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Milano, l’inciampo del candidato Bernardo, pediatra armato

Luca Bernardo Armato

La segnalazione dell’opposizione: il candidato del centrodestra per Milano Luca Bernardo girerebbe armato anche all’ospedale. Lui prima smentisce, poi ammette, quindi minaccia querele. Ma il danno rischia di essere irreparabile

Dopo l’assessore sceriffo, il pediatra con la pistola. Rischia di essere un brutto inciampo per Luca Bernardo, candidato sindaco del centrodestra a Milano, la notizia che si recasse armato all’ospedale nei turni di notte. “Pistola in ospedale di notte ma mai in corsia”, tiene a precisare all’ANSA, rispondendo alle accuse scagliate dal consigliere regionale di + Europa, Michele Usuelli, che ha denunciato il fatto che Bernardo girerebbe armato, anche nei reparti dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. E Bernardo controreplica promettendo una querela per diffamazione, ma adesso è consapevole che dovrà fare ben altro per uscire dall’angolo. Perché Milano è una città moderata, non ama certi estremismi e la vicenda potrebbe far venir meno l’appoggio di Forza Italia, che in Lombardia ha ancora un peso specifico non indifferente.

“Attualmente la pistola è in cassaforte, anche perché non ho necessità di portarla. È in cassaforte e lì rimane”, aggiunge, quasi a volersi discolpare Bernardo, rispondendo a una giornalista gli chiedeva se, anche da sindaco, continuerebbe girare armato: “Non sarò un sindaco sceriffo, lo sceriffo non l’ho nemmeno fatto a carnevale”. Ancora più netto rispondendo al Corriere della Sera: “Sono certo di una cosa: non c’è nessun valore più importante della vita umana. E in tema di sicurezza io non voglio sceriffi. Servono prevenzione e maggiori controlli e presidi sul territorio”.

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“La pistola non l’ho mai portata in corsia in mezzo ai bambini. Sono sicuro al 100% – ha spiegato il primario di Pediatria al Fatebenefratelli -. Se qualcuno mi ha visto vada in Procura con le fotografie. Io sono entrato con l’arma in ospedale, l’ho avuta addosso, se la notte rimango in ospedale, visto che sono stato minacciato, ma rimango nel mio studio e non visito. Visto che sono stato minacciato, mi è capitato di portarla, ma mai in corsia né mai succederà”.

“Ho dato mandato al mio legale di denunciare penalmente per diffamazione Usuelli“. Ma l’opposizione non demorde: Paolo Limonta ed Elena Lattuada della lista Milano Uniti, vergano una nota congiunta: “È impensabile – si legge – che un medico giri armato considerata la delicatezza del suo lavoro, tanto più in un reparto ospedaliero dove ci sono bambini. Milano Unita è assolutamente contro l’uso privato delle armi a maggior ragione in luoghi frequentati da bambini e in luoghi sensibili come strutture sanitarie e sedi pubbliche. Ci auguriamo che Bernardo smentisca quanto prima questa notizia”.

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