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Vaccini, perché i medici specializzandi mugugnano con Speranza

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Giovani dottori arruolati per la campagna vaccinale: crediti formativi al posto di compensi. E non hanno nemmeno diritto al vaccino in quanto non dipendenti

I medici specializzandi non ci stanno a essere impiegati “gratis” nel piano vaccinale di Domenico Arcuri (leggi anche: Vaccino anti – Covid, come prenotarlo? Dai medici all’app. Tutte le ipotesi). Federica Viola, vicepresidente vicaria FederSpecializzandi, intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus ha infatti attaccato frontalmente la gestione della campagna così come è stata ritoccata dal Parlamento: “Loro vogliono utilizzare gli specializzandi per i vaccini senza spendere un euro in più, dando in cambio dei crediti formativi”.

LA DENUNCIA DEI MEDICI SPECIALIZZANDI

L’oggetto del contendere è un emendamento alla legge di Bilancio: “i medici specializzandi già a partire dal primo anno di corso sono chiamati a concorrere allo svolgimento della profilassi vaccinale alla popolazione”. “Se tu mi chiedi di erogare una prestazione sanitaria – denuncia però Federica Viola – ci devono essere un dovuto compenso e le dovute tutele, altrimenti stiamo stabilendo che i giovani devono lavorare gratuitamente”. Secondo quanto disposto dal decreto Cura Italia, tutti gli operatori sanitari richiamati, distolti dai loro compiti originari e impiegati come risposta all’emergenza sanitaria vengono retribuiti per il lavoro aggiuntivo che svolgono: dalle attività nei reparti Covid, alla Continuità assistenziale, alle Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), così come i medici di Medicina Generale o i Pediatri, che ricevono un compenso per ogni singolo tampone effettuato. Tutti tranne i circa 30mila medici specializzandi per cui l’arruolamento è diventato momento di formazione.

PER LORO NIENTE VACCINO

Ma per l’associazione che li rappresenta non è affatto così: “Ci appare chiaro – si legge in una nota – che il ministro Roberto Speranza cerchi di sfruttare forza lavoro a costo zero. Tutto questo è inaccettabile.” Durissima la numero 2 di FederSpecializzandi: “Ti dicono: io ti sto formando, ma non è vero perché somministrare un vaccino non è formazione per un medico specializzando. Chiediamo di essere rispettati per quello che facciamo, perché siamo il futuro del Sistema sanitario nazionale. Noi abbiamo chiesto che gli specializzandi possano aderire al bando Arcuri”. Sulla somministrazione dei vaccini da parte dei medici specializzandi “la scorsa settimana ci siamo confrontati con i ministri dell’Istruzione e della Salute. Noi abbiamo sottolineato che non è accettabile ritenere medici specializzandi non degni di essere trattati come gli altri medici e di non poter accedere al bando Arcuri”. Da parte dei ministri ci sarebbe stata un’apertura, “hanno detto che cercheranno di vedere se si può fare qualcosa, ma ancora non abbiamo avuto novità.” Quindi l’ultima beffa: “Ai medici specializzandi al momento è stato negato il vaccino, anche a quelli impiegati nei reparti Covid, perché non dipendenti delle aziende ospedaliere”.

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