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Terrorismo: quanti e quali sono gli obiettivi sensibili protetti dal Viminale
Innalzate ulteriormente le misure di sicurezza sui luoghi sensibili dopo l’attentato di Mosca. Dall’attacco di Hamas a Israele, lo scorso ottobre, si sono registrate 47 espulsioni
Da due anni, con due conflitti che infiammano parti del mondo non così lontane dall’Italia, il sistema di sicurezza e protezione del nostro Paese è a livelli di ‘massima attenzione’. Il dispositivo di prevenzione, dell’intelligence e delle forze dell’ordine, del resto non è mai stato abbassato, anzi è stato rafforzato dopo l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre.
Sono oltre 28mila gli obiettivi ritenuti sensibili verso i quali l’attenzione era già alta, anche alla luce di quanto avviene nel resto dell’Europa dove nel corso dei mesi passati, ad esempio, sono stati fermati presunti uomini di Hamas che preparavano attacchi in Germania.
INTENSIFICATE ATTIVITA’ DI CONTROLLO PER PASQUA IN AMBASCIATE, STAZIONI E LUOGHI DI PREGHIERA
Ma dopo l’attentato di Mosca il Viminale ha disposto un ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza su una serie di luoghi sensibili, come ribadito dal Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Anche in Italia è scattata l’allerta terrorismo. Naturalmente una particolare attenzione è stata dedicata, nel mettere a punto il dispositivo, a luoghi di preghiera, in particolare sinagoghe, ambasciate e hub principali dei trasporti come stazioni e aeroporti.
Anche in funzione delle prossime festività pasquali è stata disposta una “intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo da parte delle Forze di polizia con la pianificazione di specifici servizi operativi, fissi e dinamici, riservando la massima attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone, nonché a tutti gli obiettivi sensibili, alla luce di un loro eventuale aggiornamento”.
MONITORATI CARCERI E WEB. DAL 7 OTTOBRE 47 ESPULSI
In Italia è stato più volte ribadito che non ci sono segnali su concrete progettazioni di azioni violente, ma l’antiterrorismo, così come l’intelligence, sorveglia gli ambienti più a rischio con un continuo monitoraggio anche negli istituti penitenziari e sul web, per l’individuazione delle eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale. Una attenzione massima scattata anche all’indomani della presunta rivendicazione del lancio delle due bottiglie molotov contro il consolato Usa a Firenze della notte tra il 31 gennaio e l’1 febbraio. Un filmato di due minuti con un messaggio in arabo e i sottotitoli in italiano, fatto arrivare in alcune redazioni giornalistiche.
L’attività di prevenzione ha consentito, dal 7 ottobre 2023 ad oggi, di espellere per motivi di sicurezza 47 soggetti, di cui 9 con provvedimento del Ministro dell’interno. Nel 2024 sono stati 23 i provvedimenti, di cui 5 emessi dal Ministro dell’Interno.