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False guerre e veri conflitti

Meloni

Cosa scrivono i giornali riguardo l’attacco di Meloni all’Europa su Mes a Bce, la guerra in Ucraina e tanto altro. I graffi di Damato

Avrà pure avuto le sue ragioni il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, europeista convinto, a manifestare la sua cordialità con Giorgia Meloni nell’incontro abituale avuto con lei e altri esponenti del governo in vista del Consiglio Europeo di turno. Al quale la premier ha deciso di andare, secondo alcune rappresentazioni mediatiche e politiche, in tenuta di guerra più che nel completo turchese del Quirinale e delle Camere, dove ha chiesto e ottenuto il mandato che voleva.

LA PREMIER PROCESSA L’UE

Repubblica, quella di carta, ha attribuito alla premier, praticamente in sintonia con la posizione polemica del Pd, un “processo” all’Unione Europea, altri giornali -da Avvenire ai quotidiani del gruppo Monti Riffeser- una “sfida” soprattutto per il diritto di critica rivendicato nei riguardi della Banca Centrale di fronte al progressivo aumento dei tassi d’interesse adottato dalla presidente Christine Lagarde. Che fronteggia così l’inflazione, rendendo più caro il ricorso al denaro, anche a costo di mandare l’area dell’euro in una recessione cosiddetta tecnica temuta a Roma dal governatore uscente della Banca d’Italia Ignazio Visco e a Francoforte dal rappresentante italiano nell’esecutivo della banca centrale europea, Fabio Panetta. Che a novembre subentrerà a Visco in Banca d’Italia. Due uomini- Visco e Panetta- non certo distanti sia dal capo dello Stato sia dal predecessore della Lagarde e della Meloni, cioè Mario Draghi. Dal quale è difficile attendersi francamente tentazioni e comportamenti antieuropeisti.

MELONI COME DRAGHI

Anche sul versante dei tempi della ratifica del trattato sul Mes, il meccanismo di stabilità europea e del fondo salva-Stati, cui la Meloni vuole arrivare solo dopo avere negoziato con Bruxelles su altri temi, non si può certo parlare di discontinuità dell’attuale governo rispetto a quello precedente di Draghi. Il quale a Palazzo Chigi, senza mettere a disagio la componente piddina della sua squadra ministeriale, non si spese poi tanto per accelerare la ratifica, conoscendo bene le varie sfaccettature del problema.

– Leggi anche: Meloni attacca l’UE, al via il Consiglio Europeo: le prime pagine

Nonostante l’elmetto metaforicamente apposto sulla testa della Meloni in partenza per il Consiglio europeo di fine giugno non ha tutti i torti Il Foglio a chiedersi -anche dopo le polemiche accesesi per il modo in cui la premier si è preparata alla missione, e le verdure tutte italiane arrivate in faccia alla Lagarde nella vignetta di Emilio Giannelli oggi sul Corriere della Sera- se quelli capeggiati dalla stessa Meloni siano più “fratelli di Draghi o d’Italia”.

– Leggi anche tutti gli altri Graffi di Damatoqui

L’unica guerra davvero in corso in Europa rimane quella dell’Ucraina per l’invasione russa voluta da un Putin che, dopo essere scampato ad un colpo di Stato, ha quanto meno socchiuso le porte del Cremlino al cardinale Matteo Zuppi. Che, già recatosi a Kiev, è stato mandato a Mosca dal Papa che non ha mai smesso di scommettere su una soluzione pacifica del conflitto.

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