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Elezioni Umbria: il centrosinistra con Proietti vuole riprendersi la terra dei Santi

Elezioni Umbria

Le elezioni regionali in Umbria potrebbero vedere da un lato la sindaca di Assisi, Stefania Proietti, cattolica e ultra pacifista, e dall’altro l’irrequieto sindaco di Terni Stefano Bandecchi. L’alternativa, più sicura, è quella di una conferma di Donatella Tesei 

Il centrosinistra vuole riprendere l’ex “rossa” Umbria. Le elezioni regionali del 2019 hanno assegnato la Regione di San Francesco a Donatella Tesei che, a guida della coalizione compatta del centrodestra (Lega, Forza Italia e FdI) rinforzata dalle liste civiche Umbria Civica Tesei Presidente e Tesei Presidente per l’Umbria, conquistò il 57,55% delle preferenze.

Il centrosinistra, quindi, si sta attrezzando per provare a riprendere il controllo di Palazzo Cesaroni. Ad animare le speranze del fronte progressista c’è l’elezione di Vittoria Ferdinandi, civica del “Patto avanti”, un campo larghissimo a cui hanno dato tutti i partiti che non si riconoscono nel campo dei conservatori: da Iv e Azione a Demos e Avs, passando per Pd e Cinque Stelle.

IL CENTROSINISTRA CON LA CATTOLICA PROIETTI VUOLE RIPRENDERSI LA TERRA DEI SANTI

L’idea del centrosinistra è replicare, a livello regionale, quello che è stato fatto per il capoluogo umbro. Ancora una volta la protagonista sarebbe una donna, Stefania Proietti, attuale sindaca di Assisi, cattolica e pacifista.

La proposta sarebbe già stata formalizzata all’inizio di luglio ma la sindaca ha preso un periodo per riflettere. Correre per la Regione significherebbe lasciare a qualcun altro la poltrona di sindaco di Assisi proprio nell’anno del Giubileo (il 2025) e nell’anno in cui si celebrano gli 800 anni dalla morte di San Francesco (il 2026). Due avvenimenti che, presumibilmente, porteranno nella cittadina folle di turisti e pellegrini insieme alle relative tasse di soggiorno.

ELEZIONI UMBRIA: IN BILICO TRA UN NOME NAZIONALE E UNO LOCALE

La decisione della sindaca non dovrebbe arrivare prima di Ferragosto. Nel caso di fumata nera il campo largo ha già preallertato alcuni altri esponenti della politica locale, da Elisabetta Piccolotti di Avs, che spostando l’asse della coalizione a sinistra non avrebbe lo stesso consenso di Stefania Proietti, a big della politica nazionale come Walter Verini ad Anna Ascani. L’assegnazione della candidatura a un politico nazionale complica però gli equilibri con gli alleati di coalizione. Il M5S potrebbe non gradire l’idea di sostenere tre “uomini del Pd” in altrettante elezioni regionali. In Liguria il candidato del centrosinistra molto probabilmente sarà l’ex ministro dem Andrea Orlando, mentre in Emilia-Romagna il candidato è il Michele De Pascale (Pd).

ELEZIONI IN UMBRIA: PER IL CENTRODESTRA CI SONO TESEI E ROMIZI

Meno intricato, in teoria, il risiko delle candidature nel campo del centrodestra. In teoria la riconferma di Vito Bardi e Alberto Cirio, alla guida di Basilicata e Piemonte, dovrebbe aver spianato la strada alla ricandidatura di Donatella Tesei (Lega), al termine del suo primo mandato. Tuttavia, la candidatura umbra dipenderà dagli equilibri nelle altre due regioni. Non va dimenticato che ora in panchina c’è Andrea Romizi di Forza Italia, dal 2014 al 2024 sindaco di Perugia. Ma non solo. Secondo un rumor, non confermato, il sindaco di Terni Stefano Bandecchi sarebbe stato contattato per testarne la disponibilità a correre per Palazzo Cesaroni. La teoria, si sa, può essere molto diversa dalla realtà.

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