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La ricetta di Panetta (Bankitalia) su conti pubblici, salari e Bce

Panetta Bankitalia

Il governatore di Bankitalia Panetta interviene a Genova tra la necessità di rigore nei conti pubblici e aperture verso i salari. Sullo sfondo l’inversione di rotta della Bce sui tassi

L’Italia dovrà “imprimere un’accelerazione al consolidamento dei conti pubblici” attraverso “una gestione prudente della finanza pubblica” con “adeguati livelli di avanzo primario”. E’ questo il principale monito lanciato dal governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, nel suo intervento all’Assiom Forex a Genova. Un intervento caratterizzato da indicazioni, suggerimenti, auspici che hanno come destinatari le Istituzioni italiane, le banche e la Bce e centrato da una parte sulla necessità di mantenere prudenza e rigore e, dall’altro, sull’esigenza di tendere una mano nei confronti dei lavoratori, “dopo le perdite di potere d’acquisto sui salari”.

Per crescere, è uno degli ingredienti della ricetta di Panetta, il nostro Paese deve “dare certezza agli investitori su una traiettoria discendente del debito pubblico. La riduzione dei premi per il rischio che ne potrebbe derivare renderebbe meno arduo il percorso”.

PANETTA: “SERVE GESTIONE PRUDENTE DEI CONTI PUBBLICI E CALO DEL DEBITO”

Secondo il governatore “per il 2023 le informazioni disponibili suggeriscono che il disavanzo e il debito pubblico sarebbero diminuiti in rapporto al prodotto. Nei prossimi anni il debito sarebbe pressoché stazionario, nonostante l’attesa di un calo del disavanzo; questo in larga misura per l’utilizzo di ingenti crediti di imposta per l’edilizia maturati negli anni scorsi”.

E per Panetta quindi “pur in un quadro di debolezza, segnali di vivacità provengono da parti del mondo produttivo”. “Il Pil è oggi 3,6 punti percentuali superiore a quello della fine del 2019, contro 1,8 punti in Francia e 0,1 in Germania. Anche il mercato del lavoro ha recuperato i livelli pre-crisi. Nel 2023 il numero degli occupati è aumentato dell’1,9 per cento, raggiungendo il livello più elevato da molti anni, così come il tasso di partecipazione. Si sono diffuse forme contrattuali stabili. Il positivo andamento dell’occupazione sostiene i redditi delle famiglie, soprattutto di quelle meno abbienti”.

Inoltre “i consumi nei primi tre trimestri del 2023 sono cresciuti dell’1,4 per cento, e secondo le nostre stime sosterrebbero la domanda anche quest’anno. Al di là della congiuntura, occorre consolidare i segnali positivi emersi all’uscita dalla pandemia”. “Nell’immediato – ha aggiunto – occorre trarre il massimo beneficio dall’attuazione delle riforme e degli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che possono innalzare la nostra crescita potenziale e rendere meno arduo il necessario riequilibrio dei conti pubblici”.

PANETTA: “SI AVVICINA L’INVERSIONE DI ROTTA DELLA BCE SUI TASSI”

“Si sta rapidamente avvicinando il momento di un’inversione di rotta nell’orientamento della politica monetaria” della Bce. Secondo Panetta “l’esame delle condizioni macroeconomiche indica che la disinflazione è in una fase avanzata e che il cammino verso l’obiettivo del 2% prosegue con speditezza”.

A marzo, quando pubblicherà le stime su economia e inflazione, la Bce dovrà “soppesare rischi e controindicazioni” delle due ipotesi: un “taglio dei tassi tempestivo e graduale rispetto a un allentamento tardivo e aggressivo che potrebbe accrescere la volatilità dei mercati finanziarie e dell’attività economica”. E’ quanto sottolinea il governatore della Banca d’Italia, secondo cui “sarà opportuno vagliare non solo la prima mossa ma anche le diverse opzioni per l’intero sentiero di normalizzazione monetaria”.

BANKITALIA: “ALTI TASSI BENE SOLO NEL BREVE TERMINE PER LE BANCHE”

Gli alti tassi di interesse hanno spinto i bilanci bancari, ma su orizzonti più estesi rischiano di “ripercuotersi negativamente sulle condizioni finanziarie di famiglie e imprese” facendo salire i crediti deteriorati degli istituti. E’ questo un altro passaggio centrale dell’intervento del governatore della Banca d’Italia all’Assiom Forex, durante il quale ha ribadito come secondo le stime della banca centrale “la qualità dei prestiti peggiorerebbe nel prossimo biennio. L’incidenza dei crediti deteriorati si manterrebbe ben inferiore ai picchi raggiunti dopo la crisi dei debiti sovrani, ma eventi imprevisti potrebbero condurre a scenari più sfavorevoli”. Pr questo “alle banche è richiesta prudenza nella classificazione dei prestiti e una scrupolosa applicazione dei principi contabili internazionali, secondo cui occorre riconoscere le perdite attese ed effettuare le relative rettifiche di valore anche quando le perdite non si sono ancora materializzate”.

“BANCHE IN SALUTE, ORA RAFFORZINO RISERVE”

I bilanci delle banche italiane, ha sottolineato poi, mostrano “un’immagine positiva” del sistema grazie “anche fattori di natura eccezionale”, in primis gli alti tassi di interesse. Per cui “sarebbe imprudente fare affidamento sull’irrealistica ipotesi che una configurazione così positiva possa ripetersi”. E per questo “in vista dei rischi che si delineano va salvaguardata la solidità del capitale” “attingendo all’eccezionale reddito di esercizio dello scorso anno” e costituendo “riserve patrimoniali” con il capitale in eccesso.

PANETTA: “L’AUMENTO DEI SALARI SOSTERRA’ CONSUMI E RIPRESA”

Il governatore poi ha evidenziato che “con pressioni inflazionistiche che volgono al ribasso e profitti delle imprese elevati, un qualche recupero del potere d’acquisto dei salari, dopo le perdite subite, è fisiologico e potrà sostenere i consumi e la ripresa dell’economia”. Ci sono una serie di condizioni che lo portano a concludere: “oggi la probabilità che un ipotetico rafforzamento della dinamica salariale dia il via a una tardiva ricorsa prezzi-salari è pertanto esigua”.

BANKITALIA: “OCCUPAZIONE, BANCHE E IMPRESE PER RILANCIO ITALIA”

Per “rilanciare lo sviluppo dell’Italia” il nostro paese può basarsi sui “segnali positivi emersi negli ultimi anni: la maggiore accumulazione di capitale, la forza del mercato del lavoro, la capacità competitiva di molte imprese sui mercati internazionali, la solidità dei bilanci bancari”. Per Panetta, nel suo discorso all’Assiom Forex, “vanno stimolati gli investimenti in grado di accrescere l’innovazione e la produttività”.

I principali rischi per l’inflazione “sollevati in passato si stanno rivelando infondati” e sta “diminuendo a una velocità pari o superiore a quella a cui era aumentata”, ha concluso il governatore, secondo cui “il possibile disancoraggio verso l’alto delle aspettative di inflazione non si è materializzato e semmai stanno emergendo rischi al ribasso”.

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