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Gli ‘schiaffi’ di Meloni a Macron e (all’assente) Salvini su Ucraina e Russia

Meloni

La premier Meloni, nel corso delle comunicazioni in Parlamento caratterizzate dall’assenza di Salvini, parla della guerra in Ucraina e del voto in Russia e manda messaggi espliciti al presidente francese e all’alleato leghista 

Giorgia Meloni risponde in maniera netta e decisa alle ultime sortite, ovviamente su piani completamente differenti, di Emmanuel Macron e Matteo Salvini. Durante le comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, la premier parlando dell’Ucraina ha detto “no” all’intervento diretto a Kiev che rischierebbe di portare a un’escalation militare e ha condannato le elezioni “farsa” nei territori occupati ucraini. Mentre faceva discutere l’assenza tra i banchi del governo proprio di Salvini. Alla destra di Meloni c’era un altro ministro leghista, Roberto Calderoli.

Ecco alcuni passaggi dell’intervento della presidente del Consiglio.

MELONI: “A CONSIGLIO UE RIBADIREMO IL SOSTEGNO ALL’UCRAINA, RESISTENZA EROICA”

“Ci avviciniamo a uno degli ultimi consigli europei di questa legislatura e superato lo scoglio della revisione del patto una parte molto significativa verterà sui grandi temi della politica internazionale e si partirà dal tema” dell’invasione russa. “Ribadiremo il nostro sostegno all’Ucraina”, ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato.

“Ho voluto riaffermare il sostegno all’Ucraina convocando il G7 da Kiev, nell’anniversario dell’aggressione russa e dell’eroica resistenza ucraina”, le parole di Giorgia Meloni, ricordando che “nel consiglio straordinario di febbraio c’è stata la revisione positiva del quadro pluriennale dei finanziamenti con le spese per l’Ucraina”.

MELONI: “NO A INTERVENTO DIRETTO IN UCRAINA, RISCHIO ESCALATION”

Sulla “proposta avanzata dalla Francia circa il possibile intervento diretto”, “ribadisco anche in questa Aula che la nostra posizione non è favorevole a questa ipotesi foriera di un’escalation pericolosa da evitare a ogni costo”. Meloni ha auspicato sulla posizione del governo la compattezza del Parlamento.

LA PREMIER: “CONDANNIAMO ELEZIONI FARSA IN TERRITORIO UCRAINO”

“Ribadiamo la nostra condanna allo svolgimento di elezioni farsa in territorio ucraino”, ha affermato la premier in aula al Senato chiedendosi poi: “Come ci si può sedere al tavolo delle trattative con chi non ha mai rispettato gli accordi?”, con riferimento alle violazioni degli accordi della Russia nei confronti dell’Ucraina. Sulla cooperazione con Kiev ha aggiunto: “non si tratta dell’impegno a fornire armi, ma di un’intesa che riguarda una cooperazione a 360 gradi, come è naturale che avvenga con uno stato che ha avviato il processo di ingresso nell’Unione europea”.

“IL SACRIFICIO DI NAVALNY NON SARA’ DIMENTICATO”

“L’Italia- ha sottolineato la premier – saluta con favore l’ingresso della Svezia e della Finlandia nella Nato e condanna ogni atteggiamento aggressivo della Russia verso questi Paesi amici così come nei confronti dei paesi baltici. Ribadiamo la nostra condanna ad elezioni farsa nei territori ucraini ed il decesso di Nalvalny il suo nome come simbolo del sacrificio per libertà non sarà dimenticato”.

LA PREMIER: “L’ACCORDO DI COOPERAZIONE CON KIEV E’ PER LA PACE, PERCHE’ CRITICHE?”

Meloni ha poi attaccato le opposizioni: “C’è il nostro impegno a creare le condizioni per una pace giusta e mi stupisce che proprio chi si riempie” la bocca della “parola pace abbia contestato l’accordo sulla cooperazione con l’Ucraina” perchè quell’accordo “riguarda più la pace che non il conflitto”.

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