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Dis, nomi e scenari per il dopo Belloni
Da Bruno Valensise (Aisi) al generale Figliuolo, girandola di nomi su chi dovrà prendere il posta di Elisabetta Belloni al Dis
Le dimissioni improvvise e meditate (non è un ossimoro) di Elisabetta Belloni dalla guida del Dis, hanno avviato un risiko che rischia di mettere a dura prova gli equilibri interni al Governo e agli apparati dello Stato.
A incartarsi per primi potrebbero essere però proprio i giornali. Basta dare un’occhiata ai media principali per vedere come emerga tutto e il contrario di tutto. Dall’ipotesi di lasciare immutato l’assetto dei vertici delle agenzie dei servizi (Aisi e Aise) allo scenario opposto, considerato che il nome più gettonato in queste ore è proprio il direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza interna, Bruno Valensise.
SCENARIO 1: AISI E AISE NON SI TOCCANO. TRA I NOMI: DE GENNARO, GUIDI E FIGLIUOLO
Per l’Ansa “l’intenzione dell’esecutivo, si apprende, sarebbe quella di non toccare l’assetto attuale di vertice delle agenzie. Resterebbero così al proprio posto Giovanni Caravelli (Aise) e Bruno Valensise (Aisi). Possibile una soluzione esterna all’intelligence: un ambasciatore, in continuità con Belloni; o un generale, come il comandante della Guardia di finanza, Andrea De Gennaro. Senza escludere la promozione di uno di vicedirettori delle agenzie, a cominciare da quelli del Dis, Giuseppe Del Deo e Alessandra Guidi (quest’ultima in scadenza ad agosto), dell’Aise Francesco Paolo Figliuolo e Carlo Zontilli e dell’Aisi Carlo De Donno e Vittorio Rizzi”.
Secondo il Corriere della Sera, “sarebbero almeno tre i nomi in pole position. (…) Tra i papabili ci sono l’attuale vice di Belloni, la prefetta Alessandra Guidi, il prefetto Vittorio Rizzi, ora vicedirettore dell’Aisi, l’Agenzia informazioni e sicurezza interna, il prefetto di Roma Lamberto Giannini. Nella rosa è inserito anche il nome del generale dell’Esercito Francesco Paolo Figliuolo, ma il fatto che sia stato nominato il 21 dicembre scorso vicedirettore dell’Aise, l’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (…) non gioca a suo favore.
Tra i profili circolati in queste ore – si legge sul quotidiano diretto da Fontana – c’è quello di Andrea De Gennaro, comandante generale delle Fiamme gialle, degli attuali direttori di Aisi e Aise, Bruno Valensise — vice di Belloni fino ad aprile —, e Gianni Caravelli, ma proprio il ruolo strategico che ricoprono porta ad escludere che il governo voglia trasferirli ad altro incarico. Per questo alla fine la scelta potrebbe cadere anche su una donna manager di Stato oppure su ufficiali dei carabinieri o della Guardia di Finanza. Come sempre accade in questi casi, il governo consulterà i partiti di opposizione prima di ratificare la propria scelta e la comunicherà prima della nomina in consiglio dei ministri”.
Ansa e Corriere, quindi, come scenario concordano sul fatto che Valensise e Caravelli dovrebbero rimanere al loro posto.
SCENARIO 2: VALENSISE (AISI) FUTURO CAPO DEL DIS, CHE APRIREBBE UN NUOVO BALLETTO DI NOMINE
Cambia registro leggendo i giornali del gruppo Gedi. Secondo La Stampa, “tra gli scenari che si prefigurano, quello più probabile vede infatti come futuro capo del Dis Bruno Valensise, 54 anni, attuale direttore dell’Aisi, fortemente appoggiato da Mantovano. E’ stato proprio il sottosegretario a caldeggiare la sua nomina all’Aisi e i ben informati sostengono che lo sosterrà per metterlo alla guida del Dis, dove perlatro Valensise aveva ricoperto il ruolo di vicedirettore fino all’aprile scorso. (…) Se così fosse, il trasferimento di Valensise aprirebbe una nuova partita tutta interna all’Aisi.
Nel balletto delle nomine il suo posto potrebbe essere preso dal suo attuale vice Vittorio Rizzi, prefetto, ex vicecapo vicario della Polizia di Stato. Rimarrebbero così ancora una volta fuori dai giochi i carabinieri che in passato hanno sempre guidato l’Aisi. L’ipotesi di coinvolgere i generali di corpo d’armata Mario Cinque e Riccardo Galletta, che correvano per la guida del comando generale appena affidata a Salvatore Luongo, non sembra infatti accreditata come quella di Vittorio Rizzi”.
Anche per Repubblica, lo “schema di partenza” vedrebbe “Bruno Valensise, attuale numero uno dell’Aisi, promosso al vertice del Dis. Al suo posto, a guidare l’intelligence interna, sarebbe Mario Cinque, sconfitto nella corsa a comandante generale dei carabinieri da Salvatore Luongo, dopo un lungo braccio di ferro che aveva visto prevalere Guido Crosetto su Alfredo Mantovano. È lo schema di partenza, appunto. Avrebbe un vantaggio, quello della distribuzione equilibrata dei ruoli tra le forze dell’ordine: Valensise proviene dalla polizia, Cinque dai carabinieri. Il ticket, inoltre, sarebbe assai gradito a Mantovano.
(…) E però, a sera già va costruendosi uno scenario alternativo. Circola soprattutto in ambienti di massimo livello di FdI, dunque è da registrare. Prevede il passaggio di Giovanni Caravelli dalla direzione dell’Aise — i servizi esteri — a quella del Dis. (…) Dovesse prevalere questa opzione, potrebbe essere il generale Francesco Figliuolo il nome chiamato a guidare l’agenzia informazioni e sicurezza esterna, di cui è vicedirettore dallo scorso 21 dicembre.
Questo stesso schema prevede anche una variabile: se l’esecutivo dovesse valutare inamovibile Caravelli all’Aise in questa fase, allora potrebbe essere proprio Figliuolo il prescelto per il Dis. Entrambi i ticket — Valensise e Cinque, oppure Caravelli e Figliuolo — certificherebbero la definitiva riorganizzazione degli equilibri negli apparati da parte di Mantovano”.
Giovedì ci sarà la consueta conferenza stampa annuale della premier Giorgia Meloni. E’ molto probabile che per l’occasione il nuovo identikit di capo del Dis avrà già preso forma.