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Il divorzio tra UK e UE si consuma con una battaglia legale su AstraZeneca

Astrazeneca Ue UK

L’Eurovertice non è stato così decisivo come ci si attendeva. E la Gran Bretagna mostra i denti: il nostro contratto con AstraZeneca prevale su quello Ue

 

Scampati miracolosamente agli effetti della Brexit senza ridurre tutto a un’infinita battaglia fatta di carte bollate, Gran Bretagna e Unione europea sembrano comunque destinati a finire contrapposti in tribunale, di fronte a un giudice, sulla questione dell’accaparramento dei vaccini. L’UE e in particolare l’Italia, è noto, avevano scommesso sul prodotto anglosvedese AstraZeneca, che però è stato finanziato dal governo britannico, in cambio di un contratto di fornitura esclusiva. E ora si litiga sulle poche fialette prodotte finora: a chi spettano?

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PER L’UK IL LORO CONTRATTO CON ASTRAZENECA PREVALE SU QUELLO DELL’UE

Che la Gran Bretagna stia iniziando a spazientirsi (nonostante quotidianamente la macchina vaccinale macini numeri da record) lo dimostra l’ultima dichiarazione del ministro della Salute inglese. “Io credo – ha tagliato corto Matt Hancock – che le nazioni libere debbano seguire il diritto. Bruxelles ha un contratto fondato sulla clausola del massimo sforzo, noi un accordo in esclusiva. E il nostro contratto prevale sul loro: si chiama diritto contrattuale, è molto chiaro”.

 

COSA È ACCADUTO ALL’EUROVERTICE

Non è finito con una vera e propria presa di posizione il vertice sull’approvvigionamento dei vaccini. Bruxelles promette comunque che alla fine della settimana saranno 88 milioni le dosi anti-Covid distribuite tra i Paesi membri. Di queste 62 milioni già inoculate, con 18,2 milioni di europei che hanno ricevuto le due iniezioni, pari al 4,1% del totale.

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Non c’è stata invece unanimità sulle misure più dure che l’Ue avrebbe voluto prendere nei confronti dei colossi del farmaco che non rispettano i contratti: Belgio, Olanda, Irlanda, Danimarca e Svezia, che hanno forti interessi economici legati proprio a questi player del Pharma, si sono espressi contro il meccanismo di autorizzazione all’export rafforzato. Intanto, l’Islanda ha deciso di riprendere la vaccinazione per glo over 70. Come altri Paesi del Nord Europa aveva sospeso le somministrazioni dopo episodi sospetti legati a casi di trombosi.

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