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Regione Lazio, tutti i nomi (e le baruffe) per la giunta

Giunta Regione Lazio

Si rincorrono i nomi per gli assessori della Giunta della Regione Lazio. Guerra intestina all’interno della Lega e scontro tra “meloniani” e “rampelliani” in FdI

“Nessun nome per la giunta, è tutto molto prematuro”. A dirlo è il neopresidente della Regione Lazio Francesco Rocca subito dopo l’incontro di ieri pomeriggio a Palazzo Chigi con la Premier Meloni e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. “Farò incontri individuali con i leader dei partiti e con alcuni dei Consiglieri – ha detto il Presidente Rocca -. Formerò una mia idea, la squadra deve essere all’altezza della sfida affidata dai cittadini del Lazio. Una squadra solida e responsabile, consapevole e con esperienza amministrativa”. In realtà secondo le prime indiscrezioni una bozza di squadra di governo già esisterebbe, uomini e donne vicine all’ex Presidente della Croce Rossa Internazionale. In ogni caso la Giunta della Regione Lazio dovrebbe insediarsi entro l’inizio della prossima settimana.

I CRITERI PER LA COMPOSIZIONE DELLA GIUNTA DELLA REGIONE LAZIO

Un primo draft della nuova giunta sarebbe stato elaborato dopo un vertice a due tra Fratelli d’Italia e Lega. Accontentare tutti, senza scalfire i delicati equilibri nazionali, non è un’impresa semplice. Secondo la legge elettorale del Lazio i componenti della giunta sono dieci e questo è solo il primo dei criteri da rispettare per la composizione del Governo della Regione Lazio. È necessario garantire rappresentanza di genere, con almeno quattro donne, e la rappresentanza territoriale, cioè tutte le province (Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone) devono avere un assessore.

LE DUE IPOTESI AL VAGLIO PER LA GIUNTA IN REGIONE LAZIO

Sono due le ipotesi allo studio. La prima assegna sette assessori a Fratelli d’Italia, uno alla Lega e due a Forza Italia. La compensazione per la Lega, che elettoralmente ha pressocché lo stesso peso di Forza Italia, ci sarebbe con la presidenza d’aula, che dovrebbe andare a Pino Cangemi. La seconda ipotesi, meno accreditata, prevede sei assessorati e la presidenza d’aula a Fratelli d’Italia e due assessorati a Lega e Forza Italia. Al momento la prima ipotesi sembra quella più accreditata.

A FRATELLI D’ITALIA TRA I 6 E I 7 ASSESSORI

 A pesare non sono solo gli equilibri tra i partner di governo ma anche quelli all’interno delle due fazioni interne a Fratelli d’Italia (i “rampelliani” contro i “meloniani”). Un posto in giunta dovrebbe andare a Roberta Angelilli, ex vice presidente del Parlamento europeo e candidata di punta in quota “Lollobrigida”, che dovrebbe diventare vicepresidente della giunta della Regione Lazio. Insieme a lei dovrebbero sedere nel governo della Pisana anche Giancarlo Righini, candidato più votato (“meloniano” candidato del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida), che dovrebbe prendere l’assessorato al Bilancio, e Fabrizio Ghera ai Lavori Pubblici (ex assessore della giunta Alemanno). Il partito della Premier può esprimere almeno altri tre assessori (se non quattro). Uno di questi dovrebbe essere Antonello Aurigemma (proveniente da Forza Italia) e Massimiliano Maselli, in corsa l’assessorato all’Urbanistica e ai Trasporti in alternativa al ruolo di capogruppo del partito in assemblea. Un posto in Giunta dovrebbe esserci anche per Laura Corrotti con delega alle politiche sociali e giovanili, in alternativa all’ex senatrice di Viterbo Laura Allegrini. Al turismo, invece, dovrebbe andare Eleonora Berni.

LE BARUFFE IN CASA LEGA PER LA SCELTA DEGLI ASSESSORI DELLA GIUNTA DELLA REGIONE LAZIO

In casa Lega Pino Cangemi è il candidato che ha raccolto più preferenze. Tuttavia il leader, seppur depotenziato, della Lega “romana” è l’ex ministro del lavoro Claudio Durigon. Pino Cangemi avrebbe chiesto di essere scelto per la presidenza dell’Aula della Pisana in cambio di una non sfiducia ai danni Durigon. Secondo quanto riportato da RomaToday tali tensioni nei prossimi giorni potrebbe portare a cambi di casacca, con fuori uscite dalla Lega. Per il posto da assessore gli uomini di Salvini stanno vagliando il nome di una donna in alternativa a un rappresentante delle province. I nomi che circolano sono quelli del consigliere uscente Pasquale Ciacciarelli, non eletto a Frosinone e che potrebbe occupare la casella della Cultura, di Angelo Tripodi o Tony Brugnolo, non eletto a Roma e fedelissimo di Claudio Durigon.

FORZA ITALIA VUOLE L’ASSESSORATO AI RIFIUTI

Non ci sono guerre intestine in Forza Italia, il cui risultato elettorale, l’8,4%, al di sopra delle aspettative della vigilia ha sorpreso gli stessi protagonisti. Gli assessori di Forza Italia dovrebbero venire scelti all’interno della seguente rosa di nomi: Maria Spena, Enrico Cavallari, Fabio Capolei, Giorgio Simeoni e Giuseppe Simeone. I favoriti nel partito del Cavaliere sono Giorgio Simeoni, ex assessore della giunta di Francesco Storace che potrebbe avere la delega al lavoro, e Giuseppe Simeone, ex consigliere regionale, che rappresenterebbe il territorio di Latina, dove FI è seconda dopo Fratelli d’Italia, e al quale sarebbe assegnato il più che cruciale assessorato all’Ambiente e rifiuti.

ROCCA VUOLE TENERE PER SÉ LA SANITÀ

La sanità laziale è stato un argomento della campagna elettorale del candidato del centrosinistra Alessio D’Amato ed ex assessore alla sanità. Il Presidente Francesco Rocca ha espresso l’intenzione di mantenere la delega per questo assessorato. “È un’idea a cui sto lavorando. Certo, non per l’intero mandato – ha detto il neopresidente -. Vorrei dare subito un’impronta chiara nella direzione del riavvicinamento della sanità al territorio e del riequilibrio dei rapporti tra pubblico e privato. Con un’attenzione speciale alle liste d’attesa”.

LE SORPRESE DEI RICONTEGGI E LE POSSIBILI RICADUTE SULLA GIUNTA DELLA REGIONE LAZIO

Qualche novità potrebbe arrivare dai riconteggi. Lega e Forza Italia hanno presentato un ricorso per il riconteggio dei voti e per il ricalcolo dell’elezione dei consiglieri. Se dovesse essere accolto, alcuni non eletti che puntano alla giunta potrebbero entrare in consiglio regionale e accontentarsi di questo ruolo. Anche per l’opposizione dovrebbe esserci qualche sorpresa: il Terzo Polo potrebbe entrare in consiglio regionale con il. renziano Luciano Nobili, prendendo il seggio che già considerava suo Pierluca Dionisi.

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