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Europa: Conte a Politico.eu, Italia vuole dare una scossa

5 Stelle

Intervista densa del capo del Governo Giuseppe Conte su ruolo Italia in Europa, rapporto con la Francia, sulla Tav e le infrastrutture e sull’asse franco tedesco che è risuscitato ad Aquisgrana. Ecco alcuni passaggi pubblicati su Politico on Monday

Una lunga intervista al premier Giuseppe Conte sulle colonne di Politico.eu relativamente all’andamento del Governo giallo-verde, ma soprattutto sul rapporto di quest’ultimo con l’Europa, alla vigilia delle elezioni europee di Maggio prossimo. Il fronte del Governo, seppur formalmente non euroscettico (almeno non come in passato), non ha mai nascosto le critiche pesanti all’Europa e all’estabilishment che la governa. Ma Conte nell’intervista pubblicata da Politico on Monday appare piuttosto rassicurante, pur non rinunciando all’idea di fondo della sua maggioranza di Governo: il governo italiano vuole dare all’Europa “una scossa” e se ci sono stati scontri con altri paesi (leggi con la Francia) si è trattato di “incomprensioni”.

VOGLIAMO L’EUROPA, MA DEI CITTADINI

Ma Conte governa grazie ad una maggioranza anti estabilishment? “Essere anti-istituzione e perseguire il cambiamento non significa essere anti-Ue. Al contrario, poiché ci sta a cuore l’Europa, vogliamo che diventi un’Europa dei popoli, più vicina ai bisogni dei cittadini”. “Questi temi non devono creare divisioni tra gli Stati membri e le incomprensioni degli ultimi giorni rappresentano l’effetto, piuttosto che la causa, dell’incapacità dell’Ue di proporre soluzioni. Se non affrontiamo questi bisogni e il cambiamento che stiamo vivendo, rischiamo di far crollare l’architettura dell’Ue”, ha detto.

IL TRATTATO DI AQUISGRANA TRA MERKEL E MACRON

E cosa pensa del nuovo trattato di Aquisgrana firmato da qualche settimana da Francia e Germania? “Non si tratta di essere preoccupati, è una questione di coerenza”, ha detto Conte. “Se continuiamo ad invocare un progetto europeo forte e solidale, ma in realtà ci sono paesi che puntano a consolidare relazioni bilaterali già privilegiate, è evidente il rischio di alterare il normale processo decisionale tra tutti gli Stati membri …. non possiamo permettere la creazione di un’Unione europea a geometria variabile”, ha avvertito il premier. Il quale sottolinea come “l’incapacità dell’Ue di ascoltare i bisogni dei suoi cittadini”, sia motivo di “disaffezione” verso Bruxelles.

TAV E INFRASTRUTTURE: NON SIAMO IL GOVERNO DEI “NO”

Conte ha detto che il futuro del collegamento ferroviario della Torino Lione (Tav) dipende dai risultati di un’analisi costi-benefici, che sarà pubblicata martedì, secondo il ministro dei trasporti Danilo Toninelli, che l’ha definita una “catastrofe molto grande”. Ma allora Conte guida un Governo che è contro lo sviluppo delle infrastrutture? Pronta la risposta del Capo del Governo italiano: abbiamo pianificato miliardi di investimenti infrastrutturali nel nostro bilancio, quindi un potenziale “no” al (collegamento ferroviario della Tav) … non rappresenterebbe un “no” alle infrastrutture in generale”.

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