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Parma: chi sono i 12 candidati sindaci

Michele Guerra, Candidato Sindaco Parma

Dodici nomi per la carica di primo cittadino della città ducale: è lunghissima la lista di quanti correranno come candidato a sindaco di Parma

È lunghissima la lista dei candidati a sindaco di Parma: ben dodici nomi correranno, il prossimo 12 giugno, per la carica di primo cittadino della città ducale. Federico Pizzarotti, primo sindaco M5S di un capoluogo di provincia, sta terminando il secondo mandato e non può ricandidarsi. Il suo erede politico è Michele Guerra, suo assessore alla cultura, sostenuto da tutte le forze del centrosinistra. Guerra si scontra con un centrodestra spaccato con Forza Italia e Lega che sostengono l’ex sindaco Vignali e Fratelli d’Italia che propone Priamo Bocchi. A sinistra corre Andrea Bui sostenuto da Potere al Popolo, Rifondazione e Pci, a destra c’è Giampaolo Lavagetto, ex assessore di Vignali, con Per Parma 2032. Per gli ambientalisti c’è Enrico Ottolini proposto da Europa Verde.  Ha un suo candidato anche il Movimento 3V, è il no pass Luca Galardi. Lunga la lista dei candidati civici, a iniziare da Dario Costi, candidato della storica Civiltà Parmigiana, e poi Marco Adorni con L’Altra Parma e Gaetano Vilnò di Noi siamo davvero. Michela Canova di Parma Democratica e Roberta Roberti di Parma città pubblica, anch’esse candidate civiche, potrebbero doversi ritirare dalla competizione. Sono stati, infatti, riscontrati problemi di documentazione per Parma Democratica e Parma Città Pubblica (e anche per la lista Generazione Parma di Costi).

SONDAGGI: È TESTA A TESTA TRA VIGNALI E GUERRA

Secondo la rilevazione di BiDiMedia Sondaggi si prefigura un testa a testa tra i candidati sindaco di Parma Vignali e Guerra. Al primo turno Michele Guerra dovrebbe essere in testa con il 40,8% dei consensi, a seguire Pietro Vignali con il 38,1%. L’assessore di Pizzarotti dovrebbe spuntarla al secondo turno con 55 punti percentuali di preferenze contro i 45 di Vignali.

MICHELE GUERRA: CANDIDATO SINDACO DI PARMA CHE SPACCA PD E M5S

A Parma il Partito Democratico non esprime un suo candidato ma punta sull’assessore alla Cultura Michele Guerra, sostenuto da Cantiere riformista, Effetto Parma, Michele Guerra sindaco, Onda e Parma – La sinistra coraggiosa. Si fa notare l’assenza del M5S in quella che è stata la prima grande città presa dal Movimento grillino. La quasi totalità degli attivisti è passata con il sindaco Federico Pizzarotti che vinse 10 anni fa e poi, da candidato civico, ha conquistato il bis nel 2017. Il nome di Michele Guerra, 40 anni, assessore tecnico della giunta Pizzarotti e nessuna tessera di partito il tasca, ha spaccato il Pd locale, che prima aveva scelto di fare le primarie e poi ha deciso di sostenerlo. “Il progetto è del tutto nuovo – ha detto il candidato sindaco di Parma di Effetto Parma -. Federico ha avuto un risultato straordinario tenendo in piedi la città dopo un debito esorbitante. La discontinuità sta prima di tutto nelle persone che stanno insieme costruendo questo progetto di centrosinistra largo, che punta alla cura della città e alla vicinanza dei cittadini”.

