skip to Main Content

Il ministro Crosetto è davvero nel mirino della Wagner?

Centro

“Spetta a chi di dovere, chi si occupa della sicurezza della Repubblica, verificare, approfondire e, se necessario, contrastare”, ha scritto il ministro su Twitter

“Sono certo che nessuno andrà mai oltre i beceri insulti”. Il ministro della Difesa Guido Crosetto non sembra preoccupato, eppure il bersaglio è lui. E’ di ieri, infatti, la notizia – diffusa prima dal Foglio e confermata poi dall’Ansa – per cui la brigata privata affiliata al Cremlino e diretta da Yevgeny Prigozhin ha posto una taglia da circa 15 milioni di dollari su Crosetto. Alla base ci sono le dichiarazioni del co-fondatore di Fratelli d’Italia pronunciate due giorni fa.

LA WAGNER CONTRO IL MINISTRO CROSETTO

La Wagner sta dietro al boom degli sbarchi registrati in Italia in questi giorni, aveva tuonato. Dicendo che i militari della brigata stanno attuando “una strategia di guerra ibrida” che destabilizza il nostro Paese.

Lo “scontro globale che il conflitto ucraino ha aperto”, aggiungeva il ministro della Difesa, utilizza “l’immigrazione incontrollata” per “colpire i Paesi più esposti, in primis l’Italia”. Come riportava Rai News, prontamente era arrivata la replica del capo della Wagner. “Non abbiamo idea di cosa stia accadendo in merito alla crisi dei migranti, ma noi non ce ne occupiamo”, diceva su Telegram.

Sebbene la solidarietà al ministro non sia mancata, e da qualunque angolo della politica oltre che della società civile, non sono mancate però anche le critiche. “Quindi per Crosetto la causa delle migrazioni è il comando Wagner e non la crisi umanitaria imponente che abbiamo di fronte”, ha scritto ad esempio il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli. “Quella del ministro è una dichiarazione che ha il solo scopo di distrarre l’opinione pubblica dalle drammatiche responsabilità del governo Meloni”.

LA REALTA’ SUI MIGRANTI

Le rassicurazioni di Crosetto di poche ore fa aiutano senz’altro a smorzare qualunque polemica e a ragionare con maggiore lucidità. “Se si sia trattato di comunicazioni formali, e di che tipo, spetterà evidentemente ad Alfredo Mantovano, il sottosegretario con delega ai servizi, indicarlo. E bisognerà anche definire meglio, a quanto pare, la natura effettiva della minaccia arrivata da Mosca”, scrive oggi Il Foglio, spiegando che quindi serviranno ancora giorni per capire meglio ciò che è successo ma che non sarebbe certo una sorpresa trovare ulteriori conferme sulla postura di Mosca.

 Come spiegavamo ieri su Policy Maker, “i dati del Ministero degli Interni rispecchiano i dati già rilasciati da Frontex per il 2022. Lo scorso anno circa trecentotrenta mila persone hanno attraversato irregolarmente i confini europei, il massimo dal 2016. Nel 2022 si è registrato un aumento del 64% degli irregolari arrivati in Ue rispetto al 2021 e la rotta più battuta è stata quella balcanica con il 45% del totale (circa 145.600 attraversamenti illegali, +136%) seguita da quella del Mediterraneo Centrale (102.529 attraversamenti, +51%) verso le coste italiane”.

SOLIDARIETA’ AL MINISTRO, GRAVITA’ DELLA WAGNER

Oltre ai numeri, le cause degli sbarchi sono principalmente tre: meteo, instabilità del Nord Africa ma anche la Wagner. Oltre a Crosetto e al ministro degli Esteri Tajani, la conferma arriva oggi sul nostro giornale dal Generale Carlo Jean. Che nell’intervista di Maria Scopece dice: “che la Wagner concorra è praticamente sicuro in quanto la Wagner concorre in tutte le attività dell’economia illegale, soprattutto nel Sahel e, come le ho detto, in Libia ma anche Mozambico, Somalia, Senegal, Costa d’Avorio”.

Secondo Jean, “è molto molto presente e, dal momento che il traffico di esseri umani costituisce uno degli aspetti più rilevanti dell’economia africana, dell’economia illegale di alcuni paesi africani, come quella del Niger, sicuramente la Wagner è infilata in questo traffico per fare soldi. Ma non solo”. La Wagner segue la linea di Mosca (al netto delle frizioni tra Prigozhin e il Cremlino degli ultimi tempi) e l’intento è destabilizzare la nostra parte di mondo.

“La Russia smentiva anche quando ammassava centinaia di militari alle frontiere dell’Ucraina; smentiva continuamente che volesse aggredire”, ha ricordato il ministro delle Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso. Le indagini continuano, la solidarietà a Crosetto e la gravità dell’operato della Wagner restano.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top