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Moniti e riflessioni di Panetta (Bankitalia), tra Bce e Mar Rosso

Panetta Bankitalia

Il governatore di Bankitalia Panetta parla della situazione economica italiana, anche in considerazione della situazione globale a livello finanziario e geopolitico

“Siamo in una fase di rallentamento ciclico dell’economia”. Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, lancia l’allarme. Nel corso del suo intervento al comitato esecutivo dell’Abi a Milano, Panetta ha fatto alcune riflessioni ad ampio spettro sull’economia italiana, dalle previsioni del Pil, l’andamento dell’inflazione, i rischi dalla crisi nel Mar Rosso, la sfida delle banche e la politica monetaria, non esitando a puntare il dito nei confronti della Bce.

Ecco i principali passaggi del suo intervento.

PANETTA: “SIAMO IN FASE DI RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA”

“Siamo in una fase di rallentamento ciclico, il trimestre scorso siamo cresciuti in modo stentato come l’Europa, anzi l’Italia ha racimolato qualche decimale di crescita e a livello europeo la crescita è stata negativa. C’è una spinta dai consumi e questo è positivo grazie alla tenuta dell’occupazione”.

“STRETTA MONETARIA GLOBALE PESA SULL’ECONOMIA”

“Il motivo principale” del rallentamento dell’economia europea e italiana, ha spiegato Panetta, è “la restrizione monetaria, non solo in Europa ma a livello globale”. Secondo il governatore di Bankitalia “questa è una delle fasi rare, come negli anni 70, in cui le principali banche centrali restringono le condizioni monetarie con effetto sulla domanda globale molto forte”. Il governatore ha citato anche altri fattori come le difficoltà dell’economia cinese e i ‘colli di bottiglia’ delle catene di forniture globali.

PANETTA: “PIL ITALIA 2024 SOTTO 1%, INFLAZIONE SOTTO CONTROLLO”

“Prevediamo che il 2023 si sia chiuso con una crescita del Pil fra lo 0,6 e lo 0,7 e nel 2024 sarà sotto l’ 1% per poi passare all’ 1% nel 2025” ha affermato il governatore nel suo intervento all’Abi secondo cui “l’inflazione in Italia è sotto controllo, è tornata stabilmente sotto il 2%” e si prevede e “che rimanga in media” sotto questa soglia “nel prossimo triennio”. Tre anni che sono “l’orizzonte in cui la Bce calibra i suoi interventi”. Per Panetta “prevediamo qualche ripresa dei salari”.

GOVERNATORE: “SU INFLAZIONE DIREZIONE GIUSTA, ATTENTI A MAR ROSSO”

“Io sono convinto che la disinflazione in atto sia forte. Non mi lancio in previsioni su quando si taglieranno” i tassi alla Bce “perché non lo so e se lo sapessi non ve lo direi” ha aggiunto il governatore della Banca d’Italia precisando che “al momento non vediamo un impatto macro” dalle vicende nel Mar Rosso “ma non possiamo escluderlo”.

PANETTA: “PER LE BANCHE FASE POSITIVA MA ATTENZIONE AI RISCHI”

Per Panetta “da quando sono tornato mi sono guardato i numeri delle banche italiane ed è una fase in cui vanno bene, con liquidità adeguata, i coefficienti patrimoniali in linea con le europee e i famosi Npl bassi, sia come consistenza che come flussi”. Il governatore di Bankitalia ha comunque avvisato che “senza volere fare il profeta di sventure, bisogna ricordare che quando le cose vanno bene si formano i rischi”, per poi sottolineare che “la liquidità ora è tanta” ma la Bce sta restringendo il proprio portafoglio e quindi gli istituti di credito non potranno fare affidamento nel reperirla sul mercato. Le banche dovranno “ricominciare a farsi concorrenza per reperire la raccolta”, mentre già “si inizia a vedere qualche tensione” sulle sofferenze dei crediti e bisognerà fare attenzione, “se la fase di debolezza dell’economia proseguirà”.

“PER L’ITALIA OPPORTUNITA’ DA RESHORING INDUSTRIA”

Il ritorno della produzione industriale, o reshoring “è un’opportunità per l’economia europea e soprattutto italiana” visto che noi “abbiamo un terzo del paese con un costo del lavoro più basso, una domanda non soddisfatta” e la possibile creazione “di energia” rinnovabile “a buon mercato”. Fabio Panetta nel suo intervento all’Abi ha inoltre precisato che non bisogna tornare “a un’autarchia produttiva” ma il modello che “ha consentito all’Europa di crescere, chi più, chi meno, negli scorsi anni”, quello di “concentrarsi sulla domanda estera e comprimere quella interna, non tiene più”.

Per il governatore quindi va ricordato che “l’Europa è un mercato di 400 milioni di consumatori” e “occorre un ribilanciamento”. “Prima le auto, i forni e le lavatrici le vendevamo in Cina e Russia e ora dobbiamo venderli in Europa”. Per fare questo “abbiamo un’opzione che è casa nostra e questo vale anche per la delocalizzazione. Ora è più rischioso farla in Cina, impossibile in Russia, difficile nell’Est Europa e complicato in Sud America” e “ci sono aree in Italia e Europa” che potrebbero appunto essere adatte per il ritorno della produzione. “Ci sono analisi e ricerche sia della Banca d’Italia sia della Bce” che confermano questa tendenza ha concluso.

PANETTA: “SUI DATI PROSSIMA SFIDA BANCHE”

Le “banche” e l’Italia si “devono attrezzare” al “momento in cui si apriranno i varchi della concorrenza” nel sistema finanziario alle bigh tech anche sulla gestione di dati e informazioni dei clienti, “altrimenti questo sarà per loro il prossimo problema”. Parlando al comitato esecutivo dell’Abi il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta (che alla Bce aveva la responsabilità del progetto sull’euro digitale) ha sottolineato come “a livello mondiale le autorità”, le quali ne discutono da tempo a livello G7 e G20, “non sono disponibili al salto nel buio” di una rivoluzione su come finanziare l’economia reale, compito ora svolto principalmente dal comparto bancario.

A bloccare le big tech con “tre miliardi di clienti, la capacità di gestire masse enormi di dati”, un capitale di 3000 miliardi e una liquidità di 400 miliardi, superiore alla capitalizzazione di tutte le banche europee, è stata fino a ora la regolamentazione”. “Ma non è detto – ha avvisato Panetta – che questo atteggiamento delle autorità continui”. “Questa – ha proseguito – è la sfida delle banche, non la tecnologia o la singola idea” che le banche peraltro stanno già utilizzando.

IL GOVERNATORE: “ANCHE IO PROFILATO”

Panetta ha quindi raccontato la sua esperienza personale: “la mia banca, di cui non vi dico il nome ma è una banca tedesca, mi profilava tutto e capiva dalle mie spese e quelle di mio figlio il mio livello di reddito offrendomi prodotti in linea” utilizzando la tecnologia. “a me arrivavano le pubblicità di alberghi a 5 stelle, a lui dei campeggi”. “Dai dati sulle transizioni – ha aggiunto – passa la capacità di individuare il cliente, capirne i gusti, i rischi di insolenza e altre caratteristiche come quelle di salute. Se al ristorante prenderò i broccoli, avrò meno rischi di infarto di quelli se mangio la pizza tutti i giorni”.

Leggi anche: Cosa ha detto Panetta (Bankitalia) nel suo primo intervento pubblico

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