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mare balneari emendamento

Il posto al mare? Si prenota via app per evitare assembramenti

Spiagge a numero chiuso, asciugamani distanziati e l’ombrellone al mare inevitabilmente lo si deve prenotare con l’app. L’idea di una startup

La stagione balneare è alle porte e occorre archiviare quanto prima i dati terribili sul terziario dell’annus horribilis della pandemia. Secondo Confcommercio, con l’avvento del coronavirus, un dipendente del turismo su quattro ha perso il lavoro. Tra il 2019 e il 2020 sono andati persi 144mila posti di lavoro tra coloro che avevano un contratto stabile e le giornate retribuite sono calate del 38%. La crisi ha colpito maggiormente le donne (183mila occupate in meno rispetto all’anno precedente), i giovani e gli stranieri: questi ultimi, infatti, hanno visto ridursi l’occupazione del 30% e le giornate lavorative del 40%.

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E allora ecco che, insieme alla voglia di ripartire e pure di mare, c’è anche la necessità di rispettare le nuove norme ed evitare gli assembramenti. Gli stabilimenti balneari sottostanno a precise regole e devono tener conto in primis del distanziamento, determinando così una diminuzione dell’offerta a fronte di un aumento sicuro della domanda, dovuto anche alle mancate partenze per l’estero degli italiani. Per risolvere ansie e problemi logistici, una startup propone Riva Booking, app in versione iOs e Android, ideata per facilitare le prenotazioni di lettini e ombrelloni, ma anche degli altri servizi offerti dagli stabilimenti: tavolo al ristorante, parcheggio, sport acquatici, giornata in barca, ingresso piscina e qualsiasi altro servizio offerto dal beach club.

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Con quasi 500 beach club all’attivo in 11 regioni – Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Molise, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana – e molti altri stabilimenti balneari in via di affiliazione, individuare il luogo ideale per le proprie vacanze estive e pianificare ogni singola giornata in tutta sicurezza – promettono gli sviluppatori del software – non è mai stato così facile.

“Riva Booking funziona come le prenotazioni delle poltrone quando si vuole andare al cinema, o come i servizi di booking negli hotel: un metodo semplice e funzionale che, infatti, sta riscuotendo successo tra molti beach club – dice Yor Balini, CEO di Riva Booking, che insieme a Diana Danza e Ottavio Di Paolo l’ha ideata – Da aprile a oggi, sono decine gli stabilimenti che ogni settimana entrano nel nostro network”.

Basta selezionare la località scelta per la propria vacanza, indicare tra le strutture presenti sull’app quella preferita, selezionare i servizi – lettino, ombrellone, sdraio, food, ecc – e procedere con il pagamento (sul quale Riva Booking applica una piccola commissione). In questo modo, con pochi tap, ognuno può pianificare la propria giornata al mare in totale relax, senza lo stress di svegliarsi presto per garantirsi un posto in spiaggia, cercare parcheggio o, banalmente, fare la fila per compilare le schede con i propri dati personali che, in epoca Covid, è obbligatorio fornire.

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Gli operatori del settore affiliati, dal canto loro, hanno a disposizione con questo sistema uno strumento semplice ed efficace per la gestione delle presenze, riducendo drasticamente le code e le attese all’ingresso. Non solo: in questo modo, spiegano sempre gli ideatori, Riva Booking solleva gli stabilimenti dall’onere di conservare i documenti cartacei con i dati personali degli ospiti.

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