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Lodi: in cinque per Palazzo Broletto. Il PD gioca duro, un candidato sindaco cintura nera di judo

Andrea Furegato, Candidato Sindaco Lodi Elezioni Amministrative

Nella partita delle amministrative del prossimo 12 giugno sono in cinque a correre come candidato sindaco di Lodi

È entrata nel vivo la sfida per la poltrona più alta di Palazzo Broletto. Nella partita delle amministrative del prossimo 12 giugno sono in cinque a correre come candidato sindaco di Lodi: il sindaco uscente, la leghista Sara Casanova, il 24enne Andrea Furegato proposto dal campo progressista, Stefano Buzzi, 65 anni, candidato sindaco per Lodi con Italexit, Pietro Doca, 51 anni, commerciante italo-albanese, con la lista “Lodi è futuro” e infine Lorenzo Bruno, 23 anni, candidato del progetto “Loding”.

IL “CASO PISCINE”

Nel 2016 la cittadina lombarda era stata scossa dal “caso piscine”. Il primo cittadino del PD Simone Uggetti era stato arrestato dalla Guardia di finanza con l’ipotesi di «turbata libertà degli incanti» perché aveva partecipato, secondo quanto ricostruito dalla Procura di Lodi, «illecitamente», alla preparazione del bando di gara per la gestione delle piscine scoperte di via Ferrabini e Belgiardino. Accuse priva di fondamento per il Tribunale di Milano che il 25 maggio 2021 lo aveva assolto ma la Procura generale di Milano ha presentato un ricorso per Cassazione ritenendo le condotte contestate agli imputati «pacificamente accertate in quanto provate dai fatti» e rimandando la decisione a una nuova corte d’appello.

SARA CASANOVA: CANDIDATO SINDACO A LODI PER LA CONTINUITÀ

Dopo la chiusura traumatica del mandato di Uggetti i cittadini di Lodi nel 2017 hanno scelto di mettere fine ai 20 anni a guida centro sinistra e hanno optato per la leghista Sara Casanova, eletta al secondo turno con il 56,9% dei voti, preferita all’industriale Carlo Gendarini candidato del PD. La prima cittadina, 44enne architetto e prima donna a guidare la città, scende in campo per ottenere la riconferma del suo ruolo. A sostenere la sindaca e candidato sindaco di Lodi Sara Casanova c’è tutto il centro destra unito: Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia ma anche le liste civiche “Il Broletto”, “Alleanza Agroverde per Lodi”, “Sara Casanova Sindaco”. “Lodi alle elezioni è sempre stata di destra tranne che alle comunali. Il vero miracolo è stato 4 anni fa quando ha vinto Casanova: merita il nostro sostegno – ha detto il vicesindaco Lorenzo Maggi -. Abbiamo interrotto 21 anni di governo di centrosinistra locale con clientele e impostazioni ideologiche”.

AMBIENTE E INFRASTRUTTURE: IL PROGRAMMA DI CASANOVA

Il verde e l’ambiente sono tra i temi della campagna elettorale di Casanova così come le infrastrutture. “Abbiamo una visione complessiva di città – ha detto Casanova – che trova il suo fondamento negli interventi, nei progetti e nelle risorse senza precedenti che siamo finalmente riusciti a garantire a Lodi dopo decenni di attesa. La conclusione delle opere di messa in sicurezza delle sponde dell’Adda è per me motivo di orgoglio: Lodi è finalmente protetta dalle alluvioni e possiamo concentrarci sul rilancio del nostro fiume, anche in chiave turistica, sfruttandone le potenzialità”. Altre opere infrastrutturali restano da completare nella cittadina lombarda. “Per esempio, il sottopasso di via Nino Dall’Oro da rifare da zero come progettazione, gli edifici non a norma, la revisione completa delle società partecipate, la piscina Ferrabini in condizioni peggiori del previsto – aggiunge la sindaca -. È chiaro che dobbiamo continuare a lavorare per una migliore qualità della vita, per dare più servizi alle nostre famiglie, per l’ambiente, la sicurezza, per valorizzare la nostra storia e la nostra cultura”.

CAMPO LARGO AI GIOVANI: UN 24ENNE CINTURA NERA DI JUDO COME CANDIDATO SINDACO DI LODI

Il centrosinistra ha scelto la strada del rinnovamento, anche generazionale, scegliendo come candidato sindaco di Lodi Andrea Furegato, 24 anni. A sostenerlo il “campo largo” che vede alleate otto liste, tra cui il PD, Movimento 5 stelle e gruppi civici. Andrea Furegato, cintura nera di judo, è laureato in Economia delle imprese e dei mercati all’Università Cattolica di Milano. A sostenere con forza la sua candidatura l’ex sindaco di Lodi (dal 2005 al 2012) e ministro della Difesa Lorenzo Giuerini. Furegato, dopo aver passato cinque anni in Consiglio comunale (da consigliere eletto più votato), è il volto nuovo su cui punta il PD lodigiano per superare le difficoltà del passato.

