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Punto sulle elezioni in Basilicata: chi c’è, con chi è alleato e perché

Elezioni Basilicata

Elezioni in Basilicata, quattro candidati per una poltrona: Vito Bardi (centrodestra), Piero Marrese (centrosinistra), Angelo Chiorazzo (Basilicata Casa Comune) ed Eustachio Follia (Volt)

Era dai tempi di Vallettopoli, l’inchiesta finita in un nulla di fatto dei pm della procura di Potenza John Woodcock e Frank Di Maio, che la Basilicata non era così tanto al centro della cronaca politica nazionale.

Se nel 2007 a sfilare a Potenza erano le starlette, nel 2024 sono i candidati alla carica di presidente della Regione per il centrosinistra. Le elezioni regionali si terranno tra un mese, il 21 e il 22 aprile, e l’ultima settima settimana ha visto alternarsi tre nomi per la guida di un centrosinistra il cui perimetro è, di volta in volta, cambiato.

IL CAMPO LARGO: DA SPERANZA A CHIORAZZO

Ma andiamo con ordine. Lo scorso autunno il nome del federatore del Campo largo centrosinistra doveva essere l’ex ministro della salute del Governo Conte I e II Roberto Speranza. Politico di rilievo regionale e nazionale, potentino, classe 1979, in passato segretario regionale nella Basilicata e segretario nazionale di Articolo Uno poi confluito nel PD di Elly Schlein. L’ex ministro Speranza, però, non ha mai ricevuto un’investitura ufficiale. Lo scorso 27 ottobre, proprio lui aveva, invece, sostenuto la candidatura di Angelo Chiorazzo, anch’egli potentino, fondatore della cooperativa sociale Auxilium, imprenditore attivo nel settore della sanità e con una importante rete di contatti nel mondo cattolico locale e nazionali. Chiorazzo doveva essere il candidato della società civile, sostenuto dalla sinistra del PD e gradito ai cattolici, vista la sua provenienza. Il PD aveva fatto i conti senza l’oste, da subito, infatti, il M5S aveva contestato la scelta di Chiorazzo. Il colpo di grazia alla sua candidatura è arrivato con i risultati delle elezioni in Sardegna, la vittoria di una candidata frutto di una scelta unitaria ha convinto la segretaria Schlein a virare verso una soluzione di accordo.

IL PASSO DI LATO DI CHIORAZZO

Nel corso della direzione regionale del PD dello scorso 2 marzo è emersa l’esigenza di individuare una candidatura unitaria. Così Conte e Schlein hanno incontrato Chiorazzo chiedendo proprio a lui di indicare possibili candidati condivisi da PD e M5S. L’uomo giusto per tutte le parti in causa doveva essere Domenico Lacerenza, medico oculista, 66 anni, già direttore del Dipartimento di chirurgia dell’ospedale regionale San Carlo di Potenza e direttore della Sic (Struttura interaziendale complessa) di Oculistica. Secondo Chiorazzo, Lacerenza “corrisponde alla scelta di un profilo civico fortemente impegnato nel sociale, di un profondo conoscitore della sanità lucana e dei suoi problemi, di una persona che ha ritenuto di mettere da parte la sua vita professionale per dare un servizio a questa terra. Tutto ciò è in linea con quella nuova storia che avevamo auspicato, proposto, chiesto”. Dai media locali viene considerato ‘storicamente “vicino” all’ex presidente ed ex parlamentare del Pd, poi transitato in Italia Viva e poi ritornato nel Pf, Vito De Filippo, insieme a Roberto Speranza  “sposor” politico di Chiorazzo.

ELEZIONI IN BASILICATA: LA SCELTA DI DOMENICO LACERENZA

Un esordio bizzarro, un candidato “a sua insaputa” e a insaputa anche di Italia Viva e Azione, una investitura comunicata solo “poche ore prima che la notizia diventasse di dominio pubblico, mentre uscivo dall’ospedale, come faccio tutti i giorni, dopo aver fatto otto interventi chirurgici di alta specialità, mi è arrivata la telefonata. Posso puntualizzare che io non ho fatto niente”. Del resto, Lacerenza, a differenza di Chiorazzo, non ha mai incontrato Elly Schlein o Giuseppe Conte, i leader di Pd e M5S. La candidatura del medico oculista dura, però, molto poco, solo 72 ore. Sabato scorso, infatti, Domenico Lacerenza ha rimesso la candidatura sconfortato “dalle reazioni che ci sono state”.

