Tempesta in un bicchier d'acqua sulle parole del ministro Giorgetti sulla revisione e l'aggiornamento delle…
Quali sono le correnti di sinistra della magistratura e chi sono i vertici
Le correnti progressiste della magistratura nel mirino della destra dopo le polemiche seguite all’intervista del ministro Crosetto
Ancora alta tensione tra governo e magistrati dopo l’intervista di ieri al Corriere della Sera del ministro della Difesa Crosetto, di Fdi, il quale ha avvertito sulla possibilità di inchieste sul centrodestra nei prossimi mesi pur rinnovando oggi “enorme rispetto per le Istituzioni, magistratura in primis” e dicendosi disponibile a incontrare l’Associazione nazionale magistrati.
Gli alleati di maggioranza lo difendono, approfittandone – vedi Forza Italia – per esercitare la propria moral suasion con l’obiettivo di un’accelerazione della riforma della giustizia. Nel frattempo il Cdm convocato alle ore 16.30 dovrebbe dare il via libera a due decreti legislativi sulla giustizia, uno riguarda le valutazioni di professionalità dei magistrati.
All’attacco invece le opposizioni, che chiedono un’informativa urgente del ministro in Parlamento, mentre rigettano qualsiasi accusa le correnti più a sinistra della magistratura, finite nel mirino della destra. Quali sono queste correnti e chi ne fa parte? Stiamo parlando di Magistratura democratica e di ‘Area democratica per la giustizia’.
AREA DEMOCRATICA PER LA GIUSTIZIA
La corrente ‘Area’ è nata nel 2013, come “cartello elettorale” tra Magistratura Democratica e Movimento per la Giustizia-art.3, e divenuta nel tempo un gruppo autonomo della magistratura associata. Nel 2017 il cambio nome in ‘Area democratica per la giustizia’.
I vertici della corrente sono stati appena rinnovati, a fine ottobre, confermando all’unanimità Segretario generale Giovanni (Ciccio) Zaccaro. Proprio Zaccaro, in un’intervista odierna al Corriere della Sera, definisce “grave che un ministro dica certe cose senza riferirsi a circostanze specifiche. Se ha informazioni su iniziative giudiziarie strumentali indirizzate contro il governo riferisca nomi e fatti, altrimenti dovrebbe evitare, da rappresentante di un’istituzione, di delegittimarne un’altra”.
Il nuovo Coordinamento nazionale di Area è così composto: presidente Egle Pilla, segretario generale Giovanni (Ciccio) Zaccaro, tesoriere Barbara Benzi, e i componenti nazionali: Costantino De Robbio, Daniela Galazzi, Luca Minniti, Graziella Viscomi. Fa parte della corrente anche il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia.
MAGISTRATURA DEMOCRATICA
L’altra ala progressista è rappresentata da ‘Magistratura democratica’, fondata a Bologna il 4 luglio 1964. E già nel 1969, anno di una scissione interna che la portò a dimezzare i risultati alle successive elezioni dell’Anm, fu definita dai contestatori – ricorda un articolo di Panorama di qualche anno fa – “come eccessivamente legata alla sinistra e ai movimenti sociali. Magistratura democratica è passata alla storia per gli scontri con Silvio Berlusconi e si caratterizza per un’ispirazione ideologica legata alla difesa dell’autonomia e dell’indipendenza del potere giudiziario rispetto agli altri poteri dello Stato”.
Oggi la corrente è rappresentata dal segretario generale Stefano Musolino (sostituto procuratore della Repubblica, Dda di Reggio Calabria). Intervenendo all’assemblea degli iscritti all’Anm, Musolino ha definito le parole di Crosetto come “un monito affinché la magistratura si conformi agli scopi del Governo”, in maniera “strumentale agli obiettivi di un decisore unico, che è lontanissima dalla sua funzione istituzionale”, aggiungendo che “vari esponenti di governo, in questi ultimi mesi, stanno minando la serenità dei rapporti istituzionali e la fiducia dei cittadini nello Stato (…) Non è creando un clima di tensione – ha concluso Musolino – che si risolveranno i gravi problemi di questa difficile stagione”.
CHI SONO GLI ALTRI COMPONENTI DI MD
La presidente della corrente ‘Magistratura democratica’ è Cinzia Barillà (magistrata di sorveglianza presso l’Ufficio di sorveglianza di Reggio Calabria). Mentre il Comitato esecutivo è composto dal Segretario generale e da cinque membri eletti fra i componenti stabili del Consiglio nazionale. I cinque componenti sono: Andrea Natale (giudice del Tribunale di Torino); Silvia Albano (giudice del Tribunale di Roma); Fabrizio Filice (giudice del Tribunale di Milano); Simone Spina (giudice del Tribunale di Siena); Simone Silvestri (giudice del Tribunale di Lucca – Tesoriere nazionale).