skip to Main Content

Gli allarmi e i moniti del capo di Stato maggiore della Difesa. Parla Cavo Dragone

Cavo Dragone

Audizione in Parlamento per Giuseppe Cavo Dragone, preoccupato per l’entità delle forze armate italiane, sottodimensionate. 

“FORZE ITALIANE ASSOLUTAMENTE SOTTODIMENSIONATE”

In base agli attuali impegni della Difesa l’entità delle forze è insufficiente. Questo il succo dell’intervento del capo di Stato maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, in audizione alle Commissioni riunite Esteri e Difesa.

“Oggi – ha ammonito – siamo assolutamente sottodimensionati: 150mila è improponibile, 160mila – che è quello che attualmente ci è stato approvato – è ancora poco mentre 170mila è il limite della sopravvivenza. “Continuerò chiedere più uomini fino a che non mi cacceranno”.

CAVO DRAGONE: “LA DOMANDA DI SICUREZZA E’ ESPLOSA”

La Difesa italiana, ha ricordato Cavo Dragone – ha assunto “una dimensione operativa senza precedenti nel dopoguerra”, con “impegni di comando molto significativi”. “La domanda di sicurezza è esplosa” ha sottolineato, in particolare nella regione del Mediterraneo allargato, dove “la sicurezza richiede uno sforzo cooperativo” con i Paesi dell’area, una cooperazione che si basa sull’osservare “la dovuta distanza dagli affari interni”.

“CONDIVISIONE RISORSE UE-NATO SIA SEMPRE PIU’ STRUTTURATA”

“È importante la ricerca di un punto di equilibrio fra i nostri e i loro interessi. La messa in comune risorse e delle idee nazionali della Nato e dell’Ue – ha auspicato Cavo Dragone – deve diventare un sistema operativo sempre più collaudato e strutturato per contenere la minaccia destabilizzante della Russia e dei suoi alleati nel Mediterraneo allargato e in Africa nel suo complesso”.

“Solo così potremo capovolgere a nostro favore la forte attuale asimmetria operativa che sussiste con Russia, Iran e Cina, che li vede liberi di poter operare: dalle forniture di armamenti letali, agli attacchi cyber, fino alle politiche di disinformazione”, ha spiegato.

Secondo il capo di Stato maggiore, “è importante fare presto per impedire che lo spazio mediterraneo si trasformi in area ibrida”. “Ue e Nato devono essere assolutamente coinvolte con proposte e iniziative da concordare con i paesi dell’area. E’ un punto cruciale, perché le missioni internazionali e la politica militare sono strumenti preziosi, ma devono poter contare sulla massa critica delle energie euroatlantiche per cooperare con efficacia nelle ormai tante aree di attrito con la Russia e i suoi alleati”, ha poi affermato il capo dello Stato maggiore della Difesa.

CAVO DRAGONE: “ASSICURIAMO CONTRIBUTO SIGNIFICATIVO NEL PERIMETRO EUROATLANTICO”

In coerenza con l’appartenenza al perimetro euroatlantico, la Difesa dell’Italia assicura un contributo significativo a nove missioni della Nato, otto dell’Unione europea e cinque delle Nazioni Unite, mentre quattordici iniziative sono condotte all’interno di specifiche coalizioni o su base bilaterale. Per Cavo Dragone “altro dato significativo è l’approvazione da parte del Parlamento di due nuove missioni: l’operazione Levante, che sono gli interventi umanitari a favore della popolazione palestinese della Striscia di Gaza, e l’operazione dell’Unione europea Aspides, per la protezione della libera navigazione nello Stretto di Bab el Mandeb e nel Mar Rosso”, ha affermato.

“SCENARIO INTERNAZIONALE RISCHIA DI COMPLICARSI ANCORA DI PIU’. LA NATO UNICO SCUDO”

“Anche il terrorismo ha rialzato la testa nei giorni scorsi con il vile attentato a Mosca contro persone inermi. Il terrore va condannato sempre e in qualunque circostanza. Lo scenario globale, già ampiamente compromesso, rischia di complicarsi ancora di più con conseguenze imprevedibili nei diversi quadranti strategici. Il nostri impegno per la stabilità internazionale, quindi, è destinato ad aumentare. Un sano esercizio di realismo- ha poi ribadito il Capo di Stato maggiore della Difesa – deve portarci a considerare la Nato come il solo e vero scudo di cui disponiamo per difendere la libertà e la democrazia. Il fianco est dell’Alleanza è una priorità e la prima lezione da trarre dalla guerra in Ucraina è che la difesa della libertà è doverosa, necessaria e riguarda tutti. C’è un Paese che combatte per la sua e per la nostra libertà di poter scegliere il proprio futuro”.

CAVO DRAGONE: “RISCHIO DISINFORMAZIONE RUSSIA NELLE ELEZIONI IN ITALIA”

Le tornate elettorali che interesseranno anche l’Italia, come altri Paesi dell’Europa e del Mediterraneo allargato, “potrebbero costituire l’occasione per un intensificarsi della strategia di disinformazione da parte della Russia” con l’obiettivo di disorientare le opinioni pubbliche, ha avvertito Cavo Dragone “E’ evidente che si contrappongono due visioni antitetiche della realta’ e del mondo, e noi non possiamo permetterci tentennamenti: ne va del nostro modello di vita e dei nostri valori democratici”, ha affermato. “In tale scenario, saremo chiamati a sostenere sforzi Nato e Ue in Paesi come per esempio Moldova e Georgia, per rafforzarne le istituzioni e accompagnare il processo di avvicinamento euroatlantico”, ha concluso il capo di Stato maggiore.

Leggi anche: Perché gli Usa non hanno posto il veto alla risoluzione Onu su Gaza

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top