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In cosa consiste il nuovo incarico del generale Vannacci
Sta già dividendo l’opinione pubblica (e la politica) la nuova notizia riguardante il generale dell’Esercito Roberto Vannacci
L’ex comandante dei parà della Folgore Roberto Vannacci, che nei mesi scorsi ha dovuto lasciare l’incarico di direzione dell’Istituto geografico militare dopo le polemiche relative al suo libro “Il mondo al contrario”.. da lunedì assumerà l’incarico di Capo di stato maggiore del Comando delle forze operative terrestri del Comando operativo dell’esercito (Comfoter Coe) e per questo sarà trasferito a Roma.
Quali saranno le funzioni di questo suo nuovo incarico e, soprattutto, si tratta di upgrade, di una promozione oppure di un ruolo ordinario senza alcun potere o responsabilità particolare?
FONTI DIFESA: “NON E’ UNA PROMOZIONE”; REPUBBLICA “INCARICO SENZA POTERI AUTONOMI”
“Non è una promozione” si sono affrettate a precisare nel pomeriggio Fonti della Difesa. Il nuovo incarico assegnato al generale Vannacci “non comporta relazioni con altre istituzioni”. Vannacci, affermano le fonti della Difesa all’Ansa, “dipenderà dal vice comandante delle Forze operative terrestri/Comando operativo Esercito e non avrà autonomia decisionale diretta. Sarà solo comandante dei propri capi ufficio”.
A minimizzare il ruolo di Vannacci ci pensa anche l’edizione online di Repubblica: “il generale Roberto Vannacci è stato destinato a una scrivania senza poteri autonomi, dove dovrà coordinare lo staff agli ordini del generale Salvatore Camporeale, un carrista ed ex comandante dell’accademia di Modena, che è stato anche consigliere al Quirinale del presidente Carlo Azeglio Ciampi e poi di Giorgio Napolitano”.
VANNACCI: “INCARICO PRESTIGIOSO IN LINEA CON IL MIO GRADO”
Di diverso avviso ovviamente è lo stesso Vannacci, secondo cui si tratterebbe di un incarico prestigioso. “Una nomina in linea con il mio grado, con la mia funzione e con la mia esperienza”, sostiene. “Un incarico prestigioso – confida all’Adnkronos – che assumerò con grande determinazione e passione e che mi vedrà nella Capitale dove presterò servizio. Un comando che si occupa della validazione delle unità che devono partire con ruoli operativi all’estero, della loro preparazione, del loro addestramento”.
QUALI SONO LE FUNZIONI DEL COMANDO DELLE FORZE OPERATIVE TERRESTRI
Come si legge sul sito dell’Esercito, il Comfoter Coe pianifica, organizza e conduce, per delega del Capo di Stato Maggiore della Difesa o del VCOM OPS, le operazioni delegate. Costituisce Land Component Command (LCC) del VCOM OPS per la pianificazione, organizzazione, condotte e sostegno delle operazioni che non richiedano un LCC schierato ovvero, pianifica, organizza e monitorizza le fasi che precedono lo schieramento di un LCC in prontezza.
Svolge:
– le attribuzioni relative alle funzioni territoriali;
– la direzione, il coordinamento e il controllo dei Cdi/Enti dipendenti dal Vice Comandante del Comfoter e dal Comandante dell’area Territoriale. Inoltre, garantisce il coordinamento di Comandi/Unità della FA nell’approntamento e impiego delle forze in operazioni.
Annota poi Repubblica: “il Comfoter, come viene chiamato secondo la passione degli acronimi che caratterizza i militari di tutto il pianeta, oggi è soltanto una struttura che “supporta” il capo di stato maggiore dell’Esercito – il generale Pietro Serino che in questo caso ne è il comandante – per la gestione di una serie operazioni. Tra queste c’è “la direzione, il coordinamento e il controllo dei comandi indipendenti” ossia di tutte le brigate che compongono la nostra forza terrestre, ma si tratta di un’attività abbastanza teorica visto che ogni decisione passa dall’ufficio di Serino mentre la parte operativa in patria o all’estero viene diretta dal Covi – il Comando Operativo di Vertice Interforze – del generale Francesco Paolo Figliuolo”.
CHI E’ IL COMANDANTE DELLE FORZE OPERATIVE TERRESTRI DELL’ESERCITO (COMFOTER COE)
Dallo scorso luglio il Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito, specialità Cavalleria Carristi. Salvatore Camporeale, è il comandante delle Forze operative terrestri dell’Esercito (Comfoter Coe). Nato a Barletta, classe 1962, ha una lunga carriera militare. Promosso al grado di Colonnello nel 2004, dal 2005 al 2009 è stato Assistente Militare e Aiutante di Campo del Presidente della Repubblica. Promosso Generale di Brigata, ha assunto l’incarico di Comandante della 132^ Brigata corazzata “Ariete”, con sede a Pordenone. Dal 2011 al 2013 ha prestato nuovamente servizio allo Stato Maggiore dell’Esercito, quale Vicecapo del V Reparto Affari Generali.
Promosso Generale di Divisione nel luglio 2014, è stato, fino al 2017, Comandante dell’Accademia Militare di Modena. Dall’agosto 2017 a ottobre 2018 è stato Vicecomandante del Comando Militare della Capitale. Promosso Generale di Corpo d’Armata, dal 10 novembre 2018 al 3 novembre 2019, è stato nominato Vicecomandante della missione Resolute Support in Afghanistan. Dal 21 aprile 2022 all’11 maggio 2023, ha servito come Comandante delle Forze Operative Nord, in Padova. È stato Vice Comandante delle Forze Operative Terrestri e del Comando Operativo dell’Esercito dal 12 maggio al 5 Luglio 2023. Dal 6 Luglio 2023 è Comandante delle Forze Operative Terrestri.