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I giornali di giovedì 29 dicembre 2022
Dal Covid in Cina alla malattia del Papa Emerito, raggiunti tutti gli obiettivi sul Pnrr per la tranche di risorse Ue
CORRIERE DELLA SERA
“Test per chi arriva dalla Cina” è l’apertura del Corriere della Sera. “Tampone obbligatorio negli aeroporti. Schillaci: chi è positivo andrà in quarantena”, ecco le norme dopo la nuova escalation di casi nella Repubblica popolare. “Controlli a Malpensa”, dove uno su due è contagiato.
Ma la foto-notizia nel taglio alto è dedicata al Papa Emerito Benedetto XVI e alla richiesta di preghiera fatta da Francesco I. Oggi arriva il sì del Senato alla Manovra, “Fondi Ue, raggiunti tutti gli obiettivi” e dunque via libera alle nuove risorse europee. Il fondo del giorno è di Sabino Cassese ed è dedicato all’iter di approvazione della legge di Bilancio.
Negli esteri trovano spazio l’Afghanistan con le nuove proteste alle restrizioni dei talebani ma anche gli Usa con le temperature rigide.
LA REPUBBLICA
“Il virus piomba sul governo NoVAx”, apre il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. “Blitz del Terzo Polo sulla legge Spazzacorrotti, c’è l’intesa con la destra alla Camera”. Sul Covid scrive Roberto Burioni, accanto alla cronaca dei fatti con le nuove restrizioni sugli arrivi da Pechino.
“Approvato il decreto contro le Ong” è l’altro titolo di prima pagina, con foto a centro pagina. Per Repubblica “salvare esseri umani sarà più difficile” e Carlo Bonini scrive di una “misura odiosa”.
Negli Esteri c’è spazio per l’ansia per le condizioni di Benedetto XVI ma anche per lo spostamento a destra di Israele.
LA STAMPA
“Covid, la sindrome cinese” è il titolo principale del giornale torinese. Che replica come il suo gemello Gedi nel dedicare foto e secondo titolo di apertura ai migranti e al “pugno della destra”.
Tengono banco ancora le polemiche su La Russa e il Msi dopo le celebrazioni ritenute inopportune per l’anniversario di nascita del partito missino.
IL SOLE 24 ORE
Il quotidiano di Confindustria, invece, sceglie l’energia e “tutti gli aiuti della manovra” come apertura principale. Nelle due foto a centro pagina, Roma e la battaglia verso Expo 2030 ma anche Milano “con 250 milioni di Intesa via libera al Villaggio olimpico”.
Nel secondo titolo principale, “nuovo processo, Procure sotto stress”. L’analisi di Marco Fortis, “l’industria del nord corre più dei player Ue” è dedicata al valore della produzione nostrana.
Intervista, infine, a Giuseppe Castagna di BancoBpm: “Ottimista sul 2023. Serve la moratoria sui mutui”
IL FOGLIO
Il titolo principale del Foglio è “La rimozione di Caterina” e apre il pezzo di Adriano Sofri con la sua rubrica Piccola Posta. “La statua della zarina a Odessa è stata portata via. Il vuoto nella piazza è un errore e, al contrario di quanto pensano i nazionalisti, costerà caro all’Ucraina, che difende con coraggio la sua libertà.
Claudio Cerasa, nel taglio alto, dedica il suo articolo del giorno alla sinistra e alla sua incapacità di opporsi seriamente a Meloni. “Il carisma è diventato un optional. La competizione è considerata preziosa più o meno come un bis di panettone a Capodanno dopo dodici ore di banchetti”, dice attaccando “un partito che scarica i suoi difetti sulle correnti” e che “ricorda molto quei politici che nei momenti di difficoltà imputano le proprie problematiche alla comunicazione”.
Dario Di Vico scrive dell'”Asse Parigi-Roma” e sugli investimenti italiani in Francia. L’intervista odierna è al vice di Crosetto, ministro della Difesa. “Così il governo vuole aiutare Kyiv a fermare i missili di Putin”, spiega a Valerio Valentini Matteo Perego, sottosegretario di FI alla Difesa.
DOMANI
Infine, il quotidiano diretto da Stefano Feltri apre con il richiamo all’intervista di ieri proprio di Crosetto al Messaggero. “Il ministro Crosetto ha un’idea di stato contraria alla Costituzione”, scrive proprio il direttore.
In foto, invece, troviamo il Papa Emerito con l’aggravamento delle sue condizioni. Il fondo del giorno è a firma di Gianfranco Pasquino: “L’intransigenza necessaria sui valori antifascisti”.
Nei Fatti, intervista a Maurizio de Giovanni sul Pd, Azzollini indaga invece la trasparenza Ue dopo il Qatargate.