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Digitale assente nell’agenda politica. La denuncia di Fondazione Italia Digitale

Digital Service Act

Cosa sostiene il presidente di Fondazione Italia Digitale, Francesco Di Costanzo, sui programmi elettorali 

Poco (o niente) digitale nei programmi elettorali. Ad esserne convinto, chiedendo qualcosa in più ai singoli partiti, è il presidente di Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo.

E’ “complicato trovare i riferimenti al digitale e alle politiche di settore all’interno dei programmi elettorali dei principali schieramenti che si presentano alle prossime elezioni e che avranno, dal Governo e dall’opposizione, il compito di portare avanti e sviluppare ulteriormente il lavoro fatto fino ad oggi sulla transizione digitale del Paese. Ancora più complicato trovare qualcosa che riguardi il futuro della comunicazione pubblica, così centrale e decisiva nel rapporto con i cittadini, nella semplificazione della nostra vita quotidiana grazie all’utilizzo di qualità delle piattaforme digitali e così poco considerata nei programmi, nonostante anche la campagna elettorale in corso suggerirebbe uno forte scatto in avanti, anche e soprattutto della politica, nella cultura e qualità della comunicazione pubblica digitale.  C’è ancora tempo, però, per fare una cosa sacrosanta: mettere il digitale, puntando forte su infrastrutture, cultura, competenze, servizi, policy, e la riforma della comunicazione pubblica con forte svolta digitale, al centro dell’agenda elettorale e soprattutto dell’agenda politica di oggi e dei prossimi anni”, sostiene Di Costanzo.

“La prossima legislatura – aggiunge – sarà decisiva su digitale e comunicazione pubblica per non perdere terreno e occasioni”.

“Per questo con Fondazione Italia Digitale lavoriamo perché il digitale sia popolare e perché il nostro Paese prosegua, accelerando e con grande determinazione, il percorso di trasformazione e sviluppo digitale. Lo faremo anche nel corso del primo Festival italiano del digitale popolare che si terrà a Torino i prossimi 7-8-9 ottobre. Per questo con l’Associazione PA Social lavoriamo da anni per il riconoscimento delle professionalità della comunicazione e informazione digitale, per una nuova organizzazione del lavoro, per una comunicazione pubblica corretta, di qualità, al servizio dei cittadini. Lo faremo anche nel corso dell’ottava edizione degli Stati Generali della nuova comunicazione pubblica che si terranno a Bergamo i prossimi 16 e 17 settembre”, conclude Di Costanzo.

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