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Lobby: ecco perché anche in Italia serve una legge, secondo Nazario Pagano

Nazario Pagano: Colmare Legislazione Italiana Sulle Lobby

Il presidente della commissione Affari Costituzionali alla Camera ha parlato stamani al Forum Relazioni Istituzionali ribadendo la necessità di “colmare un vuoto che esiste nella nostra legislazione”

Questa mattina, GreenHill Advisory con Deloitte Legal e ADN Kronos hanno organizzato il Forum Relazioni Istituzionali a Roma. Intervenendo al panel I rapporti tra pubblico e privato: Regole e Strategie il presidente della Commissione I Affari costituzionali alla Camera, Nazario Pagano (Forza Italia), ha ribadito la necessità di “colmare un vuoto che esiste nella nostra legislazione” in termini di regolamentazione delle lobby in Italia.

Ecco cosa ha detto.

LOBBY, COSA MANCA ALLA LEGISLAZIONE ITALIANA: PARLA PAGANO

“Svolgendo un’indagine comparativa con altri Paesi ad economia avanzata, l’Italia è uno dei pochi a non essere dotato di una legge sulle lobby. In materia sono già 108 i disegni di legge – ha detto Pagano, come riporta l’Adnkronos – che nel corso degli anni sono stati depositati nelle Camere che però non hanno trovato attuazione. C’è dunque un interesse importante a colmare un vuoto che esiste nella nostra legislazione ed è declamato non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da tutto il sistema economico nazionale. L’attività di lobby è fondamentale in tutti i Paesi democratici dove c’è libertà di azione”.

“Anche la Corte Costituzionale – ha aggiunto Pagano – ha dichiarato che esiste una connessione tra democrazia e attività di lobby perché il legislatore pubblico deve potersi dotare anche di un’attività di portatore di interessi”. In più, per il presidente fare lobbying viene visto “come un’attività opaca, eppure l’Ocse ha evidenziato una relazione tra la crescita economica di un Paese e l’attività di lobby”.

Di qui la richiesta “al presidente della Camera a fare un’indagine conoscitiva sull’argomento mettendo insieme circa 30 costituzionalisti ed esperti di Diritto comparato, verificando se le normative esistenti negli altri Paesi siano state utili e quali sono gli eventuali difetti. Il lobbista deve essere libero di esercitare dando garanzie anche al decisore pubblico”.

IL TEMA IN ITALIA (E IL CONFRONTO CON GLI ALTRI PAESI)

Anche due giorni fa, a Pescara, Pagano è intervenuto sul tema parlando al convegno “Lobby et Labora: poche ma buone; regole per la rappresentanza di interessi” organizzato dalla Professoressa Angela Marchese dell’associazione Il Chiostro. “Spero di arrivare a presentare una proposta di legge condivisa entro la conclusione di questo anno”, ha spiegato il presidente della Commissione sui suoi profili social riportando la notizia della sua partecipazione al panel.

Come ricordava su Domani il 3 maggio Pier Luigi Petrillo, Professore di Teoria e tecniche del lobbying, Luiss Guido Carli, “la quasi totalità degli Stati democratici hanno introdotto leggi sul lobbying. In Europa, con l’eccezione di Grecia, Spagna e Italia, tutti gli ordinamenti hanno regolato il lobbying. L’OCSE ha più volte sottolineato la stretta connessione tra crescita del PIL e lobby, evidenziando come i Paesi in cui il lobbying è regolato siano in grado di attrarre maggiori investimenti”.

Quanto al nostro Paese, aggiungeva Petrillo, deteniamo “il record mondiale di disegni di legge in materia” ma “sconta un ritardo spaventoso le cui cause sono molteplici. Da un lato, infatti, certa politica non vuole regolare le lobby perché così le può usare come capro espiatorio dei propri fallimenti (“è colpa delle lobby”); dall’altro, alcuni (pochi) lobbisti temono che una legge seria sul lobbying possa far venire meno gli accessi privilegiati al decisore di cui godono in virtù di rapporti pregressi, ponendo tutti sullo stesso piano”.

CHI E’ NAZARIO PAGANO

Chi è Nazario Pagano? Avvocato Cassazionista, docente universitario di Diritto Pubblico e già Senatore della Repubblica. Qui il suo curriculum.

E’ laureato in giurisprudenza, nato a Napoli nel 1957 e attuale deputato di Forza Italia. Presiede, per l’appunto, la Commissione I Affari costituzionali alla Camera.

 

 

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