LA CANDIDATURA DI PIERO MARRESE: SINDACO DA 90% DI CONSENSI

Così arriviamo a domenica. Conte e Schlein estraggono dal pallottoliere dei candidati del campo largo alla Regione Basilicata un altro nome, quello di Piero Marrese. Classe 1980, Marrese, laurea in Giurisprudenza, nel 2015 sindaco di Montalbano Jonico, rieletto nel 2020 sfiorando il 90% dei consensi, e presidente della Provincia di Matera. “Umiltà, determinazione e perseveranza sono sempre stati i miei valori ispiratori” ha scritto Marrese in un messaggio sui social. “Ora – ha aggiunto – è tempo di un nuovo impegno, dobbiamo proseguire insieme in questo nuovo percorso innovativo e come sempre il vostro sostegno sarà fondamentale per la crescita e lo sviluppo della nostra Lucania. Sono grato al PD, al M5S, all’AVS e Basilicata Possibile per aver creduto in me e a tutte le forze politiche che mi daranno il loro sostegno. Sono pronto ad affrontare le sfide future, lavorando instancabilmente insieme a tutti voi per costruire un futuro migliore per la nostra meravigliosa Basilicata. Avanti tutta!”.

ELEZIONI BASILICATA: IL CAMPO LARGO DEL CENTRODESTRA

Se in Basilicata un campo largo c’è è quello del centrodestra. Vito Bardi, l’attuale presidente della Lucania, è sostenuto da FdI e Lega. Ma non solo. Le forze di centro Azione e Italia Viva hanno comunicato che sosterranno il candidato del centrodestra, l’ex generale di Forza Italia.

Italia Viva “concorrerà – tanto a Potenza quanto a Matera – alla costruzione della lista “Orgoglio lucano”, evocativa delle diverse sensibilità che la compongono, a partire da quel ‘Patto Federativo di Centro’ che, nella seconda fase della legislatura, ha prodotto gran parte dei provvedimenti che bene hanno inciso nella vita dei lucani”.

CAOS AZIONE, I FRATELLI PITTELLA SI SPACCANO

Non meno incisivo ma più rattristato il commento di Carlo Calenda. “Dilettanti allo sbaraglio. Altro capolavoro politico di Conte con Pd a rimorchio”, aveva detto Carlo Calenda, commentando la decisione di Pd e M5s di cambiare, per la seconda volta, candidato. Anche Azione sosterrà Vito Bardi con Donato Pessolano, segretario regionale Azione e Marcello Pittella, consigliere regionale Azione. Alle politiche del 2022, quando Italia Viva e Azione si presentarono alleate, ottennero il 9,8 per cento in Basilicata. Calenda però deve fare i conti con una ‘spaccatura ‘in casa Pittella. “In verità pensavo fosse chiaro il mio pensiero e cioè che non mi riconosco nella scelta di Azione in Basilicata!”, scrive Gianni Pittella su Fb a proposito della scelta di Azione, il cui referente in Basilicata è il fratello Marcello, di sostenere il candidato del centrodestra Bardi.

ANGELO CHIORAZZO, IL CANDIDATO CIVICO DI BASILICATA CASA COMUNE

A Vito Bardi e Piero Marrese si affianca un terzo candidato. È Angelo Chiorazzo che ha deciso di correre come leader della lista civica “Basilicata Casa Comune” e di altre liste civiche che potrebbero unirsi. “Per seminare occorre voltare pagina. Per questo, abbiamo deciso, insieme a Basilicata Casa Comune, di candidarci a rappresentare questo moto di popolo – ha scritto Chiorazzo sui social -. Assieme a noi ci saranno altre liste civiche e chi vorrà sposare questo progetto”.

IL PRESSING DI PD E MARRESE SU CHIORAZZO

Chiorazzo però rimane ancora al centro delle trattative nel campo del centrosinistra. “Con lui stanno parlando un po’ tutti – scrive il Fatto quotidiano – per convincerlo a portare la sua lista in sostegno a Piero Marrese. Il primo che sta provando a convincerlo è proprio lui, il neocandidato”. Queste le parole di Marrese in un’intervista a Repubblica: “Le persone di buon senso non possono non mettersi intorno a un tavolo e pensare all’interesse dei lucani. Chiorazzo lo stimo, con lui c’è sempre stato dialogo, non vedo muri insormontabili. Io però non ho mai anteposto la mia persona alla coalizione. L’obiettivo comune è battere una destra che non è presente sul territorio, che ha mal governato”.

A Chiorazzo, Bardi e Marrese si aggiunge Eustachio Follia, quarto candidato, sostenuto dalla Lista VOLT.

Leggi anche: Chi è Piero Marrese, ultima (o penultima?) scelta di Pd e M5S in Basilicata

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