PIETRO VIGNALI CI RIPROVA E SPACCA IL CENTRODESTRA

La spaccatura del centrodestra non è riuscita a trovare un nome di sintesi. Forza Italia e Lega sostengono l’ex sindaco Pietro Vignali, mentre Fratelli d’Italia candida Priamo Bocchi. Pizzarotti fu eletto quando Parma aveva 850 milioni di euro di debiti e un sindaco arrestato. Quel sindaco era Pietro Vignali, i cui processi si sono conclusi con un patteggiamento a due anni per peculato e corruzione, e l’assoluzione per gli altri reati. Quest’anno Vignali ci riprova, sostenuto da una parte del centrodestra e dalle liste civiche Ambiente e salute, Sicurezza e decoro, Vignali sindaco. “Ho sempre nel mio cuore Parma, città che amo e che ho amministrato per tredici lunghi anni, trascurando affetti privati e carriera professionale – ha detto il candidato sindaco di Parma Vignali -. Tredici anni durante i quali Parma si è trasformata nei servizi e nelle infrastrutture, diventando una città curata e sicura e un modello di riferimento capace di scalare tutte le classifiche della qualità della vita”. Vignali si propone di “rimettere in moto la città” e rivendica l’anima civica della sua coalizione “siamo una forza civica: ci unisce la consapevolezza che Parma debba rialzare la testa, cambiare passo ed essere amministrata nell’esclusivo interesse dei parmigiani. Ultimamente non è stato proprio così. Per noi Parma viene prima di tutto è il nostro slogan. Viabilità, sicurezza, decoro, servizi alle persone, sostegno alle famiglie e ai più fragili, ascolto della città sono campi in cui Parma dovrà recuperare il terreno perduto in 10 anni di immobilismo”. Tra i candidati della coalizione che sostiene Vignali c’è anche Marco Osio, campione del Parma di Nevio Scala.

PRIAMO BOCCHI: CANDIDATO SINDACO DI PARMA “ORGOGLIOSAMENTE POLITICO”

“Ci presentiamo orgogliosamente con il nostro simbolo di partito mentre altri fanno vanto di essere civici”. La stoccata del candidato sindaco di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi è al candidato forzista Vignali sul cui nome si è consumata la spaccatura del centrodestra. Nessun interesse ad “affrontare una campagna elettorale con lo specchietto retrovisore, tutta rivolta al passato” chiarisce Bocchi, che aggiunge che “l’agorà politica non può trasformarsi in una sorta di camera di giudizio di un tribunale su scelte e vicende di 10, 15 anni fa. Serve guardare invece alla Parma del futuro”. E nel futuro della città ducale, secondo il consigliere e coordinatore di Fd’I, ci dovrebbero essere: un “piano straordinario per la sicurezza e il decoro urbano”, una “riorganizzazione del wefare che sia attenta al sostegno alle nuove povertà” e un “assessorato all’associazionismo”.

DARIO COSTI: CANDIDATO SINDACO DI PARMA CON LE SCARPE COMODE

Dario Costi è il candidato di Civiltà Parmigiana, una sigla storica della politica cittadina, nata nel 1994, che ha creato il civismo nella città emiliana e che supportò l’elezione degli ex sindaci Ubaldi e Vignali. Il candidato di Civiltà Parmigiana, Generazione Parma con Azione di Carlo Calenda, ha 50 anni, è ordinario dell’Università di Parma dove insegna Progettazione architettonica, dal 2017 è direttore scientifico del Laboratorio di ricerca “Smart City 4.0 Sustainable LAB” del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma. “La forza di Civiltà parmigianaha detto la capolista Maria Federica Ubaldi è sempre stata quella di stare fra la gente e con la gente, conoscere le loro esigenze e portare i loro bisogni sui tavoli delle istituzioni senza condizionamenti né compromessi”. Sul sito del suo programma campeggia un logoro paio di scarpe: “sono le scarpe che ho indossato anni fa quando mi sono avvicinato alla politica – si legge sul sito -. Mi servivano scarpe comode perché volevo incontrare tutti, arrivare in ogni angolo della Città, ascoltare le persone”. Il suo piano di azioni per la città è organizzato in cinque capitoli: Mobilità, ambiente einnovazione digitale; Culture, identità e sviluppo; Presenza attiva e idee dei giovani; Salute, sport, infanzia e famiglia, inclusione sociale; Sicurezza e presidio del territorio; Commercio e decoro.

GIAMPAOLO LAVAGETTO: OGGI CIVICO IERI ASSESSORE DI FORZA ITALIA

Giampaolo Lavagetto è il candidato della lista “Per Parma 2032. Lagavetto ha un curriculum politico importante, ex assessore della giunta Ubaldi, e con un passato tra le fila di Forza Italia, ha deciso di scendere in campo come candidato civico, appoggiato dal movimento “Per Parma 2032”. Lavagetto attacca i suoi ex litigiosi colleghi del centrodestra e si propone come unica alternativa al centrosinistra. “Il quadro frammentato con cui si presentano alle elezioni locali le forze politiche che si dichiarano alternative a questa amministrazione comunale rischia di agevolare, dopo 25 anni, il ritorno del governo di Parma sotto la pesante influenza politica del Pd regionale di Bonaccini, oggi primo alleato di Pizzarotti – dice il candidato sindaco di Parma -. Per quell’elettorato parmigiano che non vuole tornare ad un passato in cui Parma era ancor più penalizzata dalla politica regionale di quanto già lo sia oggi, noi, coerentemente con la nostra storia, siamo la vera scelta di voto che evita tutto questo”.

