Skip to content

Ismea, al via la cambiale agraria

Agea Agricoltura Biodinamica

È partita dalle 12 di venerdì la possibilità di presentare le domande sul portale Ismea, con un primo budget complessivo pari a 30 milioni di euro già stanziato dall’Istituto. L’articolo di agricolae

Ismea ha finora erogato in dodici giorni, in cui sono compresi il 25 aprile e il primo maggio, risorse a 1232 imprese per garanzie per oltre 26 milioni di euro.

Misure che riguardano anche il florovivaismo, settore tra i più colpiti dall’emergenza.

Ma non solo: al via da venerdì la cambiale agraria e della pesca.

Si tratta, spiega il direttore generale di Ismea Raffaele Borriello nel corso della video conferenza stampa per fare il punto sul credito in agricoltura al tempo del Covid-19, di finanziamenti fino a 30 mila euro in prestito a tasso zero e senza burocrazia per le imprese. È partita dalle 12 di venerdì la possibilità di presentare le domande sul portale www.ismea.it, con un primo budget complessivo pari a 30 milioni di euro già stanziato dall’Istituto.

Attraverso lo strumento della cambiale, autorizzato dalla Commissione europea, le imprese che operano nel settore agricolo, dell’agriturismo e della pesca che hanno subito problemi di liquidità aziendale a causa dell’epidemia COVID-19 potranno beneficiare di credito immediato. Il prestito avrà una durata di 5 anni, di cui i primi 2 anni di preammortamento.

“L’intervento, grazie all’utilizzo della cambiale agraria e della cambiale della pesca, si distingue da altri strumenti finanziari per la semplicità della procedura e le tempistiche estremamente ridotte che consentono di poter erogare gli aiuti al massimo entro una settimana dalla richiesta”, prosegue.

L’aiuto va a sommarsi alle altre misure straordinarie assunte dall’Istituto nei giorni scorsi tra cui la sospensione delle rate dei mutui, l’estensione dell’operatività delle garanzie ISMEA e l’allungamento dei termini per la partecipazione alla Banca della terra.

Tra gli strumenti che Ismea mette a disposizione degli agricoltori c’è il Fondo di garanzia diretta:

L’Istituto gestisce il fondo che rilascia una garanzia a fronte di finanziamenti alle imprese agricole, compatibile con gli standard di Basilea, irrevocabile e incondizionata e che fruisce della controgaranzia dello Stato in base al decreto legge 14 marzo 2005 n.35. Inoltre il fondo implica una riduzione del costo del finanziamento per l’imprenditore e rende possibile l’accesso al credito a imprese che non hanno garanzie sufficienti da offrire alle banche.

Tra le caratteristiche della garanzia Ismea già attive prima dell’emergenza è da sottolineare la copertura del 70 per cento del valore del finanziamento elevabile all’80 per cento nel caso dei giovani, per un importo fino a 1.000.000 euro in caso di micro e piccole imprese e 2.000.000 in caso di medie imprese. Gratuira fino a 15000 euro di importo di commissione.

Per quanto riguarda la modalità dell’istruttoria la domanda viene effettuata dalla banca tramite il portale dedicato per tempi di rilascio pari a circa dieci giorni lavorativi. Nessuna carta da inviare, la documentazione viene conservata presso la banca.

Previsti anche gli allungamenti dei piani di ammortamento già garantiti autorizzati ex ante. E non sono previsti costi per i beneficiari.

Tra le nuove condizioni per la garanzia occorre ricordare che tutte le garanzie rilasciate nell’ambito del regime Covid 19 sono gratuite. Le garanzie possono essere rilasciate per tutti fino all’80 per cento del valore del finanziamento sottostante e possono essere rilasciate fino a un importo massimo iniziale di 5 milioni di euro.

Sempre tra le nuove condizioni di garanzia figura la durata fino a sei anni di ammortamento e rilascio di autocertificazione di crisi di liquidità per Covid 19. L’impresa non deve figurare in difficoltà finanziarie prima dell’emergenza Coronavirus.

Il valore del finanziamento non può superare il doppio del costo del personale 2019 (nuova costituzione, il doppio del costo previsto per l’anno). Il 25 per cento del fatturato 2019 e il fabbisogno di working capital e di investimenti attestato con autocertificazione nei successivi 18 mesi.

E ancora è possibile richiedere garanzie per l’acquisizione di beni immobili, per l’acquisto di attrezzature, per l’acquisto di macchine o bestiame e prodotti da lavorare. Ma anche per la costruzione di beni immobili e il loro miglioramento e il miglioramento fondiario. Per l’innovazione tecnologica, per la Ricerca e la sperimentazione e infine per la valorizzazione commerciale dei prodotti.

Tra le nuove finalità e relative condizioni previste sono state introdotte la liquidità COVID-19 – codice LTC, la rinegoziazione COVID-19 – codice LTE, la liquidità25 COVID-19 – codice LTM e la ristrutturazione COVID-19 – codice LTP.

Per la liquidità COVID-19 – codice LTC la durata complessiva è fino a sei anni con garanzia al 90 per cento.

La rinegoziazione LTE  garantisce i finanziamenti per la rinegoziazione del debito purché il valore del nuovo finanziamento sia almeno maggiore del 10 per cento del valore del finaniamento rinegoziato. Con una garanzia dell’80 per cento.

Per la Liquidità25 LTM la garanzia è invece automatica. Il finanziamento deve avere una durata massima di 6 anni, di cui almeno 24 mesi di preammortamento. Deve essere rilasciata una autocertificazione dall’impresa per quanto riguarda i danni per Covid e il valore del fatturato nel 2019.

L’importo massimo del finanziamento è tra il 25 per cento degli ultimi ricavi dichiarati con autocertificazione per un massimo di 25mila euro. La garanzia è al 100 per cento.

Per la ristrutturazione LTP la garanzia opera anche sui finanziamenti già in essere presto la stessa banca purché il prestito originario sia stato perfezionato da non più di tre mesi rispetto alla data di presentazione della richiesta e dopo il 31 gennaio 2020. La garanzia è all’80 per cento.

 

Articolo pubblicato su agricolae.eu

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su