Maria Rosaria Boccia dà la sua versione dei fatti alla Stampa, il ministro Sangiuliano non…
Siccità in Sicilia, i fondi Ue ci sono ma l’Italia non li ha chiesti
I fondi per contrastare la siccità in Sicilia ci sono ma l’Italia non li avrebbe chiesti perché per riceverli servono interventi strutturali. L’interrogazione dell’europarlamentare pentastellato Giuseppe Antoci e la risposta della commissaria per la Coesione, Elisa Ferreira.
Nei giorni in cui si sta per concludere la partita delle proposte dei futuri commissari europei rischia di aprirsi un caso tra il Governo di Roma e la commissione europea.
Casus belli è la gestione della crisi idrica in Sicilia. Il governo regionale, con il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha proclamato lo stato di emergenza idrica lo scorso 11 marzo, attraverso una delibera che estende la crisi fino al 31 dicembre 2024.
L’INTERROGAZIONE DELL’EUROPARLAMENTARE ANTOCI ALLA COMMISSIONE UE
Della questione si è interessato anche l’europarlamentare Giuseppe Antoci (M5S/laSinistra), ex presidente del Parco dei Nebrodi che, in un’interrogazione urgente del 16 luglio scorso, ha posto tre domande alla Commissione:
- Quali misure finanziarie potrebbe impegnare per sostenere la Sicilia nella gestione dell’emergenza idrica?
- Il governo italiano ha richiesto l’attivazione del Fondo di solidarietà dell’UE per l’emergenza idrica siciliana e quante risorse sono state richieste?
- Come valuta la possibilità dell’applicazione di un’aliquota IVA ridotta sull’acqua imbottigliata, in conformità con la direttiva 2006/112/CE e considerata l’emergenza?
LA RISPOSTA DELLA COMMISSARIA FERREIRA
La risposta è arrivata dalla commissaria per la Coesione, Elisa Ferreira che ha spiegato che sebbene la Commissione possa aiutare i territori in difficoltà attraverso l’attivazione del Fondo europeo di solidarietà, “al 6 agosto 2024 l’Italia non ha attivato il Fondo per affrontare la situazione in Sicilia”. Il nostro paese può usufruire del sostegno Ue ma come ha spiegato la commissaria Ferreira, servono interventi strutturali “volti a garantire un approvvigionamento idrico sufficiente che soddisfano i criteri di ammissibilità e i requisiti in materia di acqua e ambiente”.
ANTOCI: “NULLA DAL GOVERNO CONTRO LA CRISI IDRICA IN SICILIA”
“Il governo Meloni non sta facendo nulla contro la crisi idrica che da mesi colpisce la Sicilia e tutto il Sud Italia – ha scritto in una nota Giuseppe Antoci, europarlamentare del Movimento 5 Stelle -. La conferma arriva dalla Commissione europea che, in risposta a una interrogazione da me presentata, elenca tutti i fondi e le risorse europee messe a disposizione e non sfruttate né dal governo Meloni né dalla Regione Sicilia sempre a guida centrodestra. Inoltre, la Commissione ricorda come non sia stato attivato il Fondo di solidarietà dell’Ue per affrontare questa crisi drammatica. Questa risposta dimostra inequivocabilmente che, nonostante la gravità della siccità che affligge la Sicilia, non è stato ancora attivato nessun strumento europeo da parte del governo Meloni”.
AGLI AGRICOLTORI SICILIANI 40 MILIONI DI EURO PER CONTRASTARE LA CRISI IDRICA
Intanto la giunta regionale ha dato il via libera alla proposta di declaratoria di calamità naturale che permette nuovi interventi in favore delle aziende che hanno subito danni soprattutto per le colture di cereali, legumi e foraggio. I sostegni, in totale, ammontano a 40 milioni di euro, di questi 15 sono stati stanziati dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, altri 10 previsti nella manovra finanziaria approvata all’Ars e, infine, 15 milioni di euro saranno erogati con un bando del commissario delegato per l’emergenza idrica per l’agricoltura. “Diamo un aiuto economico importante agli agricoltori colpiti dalla grave emergenza idrica di quest’anno – dice il presidente Renato Schifani – un impegno che si concretizza grazie a un intervento congiunto dello Stato e della Regione che permetterà di dare ristoro al settore che ha sofferto più di tutti per l’emergenza idrica”. Oltre ai contributi a sostegno delle imprese agricole sono previsti anche interventi per l’integrazione salariale in favore dei lavoratori.