Draghi prende in mano la situazione: prima incontra Mattarella, poi chiede di vedere tutti i leader politici per mettersi d’accordo sul bis da chiedere al Capo dello Stato uscente
Il colloquio di stamattina tra Sergio Mattarella e Mario Draghi aveva fatto intendere che la notte non aveva portato consiglio e i politici non erano riusciti a trovare un nome da spendere a maggioranza. I tempi non sono ancora maturi per portare l’attuale presidente del Consiglio al Colle, e allora si chiede al Capo dello Stato uscente la cortesia di affrontare un nuovo settennato, salvo la possibilità di lasciare a pandemia esaurita, magari allo stesso Draghi, che resta il paracadute di una politica che non è più in grado di trovare soluzioni.
Di fronte a questa improvvisa accelerazione verso il secondo mandato per Mattarella, nonostante il diretto interessato avesse detto e ripetuto che non aveva intenzione di concedere il bis, anche per non andare contro il dettato costituzionale, escono malconci tutti i partiti, ma soprattutto i loro leader.
Soltanto quindici ore fa Matteo Salvini, dopo aver portato a sbattere anche Maria Elisabetta Alberti Casellati (ultima di una lunga sequenza), dichiarava con enfasi: “Il centrodestra ha mantenuto la parola: ha messo a disposizoine del Paese la più alta carica dello Stato dopo Mattarella, mi spiace che la sinistra non sia neanche entrata in Aula. Ognuno si comporta come vuole, la sinistra è abituata a mettere veti. Sto lavorando perché ci sia una Presidente donna in gamba, non in quanto donna”.
Visualizza questo post su Instagram
Gli faceva eco Giuseppe Conte (tra i primi comunque a insistere sul Mattarella bis): “Questa apertura consentirà finalmente la possibilità di avere un Presidente donna”, che poi via social, probabilmente dietro consiglio d Rocco Casalino, lanciava l’hashtag #UnaDonnaPresidente. Peccato che quell’ipotesi sia durata meno della stessa stories temporanea ancora ben visibile sul profilo Instagram dell’ex presidente del Consiglio.