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Tutto sul ddl sull’IA: il ruolo di Palazzo Chigi, le Autorità nazionali, la Fondazione
Ecco le novità dell’ultima bozza del ddl sull’IA che dovrebbe approdare a breve in Consiglio dei ministri
Il ddl sull’Intelligenza artificiale sembra ormai alle battute finali. Il governo è a lavoro sul dossier da settimane e a breve il provvedimento dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri. Il testo, come emerge dalle bozze circolate, è composto di 25 articoli e affida la regia sul tema a Palazzo Chigi. E’ previsto che l’Agenzia per l’Italia digitale e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale siano Autorità nazionali per l’intelligenza artificiale. La prima sarà responsabile di promuovere innovazione e sviluppo, la seconda di vigilare con attività ispettive e sanzionatorie.
Il disegno di legge, nello specifico, indica finalità e ambito di applicazione, introduce disposizione di settore (ricerca, sanità, lavoro, professioni intellettuali, amministrazione e giustizia), una strategia nazionale ad hoc e una sezione con disposizioni riguardanti la tutela degli utenti in materia di diritto d’autore.
DDL IA: AGID-ACN AUTORITÀ NAZIONALI
“Al fine di garantire l’applicazione e l’attuazione della normativa nazionale e dell’Unione europea in materia di intelligenza artificiale, l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) sono autorità nazionali per l’intelligenza artificiale” si legge nell’ultima bozza del Ddl.
Nel dettaglio, l’Agid sarà responsabile di “promuovere l’innovazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale”. Provvederà anche a definire le procedure e ad esercitare le funzioni e i compiti in materia di valutazione, accreditamento e monitoraggio dei soggetti incaricati di verificare la conformità dei sistemi di intelligenza artificiale, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e dell’Unione europea.
Quanto all’Acn, sarà responsabile per la vigilanza, incluse le attività ispettive e sanzionatorie, dei sistemi di intelligenza artificiale, secondo quanto previsto dalla normativa nazionale e dell’Unione europea. Si occuperà anche della “promozione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale relativamente ai profili di cybersicurezza”.
A PALAZZO CHIGI IL COMITATO DI COORDINAMENTO
Per assicurare il “coordinamento e la collaborazione con le altre pubbliche amministrazioni e autorità indipendenti”, nonché ogni “opportuno raccordo tra loro per l’esercizio delle funzioni”, presso la presidenza del Consiglio dei ministri sarà istituito un Comitato di coordinamento, composto dai direttori generali delle due Agenzie e dal capo del Dipartimento per la trasformazione digitale della stessa presidenza.
DDL IA, VERSO FONDAZIONE PER RICERCA INDUSTRIALE. MEMBRI ANCHE MEF E MUR
Il disegno di legge prevede inoltre una fondazione per “attuare le strategie sull’innovazione digitale nel settore dell’intelligenza artificiale” e “favorire la ricaduta positiva dell’adozione delle tecnologie di intelligenza artificiale nell’ambito di tutti i comparti produttivi, dei servizi e della pubblica amministrazione”.
Membri della “Fondazione per la ricerca industriale per il trasferimento tecnologico, la sperimentazione, lo sviluppo e l’adozione di sistemi di intelligenza artificiale” saranno la presidenza del Consiglio, cui spetta la vigilanza, il ministero dell’Economia e delle finanze e il ministero dell’Università e della ricerca. Lo scopo, si legge, ” individuato nella valorizzazione della ricerca industriale per il trasferimento tecnologico, della sperimentazione, dello sviluppo e dell’adozione di sistemi di intelligenza artificiale, nonché nel supporto alla formazione delle competenze in materia di intelligenza artificiale”, sarà perseguito tramite iniziative volte alla valorizzazione economica dei risultati conseguiti con il supporto della Fondazione stessa, anche mediante accordi con gli altri organismi operanti nel settore della ricerca di base.
Lo statuto sarà stabilito con decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, sentiti il ministro dell’Economia e delle finanze e il ministro dell’Università e della ricerca, e prevedrà, tra l’altro, la partecipazione alla fondazione “da parte di altri enti pubblici e privati, con particolare riferimento a quelli che svolgono attività ad alto contenuto tecnologico e innovativo”, nonché le modalità con cui tali soggetti “possono partecipare finanziariamente al progetto scientifico e di trasferimento tecnologico della fondazione” stessa.
ACCESSO UNDER14 A IA SOLO CON CONSENSO DEI GENITORI
Dal ddl emerge inoltre che l’accesso alle tecnologie di intelligenza artificiale dei minori di 14 anni “esige il consenso di chi esercita la responsabilità genitoriale”. “Il minore di anni diciotto che abbia compiuto quattordici anni può esprimere il proprio consenso per il trattamento dei dati personali connessi all’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale” a patto che sia chiaro nelle informazioni il trattamento lecito, corretto e trasparente dei dati.
IA DI SUPPORTO A SANITA’ E P.A. MA RESPONSABILITA’ UMANA RESTA
L’intelligenza artificiale, infine, “contribuisce al miglioramento del sistema sanitario e alla prevenzione e cura delle malattie, nel rispetto dei diritti, delle libertà e degli interessi dell’interessato, anche in materia di protezione dei dati personali” si legge nella Bozza del ddl sull’IA, in cui si precisa che i sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito sanitario “costituiscono un supporto nei processi di prevenzione, diagnosi, cura e scelta terapeutica, lasciando impregiudicata la decisione che è sempre rimessa al professionista sanitario”. Anche nella pubblica amministrazione l’utilizzo dell’IA “avviene in funzione strumentale e di supporto a quella umana, in ogni caso, nel rispetto dell’autonomia del potere decisionale della persona che resta l’unica responsabile dei provvedimenti e dei procedimenti in cui stata utilizzata l’intelligenza artificiale”.