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Ue, così Fitto proverà a tenere a bada Dombrovskis

Fitto

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha spacchettato le competenze economiche europee tra più commissari che riferiscono direttamente a lei

La seconda stagione della Commissione targata Ursula von der Leyen può iniziare. La presidente ha ha presentato al Parlamento di Strasburgo la lista dei nuovi Commissari europei, tra questi solo 11 donne e non la metà come richiesto più volte dalla presidente von der Leyen.

Tra le 26 deleghe ci sono anche nuovi portafogli che riflettono il cambio di paradigma che sta affrontando l’Europa, tra queste la Difesa, il Mediterraneo e la Sicurezza economica e sicurezza digitale.

RAFFAELE FITTO VICEPRESIDENTE ESECUTIVO: UN SUCCESSO POLITICO PER ECR

Raffaele Fitto, ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr con delega al Sud, ha ottenuto la nomina a una vicepresidenza esecutiva con un maxi portafoglio, la delega alla Coesione e alle Riforme. Un risultato politico di grande peso, considerando che Ecr, la famiglia politica cui appartiene Fratelli d’Italia in Europa, non ha votato per un secondo mandato per Ursula von der Leyen. “L’incarico affidato a Raffaele Fitto dalla presidente von der Leyen – dicono fonti governative in un una nota – riconosce il ruolo e il peso dell’Italia, Stato fondatore della UE, seconda manifattura d’Europa e terza economia del Continente. Inoltre, viene affidata a Raffaele Fitto, insieme al commissario Dombrovskis, anche la delega sul Pnrr”.

PERCHE’ VON DER LEYEN HA SPACCHETTATO LE COMPETENZE ECONOMICHE

Ma andiamo a vedere più da vicino come la presidente ha organizzato la sua commissione. Come detto, la seconda Commissione von der Leyen ha nuovi portafogli. Ma non solo. La presidente von der Leyen ha spacchettato le competenze economiche tra più commissari,.  Quanto alle vicepresidenze esecutive, oltre a Raffaele Fitto a occuparsi di materie economiche ci sono la socialista spagnola Teresa Ribera, a cui sono andate le deleghe per la concorrenza e la transizione, il liberale francese Stéphane Séjourné (fedelissimo di Macron che ha sostituito in corsa il commissario designato Breton) che si occuperà di strategia industriale,

Con riferimento ai commissari, come avevamo già scritto, la supervisione dell’economia e dei conti pubblici dell’Ue per i prossimi cinque anni sarà affidata a Lettonia e Slovacchia. Nella nuova squadra di Ursula von der Leyen il veterano Valdis Dombrovskis, pur privato della vicepresidenza esecutiva, continuerà ad avere la delega per l’Economia e la Produttività. Al fianco di Dombrovskis ci sarà lo slovacco Maros Sefcovic, titolare del Commercio e della Sicurezza economica e riceverà una nuova delega per la politica doganale. Il responsabile del Bilancio Ue sarà poi il polacco Piotr Serafin. Alla portoghese Maria Luís Albuquerque è stata invece affidata la delega per i Servizi finanziari.

L’economia europea, dunque, sarà un affare che riguarderà più commissari. Dividi et impera è stata la regola seguita dalla commissaria Von der Leyen che, in questo modo, costringerà i commissari a riferire direttamente a lei su numerosi file.

A RAFFAELE FITTO COESIONE E RIFORME E LE DG PER LE POLITICHE REGIONALI E URBANE

Ma di cosa si occuperà l’ex ministro degli affari europei Raffaele Fitto?  Il Commissario Fitto ha ottenuto la delega alla Coesione e alle Riforme. “Fitto guiderà la politica di coesione, lo sviluppo regionale e le città. La sua vasta esperienza sarà determinante per modernizzare e rafforzare gli investimenti a favore della crescita e delle riforme”, ha dichiarato von der Leyen. Gli obiettivi per i prossimi cinque anni saranno: la produttività, l’impulso all’innovazione e alla competitività, utilizzando le leve degli investimenti e delle riforme. Determinante sarà anche, come da Mission letter consegnatagli dalla Commissaria von der Leyen, ridurre gli oneri amministrativi che pesano sulle imprese e in generale sulle attività economiche. Nella lettera sono specificati anche i risultati che ci si aspetta dal commissario Fitto: “Lei dovrà ridurre gli obblighi di rendiconto del 25% in generale, e del 35% per le piccole e medie imprese”.

Inoltre, al vicepresidente esecutivo designato si chiede di contribuire alla messa a punto di “un piano abitativo europeo accessibile”, attraverso anche l’iniezione di liquidità nonché di lavorare per la riduzione delle disparità tra le regioni europee. A Fitto viene assegnata la Direzione Regionale per le Politiche Regionali e Urbane, che finora è sempre stata legata alla Coesione.

A FITTO LA SUPERVISIONE ANCHE DEL PNRR, IN ‘CONDOMINIO’ CON DOMBROVSKIS

Il “compagno di banco” più stretto di Raffaele Fitto sarà Valdis Dombrovskis, con particolare riferimento al Pnrr. Ecco cosa si legge nella lettera d’incarico scritta da von der Leyen: “Realizzare le riforme e gli investimenti concordati stabiliti nei Piani di ripresa e resilienza degli Stati membri entro la scadenza di spesa del 2026 sarà una sfida significativa e richiederà sforzi coerenti da parte di tutti gli Stati membri e della Commissione. Vorrei che tu guidassi questo lavoro, insieme al commissario per l’economia e la produttività (Dombrovskis, ndr), e ti concentrassi sull’attuazione completa e di successo di Next Generation Eu“.

Postilla a margine: a differenza di quanto avvenuto nella Commissione uscente in cui Dombrovskis – con la vicepresidenza esecutiva – sovrintendeva sulle attività del commissario italiano agli Affari economici, Paolo Gentiloni, adesso i ruoli saranno invertiti. Sarà il rappresentante lettone che, per alcune competenze, dovrà in un certo senso rendere conto all’italiano Fitto. Differenza non da poco.

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