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La gestione dei migranti fa bisticciare il Governo: Palazzo Chigi accentra il CISR

Salvini Meloni

Scontro nella maggioranza sul dossier migranti. Il ministro Salvini in polemica con Mantovano e il piano per la gestione migranti del ministro dell’interno Piantedosi 

Sul dossier migranti si sta consumando uno scontro interno alla maggioranza. Palazzo Chigi ha deciso che ogni settimana si riunirà una cabina di regia sull’immigrazione. La Premier Meloni ha scelto di dare priorità al tema della gestione dei flussi migratori, convocando in maniera permanente il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr) a Palazzo Chigi.

COS’È IL CISR E DA CHI È COMPOSTO

Il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR) è un “organismo di consulenza, proposta e deliberazione sugli indirizzi e le finalità generali della politica dell’informazione per la sicurezza”.

Sono membri del CISR:

  • il Presidente del Consiglio dei ministri
  • l’Autorità delegata
  • il Ministro degli affari esteri
  • il Ministro dell’interno
  • il Ministro della difesa
  • il Ministro della giustizia
  • il Ministro dell’economia e delle finanze
  • il Ministro dello sviluppo economico
  • il Ministro della transizione ecologica

Dunque, da regola, Matteo Salvini non trova posto tra i membri del CISR. Tuttavia, il leader del Carroccio è anche vicepremier e in tale veste potrebbe parteciparvi. E invece il leader del Carroccio non avrà più voce in capitolo sul tema della gestione dei flussi dei migranti da sempre suo cavallo di battaglia.

LE INDECISIONI DI MATTEO SALVINI SULLA PRESENZA AL CISR

A dirigere il CISR è Alfredo Mantovano, ex magistrato e sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio e Segretario del Consiglio dei Ministri. Nella conferenza stampa dopo l’ultimo Consiglio dei ministri di lunedì lo stesso Mantovano ha citato Salvini nell’elenco dei componenti della cabina di regia. Il ministro Salvini, come riportato da Repubblica, inizialmente aveva deciso di non partecipare alle riunioni del CISR, per poi fare marcia indietro. Il vicepremier Matteo Salvini “è invitato permanentemente e a ogni riunione sarà presente, come sempre successo”. A riferirlo all’ANSA sono fonti della Lega aggiungendo che “gli uffici del Mit non si occupano di immigrazione come è normale e come è sempre stato”. Alla base delle incertezze del vicepremier ci sarebbero rapporti non proprio distesi proprio con il sottosegretario Mantovano, così come la contrarietà alla scelta della Premier di avocare a sé il dossier. Salvini dunque continua a presidiare, dal punto di vista del quadro istituzionale e di quello politico il tema dell’immigrazione, sul quale chiederà risultati al suo stesso governo nel contenere i numeri degli sbarchi.

IL PIANO DEL MINISTRO DEGLI INTERNI MATTEO PIANTEDOSI SU GESTIONE MIGRANTI

Intanto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha spiegato a Libero le prossime mosse per affrontare l’emergenza migranti. “Nel decreto proporremo misure per facilitare il rimpatrio dei migranti irregolari che si sono distinti per condotte violente o pericolose e continueremo nell’azione intrapresa per realizzare altri Cpr, i Centri di permanenza per i rimpatri, e per ripristinare la piena funzionalità di quelli attuali – ha spiegato al quotidiano di Pietro Senaldi -. Parallelamente, sempre per agevolare i rimpatri, abbiamo iniziato a realizzare le strutture per l’identificazione degli sbarcati, necessarie per attivare le nuove procedure accelerate previste dal decreto-legge approvato a Cutro: la prima, a Pozzallo, sarà operativa dal primo settembre”. Tuttavia, diversi comuni non accetteranno di buon grado l’aumento del numero di Cpr. “Ho dato mandato ai prefetti di individuare al più presto almeno una struttura per regione – ha aggiunto il ministro Piantedosi -. I Cpr sono importanti ed anche l’Europa ci chiede di realizzarne. È singolare che da più parti si chieda di incrementare le espulsioni di coloro che sono irregolari e delinquono e poi, però, si faccia resistenza ad ospitare sui propri territori tali strutture”.

I MIGRANTI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI

Il piano di Piantedosi ha in programma anche novità sulla gestione dei minori migranti non accompagnati, oggi normata dalla Legge Zampa. “I risultati di quella legge sono sotto gli occhi di tutti. Troppi giungono in Italia dichiarando un’età inferiore per avvantaggiarsi delle tutele previste per i minorenni – ha concluso Piantedosi -. Anche per questo i numeri dei minori stranieri non accompagnati che giungono sul nostro territorio, o che almeno si dichiarano tali, sono cresciuti a dismisura. La pressione insostenibile esercitata sul sistema dell’accoglienza ha sollecitato una riflessione sull’applicazione della legge”.

SALVATAGGIO MIGRANTI IN MARE: IL RAPPORTO CON LE ONG

Il ministro Piantedosi ha anche spiegato perché la Guardia Costiera abbia chiesto più volte alle Ong di intervenire nel salvataggio di imbarcazioni che trasportavano migranti. “Il soccorso in mare rimane in capo allo Stato e il fatto che in alcune circostanze la Guardia costiera chieda supporto alle ong è la dimostrazione che nessuno ha atteggiamenti pregiudiziali nei loro confronti – ha detto il ministro Piantedosi -. I numeri poi confermano come questo non abbia significato in alcun modo assegnare agli assetti privati un ruolo di supplenza: su 76.683 persone recuperate in mare, solo 4.769 sono state imbarcate delle Ong. Spiace, piuttosto, registrare talvolta un atteggiamento di pregiudizio da parte loro: in una recente occasione in cui una loro nave è incorsa nella violazione delle regole, i responsabili hanno affermato pubblicamente di aver disatteso una disposizione del Centro di coordinamento nazionale, sostanzialmente perché non si erano fidati delle indicazioni impartite. Credo che la cosa si commenti da sé”.

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