ADORNI: PROFESSORE E CANDIDATO SINDACO DI PARMA DI RIZZO

Un altro professore che corre per la fascia tricolore dei Parma è Marco Adorni, insegnante di lettere con un dottorato in Storia e Informatica conseguito all’Università di Bologna. È candidato a sindaco di Parma con la lista “L’Altra Parma – Uniti per la Costituzione”, appoggiato da Alternativa del deputato Pino Cabras, Ancora Italia, Italia Unita, Partito Comunista di Marco Rizzo e Riconquistare l’Italia. Anche l’associazione nazionale Io Apro al Rinascimento di Vittorio Sgarbi avrebbe dovuto fare parte della compagine in sostegno di Marco Adorni, ma poi un ripensamento del critico d’arte l’ha avvicinato al candidato sindaco Vignali, il quale, però, ha negato la collaborazione con Io Apro. “C’è una Parma che è stata dimenticata, abbandonata e arrabbiatadice il professore -. Noi cerchiamo di dargli voce, passare dal palazzo alla piazza, stare in mezzo alle persone”. Secondo il candidato Adorni le urgenze per Parma sono: sicurezza, lotta alla povertà e ripensare al governo della città “secondo una visione strategica generale capace di tenere insieme le peculiarità della rete ecologica, sociale ed economica esistente”.

ANDREA BUI: CANDIDATO DI POTERE AL POPOLO CONTRO LA “PARMA SFAVILLANTE”

Andrea Bui è il candidato sindaco di Parma di Potere al Popolo, movimento di sinistra attento ai temi sociali e ai disagi abitativi. A sostenerlo nella corsa a primo cittadino anche PRC e PCI. “Parma ha bisogno di un progetto di cambiamento radicale – dice il candidato sindaco di Parma dell’ultra sinistra -, che riporti al centro le disuguaglianze sociali, la crisi economica a partire dalla questione della casa, la questione ambientale. Parma non è solo la città sfavillante, capitale della cultura, dev’essere un luogo dove poter vivere e lavorare, a partire dai giovani che devono ricevere attenzioni che vadano oltre il fenomeno mediatico delle baby gang. Questi temi per noi vanno affrontati costruendo comunità, coinvolgendo chi vive e lavora a Parma nell’elaborare risposte, e per questo abbiamo sempre cercato il coinvolgimento e l’apertura ad altre realtà e gruppi politici”.

ENRICO OTTOLINI: LA CANDIDATURA VERDE PER UNA NUOVA PARMA

Enrico Ottolini, 56 anni, biologo e co-portavoce di Europa Verde Parma è il candidato sindaco dell’anima verde del comune emiliano. “Le istanze ecologiste sono sempre più avvertite dai cittadini, dalle organizzazioni sociali e dalle imprese – dichiara Ottolini – e dopo risultati incoraggianti alle elezioni europee e regionali riteniamo di dare agli elettori di Parma la possibilità di scegliere un partito che mette al primo posto l’ambiente, la salute e la giustizia sociale, un partito come un albero, che ha radici verdi nel territorio locale e la chioma in Europa”. La lista Europa Verde presenta 32 candidati, di ampia estrazione e ben bilanciata per età, genere, esperienze professionali, attivismo ambientalista e in associazioni di solidarietà.

LUCA GALARDI: IL CANDIDATO NO PASS CHE PUNTA AL RECUPERO DEI VALORI CRISTIANI

Il movimento 3V, per la libertà di scelta in ambito vaccinale, candida Luca Galardi, aspro contestatore del green pass. “”Il “lasciapassare verde” rappresenta l’apogeo dei crimini commessi da questa classe politica ed è stato usato come strumento di estorsioni di stato”. I tre punti cardine della sua campagna elettorale sono: “società circolare”, “economia circolare di prossimità” e “recupero dei valori Cristiani”.

GAETANO VILNÒ: IL CIVICO CONTRO GLI ILLECITI BANCARI

Gaetano Vilnò, manager e blogger, agente finanziario attivo nell’ambito degli illeciti bancari con l’associazione DECIBA. Nel suo passato c’è un passaggio nel M5S, concorre alla carica di sindaco di Parma con la lista civica ‘Gaetano Vilnò sindaco. Noi siamo davvero’.

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