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Sul Green Pass la Lega perde un altro pezzo: pure Fontana è a favore

Fontana Green Pass

Fontana: “Green Pass strumento di libertà, non di oppressione”. Contro la posizione oltranzista di Salvini si coagula così il fronte del Nord composto dai presidenti di Lombardia, Veneto e Friuli

Nuova defezione eclatante in tema di Green Pass all’interno della Lega. La lotta al certificato di presunta immunità portata avanti da Matteo Salvini, oltre a non piacere, dicono i sondaggi, a buona parte dell’elettorato del Carroccio, non va giù neppure a diversi esponenti di spicco del partito.

Ultimo, in ordine di tempo, a schierarsi a favore del Green Pass il numero 1 di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che, in una intervista al quotidiano torinese La Stampa lo ha definito uno “strumento di libertà, non di oppressione”. Il presidente lombardo considera il certificato verde un’”opportunità”, perché serve “per fare le cose che finora erano impedite”. Insomma, “un modo per avere più libertà”.

Con questa dichiarazione si crea un insidioso, per Salvini, fronte del Nord, che vede sulla medesima posizione pro Green Pass altri esponenti della Lega di spicco quali il presidente del Veneto Luca Zaia, quello del Friuli Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga e ora, appunto, pure Attilio Fontana. In quel di Roma, dove il segretario federale ha maggior presa sui suoi, la Lega l’altro ieri ha votato con la sola forza di opposizione, Fratelli d’Italia, per limitare l’estensione del Green pass, eppure per Fontana “non è stato uno strappo, ma solo un mezzo attraverso il quale accedere alla discussione parlamentare. Un mezzo per discutere democraticamente”.

Il presidente di Regione Lombardia ha comunque provato a mitigare la propria posizione ribadendo d’esser convinto che la “libertà di scelta sia la base di tutto” e dunque chi non vuole vaccinarsi, è giusto che non si vaccini. Però ha riconosciuto che l’unico modo per uscire dalla crisi ed evitare una quarta ondata, “al di là del rispetto di regole e protocolli, credo sia la vaccinazione”. “In questi mesi  – ha poi aggiunto l’esponente della giunta lombarda – si è dimostrato che il livello decisionale regionale è quello che ha retto più di tutti”, dichiara. E dunque si è di fronte, per Fontana, all’”ennesima dimostrazione che l’autonomia debba essere ripresa con la massima determinazione”.

 

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