Si chiude con il turno dei ballottaggi questa tornata di elezioni amministrative. Il dato più rilevante è il risveglio del centrosinistra che riesce a prendere i sei capoluoghi di Regione: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza.
Si chiude sei a zero la partita dei capoluoghi di regione a favore del centro sinistra. I ballottaggi premiamo il centrosinistra a Bari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza. Al primo turno il centrosinistra si era già imposto a Cagliari con la vittoria di Massimo Zedda. Questa tornata di elezioni amministrative ha registrato, però, un dato negativo in termini di affluenza che si è fermata al 47%. A passare dal centrodestra al centrosinistra sono anche Pavia e Vibo Valentia, percorso inverso per Verbania, Rovigo e Caltanissetta.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE: LA PUGLIA NON VOLTA LE SPALLE AL CENTROSINISTRA. REVIVAL POLIBORTONE A LECCE
Vito Leccese è il nuovo sindaco di Bari, l’ex capo di Gabinetto di Antonio Decaro straccia al ballottaggio Fabio Romito 70,27% a 29,73%. “Grazie a Bari per il grande risultato elettorale, siamo solo all’inizio perché il duro lavoro comincerà solo dalla proclamazione – ha detto Leccese -. È un risultato straordinario che va oltre le aspettative. Ho apprezzato la telefonata di Romito che ha riconosciuto la sconfitta e mi ha augurato buon lavoro”. La Puglia si conferma saldamente nelle mani del centrosinistra, alle elezioni europee l’ex sindaco di Bari Antonio Decaro, ha raccolto nel 186.367 delle 495.918 preferenze nella sua città. “Sono contento di lasciare la fascia tricolore a Vito Leccese, perché è la migliore persona cui potevo lasciarla – ha detto Antonio Decaro all’Ansa -. Sono felice per lui e per questa città. Sarà guidata da un uomo con un grande cuore e che sa bene come si amministra perché per 20 anni è stato un manager pubblico al Comune di Bari. Vito non lo voleva nemmeno fare il sindaco, ha lavorato vent’anni quotidianamente, ha faticato ogni giorno per il bene della città e credo che sarà il miglior sindaco di questa città”.
Se la Puglia premia il centrosinistra il capoluogo del Salento torna al centrodestra. Adriana Polibortone, già sindaca di Lecce dal 1998 al 2007, riesce nel risultato di riprendersi la città seppur con un margine risicato: vince sullo sfidante Salvemini con il 50,69% dei voti.
FIRENZE: SARA FUNARO CONQUISTA PALAZZO DELLA SIGNORIA ED EIKE DEVE DIFENDERSI DA DE LUCA
Firenze è un altro successo del centrosinistra. Sara Funaro è il nuovo sindaco del capoluogo toscano, ha battuto al ballottaggio il candidato del centrodestra Eike Schmidt con il 60,5% delle preferenze. “Dedico la vittoria a mio nonno Piero Bargellini (sindaco della città durante l’alluvione del 1966, n.d.r.) – ha detto la neoeletta sindaca -. Ora prenderò coscienza di quello che è successo e poi partiremo per costruire una Firenze sempre più bella e a misura di cittadino”. Dopo aver incassato la sconfitta per Palazzo della Signoria Eike deve rispondere alle critiche del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Noi siamo molto affezionati a Schmidt, vogliamo tenerlo a Napoli, a Capodimonte – ha detto De Luca criticando la scelta del direttore del Museo di Capodimonte di candidarsi per la fascia tricolore di Firenze – Napoli è una grande capitale del mondo, non si può offendere la dignità di Napoli in questo modo del vado e vengo. Ha lasciato il cappello sulla sedia a Capodimonte, non gli faremo trovare neanche la sedia”. La replica del direttore non si è fatta attendere. “De Luca non è il responsabile di Capodimonte, non sa che il suo impero è limitato e che il museo dipende dal ministero della Cultura, guidato da un altro napoletano. Il doppio impegno? Ho sempre lavorato per quattro non sono preoccupato», ha aggiunto confermando la volontà di restare in Palazzo Vecchio.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE: DOPO DIECI ANNI PERUGIA TORNA AL CENTROSINISTRA E GUARDA ALLE REGIONALI DI OTTOBRE
Dopo 10 anni di centrodestra Perugia torna a sinistra. Vittoria Ferdinandi a capo della coalizione “Alleanza per la Vittoria” ha battuto la candidata del centrodestra Margherita Scoccia con il 53% delle preferenze. “Abbiamo fatto un miracolo”, ha detto la neoeletta sindaca -. È l’inizio di una grande riscossa di una nuova cultura politica”. Dieci anni fa la vittoria del candidato sindaco di centrodestra Andrea Romizi aveva fatto virare a destra il capoluogo di una delle regioni tradizionalmente progressiste. Da allora era iniziato un processo di trasformazione che aveva coinvolto numerose altre amministrazioni umbre fino ad arrivare alla Regione, conquistata nel 2019 dalla leghista Donatella Tesei. Ed è proprio alle prossime regionali di ottobre che guarda la sindaca neoeletta. “Il nostro progetto politico ha dimostrato questa grande novità, partiti, movimenti e forze civiche che si uniscono al di là di ogni schema di posizionamento, al di là di ogni appartenenza – ha detto Vittoria Ferdinandi -. Abbiamo dimostrato che questa coalizione, questa alleanza molto ampia, rappresenta per noi un elemento di ricchezza”.
CAMPOBASSO RESTA AL CENTROSINISTRA: MARIALUISA FORTE È LA PRIMA SINDACA DEL CAPOLUOGO MOLISANO
Anche Campobasso ha una sindaca di centrosinistra. È Marialuisa Forte, candidata del campo largo, che ha ribaltato il risultato del primo turno superando il candidato del centrodestra Aldo De Benedittis con il 51% dei voti. Al primo turno il candidato del centrodestra aveva sfiorato la vittoria con il 48% dei voti, mentre Forti si era fermata al 32% degli elettori. Marialuisa Forte, candidata del Campo largo formato da Pd, M5S e AVS, è la prima sindaca del capoluogo molisano. “Sono felice, oggi è il momento di festeggiare questo risultato straordinario. Ho pianto? Sì, ho pianto – ha detto la neoeletta -. Oggi festeggiamo, ma da domani sarò al lavoro e pronta a collaborare con tutti, anche con i miei avversari, per rendere questa città un posto migliore”.
ELEZIONI AMMINISTRATIVE: TELESCA STRAPPA IL POTENZA AL CENTRODESTRA
Il capoluogo lucano passa dal leghista Guarente a Vincenzo Telesca, candidato del Campo largo. Dopo il pasticcio del centrosinistra alle elezioni regionali, che avevano visto sfilare i nomi di Roberto Speranza, Angelo Chiorazzo, Domenico Lacerenza prima di trovare la soluzione in quello di Piero Marrese, il Campo largo si riscuote. Vincenzo Telesca ribalta i risultati del primo turno, quando si era fermato al 32,4% contro il 40,6% di Francesco Fanelli, e batte il candidato del centrodestra convincendo il 64.92% degli elettori potentini. “Nei prossimi cinque anni lavoreremo per una città di Potenza diversa da quella ci ha lasciato la Lega – ha detto il neoeletto sindaco Telesca – abbiamo ricreato il centrosinistra. Avremo 24 consiglieri su 32 per un governo lineare senza mal di pancia. Costruiremo una giunta fondata sul merito e daremo risposte immediate sulla progettazione e sui servizi che mancano a questa città”.