LODI SIAMO TUTTI: LO SLOGAN DEL CANDIDATO SINDACO DEL CENTROSINISTRA

 “Lodi siamo tutti” è lo slogan, conciso e diretto, della campagna elettorale di Andrea Furegato. “L’obiettivo è rendere la città una vera comunità, un insieme di realtà e relazioni per generare welfare, cultura e aggregazione — dice Furegato —. Ma vogliamo anche una città vivibile e a misura d’uomo, attenta alla qualità dei suoi spazi pubblici, alla sostenibilità ambientale e alla grande sfida della transizione energetica». Il progetto di Furegato è di «riaffermare a pieno titolo il ruolo di capoluogo, capace di correre al ritmo delle altre città lombarde”. Sul suo sito, sul quale non è ancora disponibile il programma, i cittadini possono compilare un form per lasciare consigli e indicazioni che il candidato sindaco prenderà in considerazione per stilare il suo programma di governo.

STEFANO BUZZI: CANDIDATO SINDACO A LODI PER ITALEXIT

Italexit, la formazione anti Ue di Gianluigi Paragone, propone Stefano Buzzi, medico legale, ex assessore della giunta Casanova, ex di Fratelli di Italia, come candidato sindaco a Lodi. Stefano Buzzi ha lasciato FdI perchè in disaccordo con la linea politica del partito, a suo parere, troppo poco attenta al sociale. E intanto detta la scaletta per il suo programma. “Caro bollette, disoccupazione, povertà sempre più diffusa, incertezza per i giovani, difficoltà per le famigliesottolinea Buzzi -: ho deciso di unirmi a chi lotta per la difesa dei valori costituzionali sfidando i poteri forti e chiamando la gente in piazza”.

IL CIVICO PIETRO DOCA: CANDIDATO SINDACO A LODI PER LA LISTA “LODI È FUTURO”

Nella sfida per Palazzo Broletto c’è anche il civico il Pietro Doca, 51 anni, commerciante italo-albanese, capofila della lista «Lodi è futuro». Nel 2017 Doca si è candidato al Consiglio comunale nella lista “Giuliana Cominetti sindaco”. “Siamo un gruppo di cittadini, che a Lodi vivono, lavorano, fanno impresa, partecipano alla vita delle associazioni e delle relazioni sociali – spiega Doca –. Cinque anni fa sostenemmo al ballottaggio la candidatura di Sara Casanova. Purtroppo le nostre aspettative di cambiamento sono state deluse”. Doca nel 2014 divenne presidente del Parma calcio dopo l’uscita di scena di Tommaso Ghirardi. Per la sua città ha un piano preciso. “Vogliamo una città viva, efficiente e universitaria — sottolinea Doca —. Puntiamo molto anche sull’autonomia sanitaria, meno dipendente da Milano».

LORENZO BRUNO VENTENNE CANDIDATO SINDACO PER “LOADING”

C’è anche un altro candidato sindaco di Lodi under 30, è Lorenzo Bruno, classe 1998 studente di Economia e commercio, e frontman di “Loading”, una realtà indipendente formata da ragazzi tra i 18 e i 28 anni. “Siamo una lista in tutto e per tutto indipendente e a vera trazione giovanile – spiega il candidato Lorenzo Bruno – , con tanti giovani in corsa, con un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, e qualche adulto a dar manforte, tutti pressoché nuovi all’impegno politico, ma con la voglia di essere protagonisti nel governo della città. Un formazione di impronta liberale, Bruno arriva da un precedente coinvolgimento nella coalizione Maggi per Lodi. “Sono un liberale e ho sempre ritenuto essenziale un posizionamento della coalizione utile a dar vita ad un vero e proprio polo centrista – ha detto Bruno – : quando ho capito che anche per la prossima tornata elettorale, la coalizione Maggi sarebbe rimasta nel polo della destra, sono uscito e ho iniziato a creare un gruppo nuovo da zero”. Bruno ha tra i suoi obiettivi quello di accorciare la distanza tra Milano e Lodi. “La città deve diventare più viva — dichiara Bruno —. Bisogna avvicinare Milano a Lodi. E bisogna farlo, per esempio, attraverso una rete ferroviaria più efficiente con abbonamenti integrati e altri servizi».

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