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Se il Corriere di Cairo e Mediaset di Berlusconi entrano in campo sull’affaire Sangiuliano-Boccia

Sangiuliano

Continuano a far discutere l’intervista di Sangiuliano al Tg1 e le ospitate in tv, prima La7 e ora a Mediaset, di Maria Rosaria Boccia

L’affaire Sangiuliano-Boccia non accenna a sgonfiarsi. Anzi, tutt’altro. Né sul fronte giudiziario né su quello comunicativo. Oggi, come abbiamo rilanciato, il Corriere della Sera ha anticipato la notizia delle indagini a carico dell’ex ministro, mentre anche la Corte dei Conti del Lazio ha acceso un faro.

Sul piano comunicativo invece non si spegne ancora l’eco dell’ormai famigerata intervista al Tg1 di Sangiuliano (da dove è partita la definitiva slavina che lo ha obbligato alle dimissioni), mentre Maria Rosaria Boccia martedì sera è stata invitata come ospite di Bianca Berlinguer a ‘È sempre Cartabianca’, il programma di approfondimento in onda in prima serata su Retequattro.

Proprio l’intervista di Sangiuliano è stata al centro del vivace commento di Aldo Grasso sul Corriere della Sera. Una vibrante bacchettata al direttore del Tg1, alla comunicazione di Palazzo Chigi e allo stesso Sangiuliano, che oltre a essere stato ministro è anche giornalista nonché ex direttore del Tg2.

Certo, c’è chi tra addetti ai lavori fa notare che l’editore del Corriere della Sera, Urbano Cairo, è lo stesso de La7, ovvero la rete che ha ospitato proprio l’altra parte in causa del caso dell’estate 2024, con l’intervista della Boccia a In Onda.

ALDO GRASSO: “QUELL’INTERVISTA INUSUALE E IL RUOLO DEL SERVIZIO PUBBLICO”

Ma ecco cosa scrive Aldo Grasso: “… ritorno sulla famosa intervista del direttore del Tg1 Gian Marco Chiocci all’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per capire come abbia rappresentato uno dei momenti più ingloriosi della storia del Tg1. Non per i contenuti, non interessano, ma per la rottura di un patto che è fondamento stesso del concetto di servizio pubblico.

L’intervista – sottolinea il critico televisivo – è stata inusuale sia per la collocazione (non era mai successo che dopo il tg ci fosse una coda così lunga, una «prima volta» nella storia della Rai) sia per l’argomento di carattere personale. Pare sia stata sollecitata dalla premier Giorgia Meloni e ora, da quella sera, hanno buon gioco coloro che usano l’infelice espressione «TeleMeloni» che fino a quel momento poteva apparire solo come una forzatura giornalistica”.

IL CORRIERE: “ERA IL TG1 NON GIGI MARZULLO O MONICA SETTA”

“(…) il direttore -continua Grasso sul Corriere – a un occhio non particolarmente esperto, pareva aggressivo, quasi avesse assunto una postura da «Belve», uno che non risparmia le domande scomode. In realtà le domande erano concordate, tra i due c’era stato prima un incontro (dichiarato) in cui avevano avuto modo di mettere a punto l’intervista. L’ex ministro ed ex direttore del Tg2 ha cercato solo di difendersi secondo le modalità di chi è costretto a chiedere scusa in pubblico, modello Chiara Ferragni. Se la televisione viene usata male, si rivela implacabile. Lo sventolare dei fogli con le ricevute della carta di credito, le lacrime finali hanno fatto il resto sul piano della comunicazione: era il telegiornale non Gigi Marzullo o Monica Setta! Un errore imperdonabile che ha decretato il suicidio politico di Sangiuliano, un’intervista che il Tg1 non avrebbe mai dovuto fare”.

IL NERVOSISMO DI PALAZZO CHIGI PER L’INVITO A BOCCIA SULLE RETI MEDIASET

A questo fa eco l’invito a Maria Rosaria Boccia a intervenire sulle reti Mediaset, in particolare su Rete4. Ecco in merito cosa scrivono i giornali: “..la notizia che Maria Rosaria Boccia è stata invitata per martedì su Rete4 da Bianca Berlinguer – puntualizza Monica Guerzoni sul Corriere della Sera – ha innervosito non poco l’inquilina di Palazzo Chigi e alimentato vecchi sospetti sui figli di Berlusconi, proprietari di Mediaset. Sospetti ufficiosamente smentiti da Forza Italia: «Bianca è incontrollabile…»”.

LA RICOSTRUZIONE DI REPUBBLICA TRA “SOSPETTI” E “PARANOIE”

“Quando l’ha saputo, a metà giornata e ben prima dell’annuncio ufficiale – riferisce Repubblica – Giorgia Meloni ha letteralmente perso il controllo. “Martedì 10 settembre, Maria Rosaria Boccia sarà ospite di Bianca Berlinguer a È sempre Cartabianca”. La protagonista dello scandalo che ha fatto dimettere Gennaro Sangiuliano e sta facendo ballare il cerchio magico meloniano sarà ospite su una rete Mediaset. Ancora, di nuovo, sempre sui canali dei fratelli Berlusconi. Dopo i fuori onda di Andrea Giambruno trasmessi da Striscia La Notizia, che sono costati alla premier una separazione.  E dopo un’estate di tensioni con gli eredi del Cavaliere. Ecco perché a Palazzo Chigi, a sera, fonti di massimo livello condensano in una sola formula l’ospitata di Boccia: un atto ostile verso il governo. Portato avanti da un gruppo editoriale ora in mano alla dinastia del fondatore di Forza Italia, che è a sua volta forza di maggioranza nel suo governo.

Che si tratti più semplicemente di un possibile colpo giornalistico, la leader non è disposta neanche a valutarlo. Da tre giorni, Palazzo Chigi ha imposto la linea a tutti i big di Fratelli d’Italia: «Il caso Boccia è chiuso, non parlatene più». Ritrovarsi l’ex amante di Sangiuliano in prima serata, pronta a svelare chissà quali nuovi dettagli, basta ad alimentare — ancora e ancora — i sospetti della premier. E a dare forma alla tesi del complotto. Paranoie che vanno di pari passo con un fastidio verso Marina e Pier Silvio Berlusconi via via più crescente”.

Se queste sono le premesse, ne vedremo ancora delle belle..

Leggi anche: Sangiuliano indagato, cosa viene contestato all’ex ministro e cosa rischia

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