annarita Simone, con la civica “La Comune”, che comprende le sigle di Unione Popolare, Pci e Partito del Sud. Gli altri candidati sono due ex assessori dell’area di centrodestra, Claudio Cicero, sostenuto dalla lista civica “Impegno a 360°”, e Lucio Zoppello, con la lista civica “Rigeneriamo Vicenza Insieme”, e l’outsider, il medico, Stefano Crescioli, senza precedenti in politica.
Stando all’ultimo sondaggio di BiDiMedia alle urne si assisterà a un testa a testa tra Rucco e Possamai. Al primo turno dovrebbe essere in testa il sindaco uscente Francesco Rucco con il 45,2% dei voti, quasi tre punti sopra il principale sfidante Giacomo Possamai con il 42,4%.
TREVISO: LA CITTÀ DI LUCA ZAIA ALLA PROVA DELLE ELEZIONI
Treviso, città del Governatore Luca Zaia, è una piazza chiave per gli equilibri di potere all’interno del centrodestra. La Lega è chiamata a dimostrare la sua capacità di raccogliere consenso, a dispetto della crescita di Fratelli d’Italia, ripetendo i buoni risultati ottenuti nel vicino Friuli Venezia Giulia. A Treviso saranno in cinque a sfidarsi per la fascia tricolore.
Il primo dei concorrenti è il sindaco uscente, Mario Conte, a caccia di un secondo mandato sostenuto da tutto il centrodestra: Lega, Fratelli d’Italia, Mario Conte Sindaco, Con Te. L’attuale sindaco di Treviso gode di ottimi rapporti personali con Luca Zaia, tanto da essere tra i suoi più accreditati successori. Dall’altro lato c’è il fronte progressista formato dal Partito Democratico, Coalizione Civica per Treviso, De Nardi Sindaco, Treviso Civica, Europa Verdi – Verdi Treviso e Volt, che schiera l’imprenditore a capo della Aton (servizi digitali) Giorgio De Nardi, alla sua prima esperienza politica. La sua corsa è complicata dallo spacchettamento del campo progressista.
Azione e Italia Viva corrono da sole sostenendo l’ex-dem Nicolò Rocco. Corsa indipendente anche per il Movimento 5 Stelle che sostiene, insieme a Unione Popolare, l’attivista Maurizio Mestriner. L’ultimo tra i candidati sindaci è Luigino Rancan che corre per il Popolo della Famiglia. Quella di Mario Conte dovrebbe essere una riconferma scontata.