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USA, perché la portavoce di Kamala Harris lascia la Casa Bianca (sbattendo la porta)

Portavoce Di Kamala Harris

Forte frustrazione generalizzata nel team della vicepresidente per il ruolo subalterno di Kamala Harris all’interno dell’amministrazione e la portavoce se ne va

Non proprio un fulmine a ciel sereno, ma quasi. L’amministrazione Biden perde infatti un pezzo importante: Symone Sanders, principale consigliera e portavoce della vicepresidente americana Kamala Harris, lascerà l’amministrazione Biden alla fine dell’anno. È quanto rende noto la Casa Bianca in uno scarno e ferale comunicato.

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L’ADDIO POLEMICO DELLA PORTAVOCE DI KAMALA HARRIS

Secondo i media statunitensi, l’addio di Sanders, 39 anni, afroamericana, sarebbe stato polemico: l’epilogo, riportano i maggiori quotidiani, di un lungo periodo di dissapori. C’è chi parla perfino di una “forte frustrazione generalizzata nel team della vicepresidente” per il ruolo subalterno di Kamala Harris all’interno dell’amministrazione.  Prima di diventare portavoce di Harris, Sanders aveva lavorato per la campagna presidenziale di Biden. Il suo addio arriva a pochi giorni dalla debacle dei democratici in Virginia e New Jersey che nel 2000 avevano votato in maniera massiccia per Biden.

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I media della destra repubblicana considerano i voti dei due Stati il primo avviso di sfratto per la nuova amministrazione dalla Casa Bianca, citando quanto avvenne nel 2009 quando due repubblicani diventarono Governatori nel New Jersey (Chris Christie) e in Virginia (Bob McDonnell) a stretto giro dalle presidenziali che avevano incoronato Barack Obama. L’anno successivo i conservatori ottennero consensi in quantità tale da mandare in minoranza i democratici nei due rami del Congresso.

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