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Vaccino anti – Covid, come prenotarlo? Dai medici all’app. Tutte le ipotesi

Vaccino Anti - Covid

Tante ipotesi ma sul tavolo di Domenico Arcuri ancora niente di concreto. Dopo l’avvio al rallentatore delle prime vaccinazioni rischiamo di arrivare alla fase “aperta a tutti” con parecchia confusione e niente di concreto

Nonostante il piano vaccinale dovrebbe essere ormai entrato nel vivo (leggi anche: L’Italia è davvero un modello anti Covid?), da quanto si apprende non sono ancora state determinate dal super commissario all’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri, le modalità definitive per consentire agli italiani che verranno chiamati subito dopo medici, anziani, personale Rsa e amministrativo, di prenotare il proprio vaccino anti Covid. E, quel che è peggio, pare che ci si muoverà in ordine sparso, con le Regioni che decideranno in autonomia.

IL PROGETTO (IN ALTO MARE) DI ARCURI

Al momento dalle parti della task force di Arcuri si starebbero dunque vagliando solo ipotesi perché non ci sarebbe nulla di concreto: tante idee, molte proposte ma niente di più. Le prenotazioni, a quanto viene riferito, verranno divise per scaglioni, ma ancora non è stato stabilito per esempio se, nelle varie fasce, si procederà per età o per lettera del cognome. Si starebbe progettando di mettere in piedi a tempo record un centro informatico nazionale di supporto alle Regioni (o almeno a quelle più arretrate) per costituire un registro di elenchi. Ma molti, soprattutto dopo i recenti flop delle piattaforme della PA, restano scettici. Per le prenotazioni ci si affiderà comunque a una nuova app proprietaria e a una serie di registri online, che si affiancheranno a metodi più tradizionali come sms, telefonate o avvisi postali pensati appositamente per le persone più anziane.

VACCINO ANTI – COVID, COME SI PRENOTA NEL LAZIO

Ma, come si anticipava, le Regioni procederanno in autonomia. Per esempio, nel Lazio si starebbero valutando l’apertura di almeno tre canali: attraverso i medici di famiglia, numero verde e l’app. La Regione fa sapere di avere stratificato nel Piano Vaccinale la popolazione per età anagrafica e patologie. In base alla quantità di vaccini, tempi di distribuzione e tipo di prodotti che si avranno a disposizione verranno stabiliti in un secondo momento tempi e priorità.

L’AIUTO CHIESTO A ENI E POSTE

Domenico Arcuri ha poi voluto coinvolgere i “gioielli di famiglia” dello Stato: Eni e Poste Italiane. Col loro apporto sarà costituito un sistema informatico nazionale per l’anagrafe sanitaria che sopperisca alle carenze di alcuni territori tecnologicamente meno avanzati, per mettere in comunicazione tutti i database.

VACCINO ANTI – COVID, L’APPORTO DI CINECA

Ricordiamo poi che a metà dicembre il Ministero della Salute e Cineca, Consorzio Interuniversitario, hanno siglato un accordo per implementare un sistema che, attraverso tecniche di intelligenza artificiale e di analisi, possa sviluppare una nuova governance per il Sistema Sanitario Nazionale e implementare un modello predittivo. “L’accordo consentirà – era stato detto – di sviluppare modalità di monitoraggio delle condizioni di salute della popolazione nell’ambito dei programmi avviati dal Ministero, utilizzando i dati provenienti dal Fascicolo Sanitario Elettronico in forma aggregata e anonima”.

IL SOCCORSO DEL SUPER COMPUTER

In merito nella serata di ieri David Vannozzi, direttore generale di Cineca, ha detto: “È un accordo troppo recente quello sottoscritto fra il Consorzio interuniversitario Cineca e il ministero della Salute per vedere frutti immediati. Mi preme però richiamare – ha proseguito il numero 1 del Consorzio Interuniversitario – una circostanza mai troppo considerata in tutte le sue implicazioni: disporre di supercalcolatori, come Cineca dispone grazie al Marconi, in grado di trattare e classificare in pochi secondi milioni di calcoli, può recare benefici enormi anche a una campagna di vaccinazione come quella attualmente in corso. La possibilità di costruire il Fascicolo sanitario nazionale in grado, una volta anonimizzati i dati, di fotografare le fasce anagrafiche e le patologie critiche nella loro distribuzione territoriale consentirebbe una più rapida ed efficiente campagna di vaccinazione. Confido – ha concluso Vannozzi – di attivare quanto prima un’interlocuzione con il ministero della Salute per contribuire, grazie alle tecnologie di cui dispone il nostro Consorzio, ad accelerare e razionalizzare la campagna di vaccinazione in corso rilevando eventuali strozzature o inadeguatezze che ne rallentano i progressi”.

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