skip to Main Content

Vannacci presenta il suo libro con Borgonovo e Giubilei: sbarco in politica?

Vannacci

Dopo “Il mondo al contrario” il generale Vannacci è stato “lasciato solo” dai suoi commilitoni lascia la porta aperta alla politica. Che cosa si è detto alla conferenza stampa di Nazione Futura

“Non vi dirò se mi candido, non vi dirò il contenuto del dialogo tra me e il ministro della difesa Crosetto e non vi dirò (per ora) il numero di copie che ho venduto”. Inizia con paletti ben precisi la presentazione/conferenza stampa, organizzata da Nazione Futura, del libro “Il mondo al contrario”, il libro del generale Roberto Vannacci che si è rivelato il caso editoriale dell’estate. Un libro autoprodotto, pubblicato su Amazon da un autore agli esordi che si è trovato al centro del dibattito politico.

LA VOCE DELLA MAGGIORANZA SILENZIOSA

Un curriculum militare ingombrante quello del generale, comandante del 9º Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” e della Brigata Paracadutisti “Folgore”, nel 2018 presentò due esposti alla Procura militare e alla Procura della repubblica di Roma denunciando l’esposizione dei militari italiani ai rischi dell’uranio impoverito e dei metalli pesanti. Ma non è di questo che parla il suo libro.

“Non sono il portavoce della maggioranza, non ne ho né l’autorevolezza, né le caratteristiche. Però ritengo che gran parte della popolazione si riconosca nelle tematiche che affronto nel libro o le consideri interessanti – dice il generale Vannacci –. Se il libro ha avuto un così grande successo è possibile che la stragrande maggioranza della popolazione italiana non si riconosca nel racconto che fa della realtà il mondo non eterosessuale”.

VANNACCI: “IO ACCUSATO SENZA UN PROCESSO”

Nelle intenzioni, quindi, il generale dà voce a chi non si riconosce nella cultura “woke” o “politically correct” e non si sente rappresentato nel racconto mediatico. “Nel mio libro – ha detto ancora il generale – non viene negato alcun diritto. La libertà di espressione è ben statuita. Io mi attengo alla costituzione e alle leggi.

– Leggi anche: Francesco Giubilei e non solo, gli esponenti di Lega e FdI al meeting conservatore contro la difesa dell’Ucraina

Io sono stato accusato senza un processo sono state rivolte nei miei confronti parole non giustificate da nessun fatto e poi il resto è cronaca, ognuno può dire quello che vuole ma l’importante è che si usino le fonti corrette, cioè il sottoscritto”.

LA STAMPA E LE MINORANZE NEL MIRINO DEL GENERALE

 Il generale se la prende con la stampa che, a suo dire, ha criticato la sua opera senza averla letta. “Opinionisti e giornalisti – ha aggiunto – stanno facendo un errore incredibile. Come se io, con il mio manipolo di uomini, dovessi avviare un attacco senza studiare né il nemico né il terreno. Ecco, loro stanno facendo questo, commentando il mio libro senza averne studiato minimamente il contenuto”.

VANNACCI: “NON FACCIO ISTIGAZIONE ALL’ODIO O AL RAZZISMO”

Tra i passi più controversi del suo libro c’è l’accusa che viene mossa nei confronti di alcune minoranze di monopolizzare l’attenzione. “Cosa hanno in comune un omosessuale e uno che si riconosce in un sesso diverso? Si sono dovuti mettere insieme per fare massa critica. Io credo che la maggioranza della popolazione non si riconosca in queste minoranze – ha puntualizzato il generale Vannacci -. Ma io non mi rivolgo solo al mondo dei non eterosessuali ma anche ai graffitari e ai delinquenti: una minoranza che ci costringe a mettere gli allarmi alle nostre case e macchine.

Non parlo solo dei non eterosessuali”. Nelle intenzioni del generale non c’era la volta di affiancare in alcun modo queste minoranze, lo puntualizza bene, ma di sottolineare come minoranze “rumorose” coprano il brusio dei pensieri della maggioranza silenziosa a cui il suo libro vuole dare voce.

E ci tiene ad allontanare ogni ipotesi di “razzismo o istigazione all’odio” che, spiega, “sono reati gravissimi e se il mio libro fosse davvero razzista e discriminatorio sarei davanti ad un giudice”. E, infine, avverte: “coloro che in queste settimane mi hanno dipinto come razzista ed omofobo, che le accuse, se infondate, possono trasformarsi in diffamazione”.

ACCOGLIENZA FREDDA DEL LIBRO DA PARTE DEI COLLEGHI DI VANNACCI

Se l’accoglienza da parte del pubblico è stata calorosa lo stesso non si può dire dell’esercito. All’indomani dell’esplosione delle polemiche il generale Vannacci è stato sostituito alla guida dell’Istituto geografico militare con il generale di divisione Massimo Panizzi.

“Da quando è uscito i miei colleghi li ho visti poco – ha detto a Policymakermag il generale -. So che alcuni l’hanno comprato, mi auguro che molti di loro lo leggano, se lo leggono e lo criticano saranno benvenuti per discuterne insieme davanti a una bella birra”.

IL GENERALE VANNACCI NON ESCLUDE UN FUTURO IN POLITICA

Il generale Vannacci che non voleva rispondere a domande dirette su un eventuale futuro in politica ha lasciato la porta aperta a sviluppi non militari della sua carriera. “Faccio il soldato ma non mi chiudo nessuna porta – ha detto il generale -. Penso di essere un bravo soldato. Prima di cambiare strada devo vedere se ho le capacità. Nella mia vita ho vissuto con lo zaino sempre pronto e continuerò così”.

Il generale ci ha tenuto a spiegare la sua attuale condizione professionale. “Io non sono stato esautorato dal mio ruolo: sono stato avvicendato nel mio incarico, due cose totalmente diverse – ha detto il generale -. Se lo considero giusto? Mi sono sempre dichiarato in linea con le decisioni prese dal ministro e dalla mia forza armata dove ho ‘abitato’ per 37 anni”.

Diversi i politici che lo avrebbero contattato, a iniziare dalla Lega di Salvini. “Chiamate dai politici? Quello che è stato pubblicato è pubblicato, non aggiungo altro. Le chiamate di eventuali politici sono state già rese pubbliche, già lo sapete, inutile ripetere. Salvini, Meloni – ha spiegato il militare -? Se non le hanno rese pubbliche loro, non lo farò io perché sono comunicazioni private, io sono persona di parola e di onore”.

– Leggi anche: Cosa ne pensano i giornali del “Mondo al contrario” scritto dal generale Vannacci

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top