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Quel duetto Draghi-Berlusconi

Draghi Berlusconi

I Graffi di Damato. Il ritorno festoso di Berlusconi e l’allegria insolita di Draghi…..

Beh, quella foto di Silvio Berlusconi al solito festoso e Mario Draghi insolitamente allegro e visibilmente compiaciuto di incontrare un amico più che il leader di uno dei partiti schieratisi a favore del governo che sta per formare, può ben considerarsi la più emblematica della lunga e tortuosa crisi finalmente in via di conclusione. È una immagine che ha risparmiato al giornale di Marco Travaglio di ricorrere ad un altro fotomontaggio per rappresentare, inorridito, la svolta che temeva di più da quando ha vacillato il secondo governo di Giuseppe Conte. La realtà dura da digerire per lui è di un Draghi per niente stanco e disinteressato a Palazzo Chigi, come lo stesso Conte invece lo aveva imprudentemente descritto nei mesi scorsi, e per niente refrattario a rapporti col “pregiudicato” e “amico di mafiosi”, come il direttore del Fatto Quotidiano grida ogni volta che ne ha l’occasione davanti alle telecamere rischiando un malore, ed è tornato a scrivere oggi.

Il colpo di Berlusconi e Draghi felicemente insieme è per Travaglio e simili peggiore della partecipazione di Matteo Salvini alla maggioranza perché in fondo al leader leghista alleato con i grillini il direttore del Fatto aveva preso l’abitudine per un anno abbondante.

Immagino l’altro colpo che deve avere procurato a Travaglio l’ipotesi prospettata da Enrico Mentana in televisione che nel secondo giro di consultazioni del presidente del Consiglio incaricato abbiano avuto l’occasione di incrociarsi e salutarsi come compagni di viaggio nei corridoi di Montecitorio l’odiato Cavaliere e Beppe Grillo in persona. Cos’altro mi toccherà sentire, vedere o immaginare ?, si sarà chiesto il povero, inconsolabile cultore dell’epopea di Conte a Palazzo Chigi.

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