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Scioperi, dalla sanità ai trasporti quali sono le giornate da bollino nero

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La protesta contro la manovra economica si accende: con gli scioperi sanità, trasporti e servizi pubblici a rischio

L’Italia si prepara a vivere giorni di disagi e tensioni, con una serie di scioperi che interesseranno settori chiave come sanità, trasporti e servizi pubblici. Le mobilitazioni, indette principalmente da Cgil e Uil contro la legge di Bilancio, promettono di creare notevoli disservizi per cittadini e utenti in tutto il Paese.

SANITA’: OGGI 1,2 MILIONI DI PRESTAZIONI A RISCHIO

Il primo sciopero riguarda la sanità ed è partito già dalla mezzanotte di oggi, con medici, dirigenti sanitari e infermieri che incrociano le braccia per 24 ore. A rischio ci sono 1,2 milioni di prestazioni, inclusi 50mila esami radiografici, 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche. Le sigle sindacali Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up denunciano risorse insufficienti per i rinnovi contrattuali e la carenza di personale, oltre alla mancata detassazione di una parte delle retribuzioni. Nonostante la protesta, saranno garantiti i servizi di emergenza.

Sulla base delle informazioni che iniziano ad arrivare dai territori, le percentuali di adesione allo sciopero in corso nella sanità “sono molto alte, fino a punte dell’85% compresi gli esoneri previsti per legge”, dichiarano i rappresentanti dei sindacati di settore. I quali, nel frattempo, hanno scritto una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Le chiediamo – si legge – di voler promuovere un incontro urgente con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali sottoscritte al fine di poterle illustrare in modo più completo le nostre posizioni e le nostre proposte, con l’unica finalità di migliorare un Servizio Sanitario Nazionale che, nonostante tutto, il mondo ancora ci invidia”.

TRASPORTI: SCIOPERO NEI GIORNI 23 E 24 NOVEMBRE

Per quanto riguarda il trasporto ferroviario, la protesta è prevista nel fine settimana: dalle 21 di sabato 23 novembre fino alla stessa ora di domenica 24, alcuni sindacati autonomi hanno proclamato uno stop che potrebbe portare a cancellazioni e ritardi. Questo sciopero anticipa il più ampio sciopero generale previsto per il 29 novembre.

29 NOVEMBRE: SCIOPERO GENERALE, IL NODO DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE. ESCLUSE LE FERROVIE

La data più calda sarà venerdì 29 novembre, quando Cgil e Uil daranno vita a uno sciopero generale contro la manovra del governo. L’obiettivo è ottenere maggiori risorse per sanità, istruzione, servizi pubblici e politiche industriali, oltre a incrementi di salari e pensioni. Dopo le critiche della Commissione di garanzia sugli scioperi, i sindacati hanno escluso dallo stop i treni, ma lo sciopero coinvolgerà il trasporto pubblico locale e altri settori strategici. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato che potrebbe intervenire con la precettazione se non verranno rispettate le fasce di garanzia, come già avvenuto in occasione dello sciopero dell’8 novembre.

IL GIUBILEO E LA LINEA DURA DELLA CGIL

La protesta sindacale si estende anche oltre il tema della manovra. In vista del Giubileo, la Cgil ha rifiutato il protocollo che prevede periodi di franchigia durante gli eventi principali dell’Anno Santo, come l’apertura della Porta Santa di San Pietro il 24 dicembre. Questo accordo, proposto dalla Commissione di garanzia, mirava a limitare gli scioperi nei trasporti, nella sanità e in altri settori durante gli eventi strategici. La Cgil, tuttavia, ha criticato duramente l’intesa, accusandola di voler “neutralizzare il conflitto” senza affrontare le cause principali, come i contratti scaduti e la carenza di personale.

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