Ora la sindaca Raggi potrà così contare solo su 19 dei 25 voti necessari. Nasce il gruppo Il piano per Roma. Mentre tra i grillini più fedeli si torna a parlare del “complotto dei frigoriferi”
Enrico Stefàno, Angelo Sturni, Donatella Iorio e Marco Terranova hanno lasciato il Movimento 5 Stelle capitolino. Mentre a livello nazionale la forza politica fondata da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio è in preda alle convulsioni e vive con ogni probabilità le sue ore più drammatiche, a Roma Virginia Raggi continua ad assistere, impotente, all’emorragia del suo gruppo.
Nasce oggi in Assemblea Capitolina il nostro gruppo il Piano di Roma @DonatellaIorio1 @AngeloSturni @EnricoStefano @MarcoTerranova6
— Donatella Iorio (@DonatellaIorio1) July 1, 2021
Già sotto la maggioranza consigliare con le ultime defezioni, ora è scesa a quota 19 sulla quota minima di 25. Torrenziale lo sfogo dell’ex presidente della commissione Urbanistica, Iorio: “Mi sono disiscritta dal M5s e oggi in Aula nasce il gruppo Il piano di Roma. È noto a tutti che la mia posizione è stata fortemente critica nei confronti della ricandidatura della sindaca Raggi, una ricandidatura che doveva essere quantomeno condivisa con chi in questi anni ha lavorato e approvato atti che ci sono stati sottoposti dalla giunta anche all’ultimo minuto. La delusione è stata tanta, non si può continuare a dare la colpa a chi è venuto prima”.
Il coinvolgimento di una persona seria e preparata come @GiuseppeConteIT era uno dei pochi motivi che mi erano rimasti per continuare a credere nel #M5S, in una sua evoluzione. Spiace si sia buttata via questa occasione e trovo assurda opacità con la quale è stata gestita #Conte
— Enrico Stefàno (@EnricoStefano) June 29, 2021
Enrico Stefàno, presidente della commissione Mobilità, lascia il M5s per una commistione di cause, nazionali (fa riferimento alla querelle tra Conte e Grillo) e locali: “senza nessun rammarico. Purtroppo la deriva che ha preso il M5s mi ha dato molto fastidio: se qualcosa non va bene è sempre colpa di qualcun altro. Penso che chi governa debba prendersi delle responsabilità. Tutto questo non è avvenuto e il modo di fare della sindaca, il dare peso al like su Facebook, non mi appartiene”.
Del medesimo avviso anche Terranova “Mi sono disiscritto dal Movimento e ho protocollato la richiesta di istituzione del nuovo gruppo – ha detto il consigliere – Credo che questa città abbia bisogno di un fronte unito di tutte le forze politiche che vogliono il bene della città. Lo dicono tutti i partiti ma per intenti e collocazione politica ci identifichiamo in una parte, quella delle forze progressiste. Su questo il Movimento ha perso un’occasione qui a Roma. Il mio riferimento è quello del Governo Conte. Quella è la soluzione per mettere insieme le forze per trovare le soluzioni anche per la città”.
Chi resta con Virgina Raggi, come il neo assessore all’Ambiente Katia Ziantoni, spolvera un vecchio – e imbarazzante – cavallo di battaglia dei grillini capitolini: il complotto dei frigoriferi: “Hanno paura che Virginia Raggi vinca di nuovo. E per questo stanno volutamente lasciando i rifiuti in strada, tenendo in ostaggio Roma e i suoi cittadini”. Dopo le polemiche e le derisioni suscitate dal suo post, l’esponente allora aggiunge: “Rifiuti? Nessun complotto contro Raggi, è la Regione Lazio che li vuole in strada”.
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