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Chi è Angelo Tripodi, capogruppo della Lega in Regione Lazio verso la sfiducia

Sandro Tripodi Capogruppo Consiglio Regione Lazio Lega

Pino Cangemi e Laura Cartaginese fanno fuori l’ex Forza Nuova. Che cosa succede ora al Carroccio in Regione Lazio?

Scossoni nella Lega in Regione Lazio? Sembrerebbe di sì.

Il capogruppo del Carroccio Angelo Tripodi, scrive Repubblica Roma, è stato sfiduciato. Da chi? Dai due consiglieri del partito, Laura Cartaginese e Pino Cangemi.

I dettagli della vicenda.

GLI SCENARI PER LA LEGA IN REGIONE LAZIO

“Nel Lazio il centrodestra ha stravinto ma la Lega è stata subito insoddisfatta per i pochissimi seggi ottenuti: appena tre”, ricorda il quotidiano romano. Menzionando i ricordi al Tar di Tony Bruognolo e Pasquale Ciacciarelli.

Tensioni in coalizione e tensioni nella Lega. Dove proprio Laura Cartaginese punta a soffiare il posto al consigliere di Latina. Un mese dopo averlo confermato come guida del Carroccio e nominato capogruppo.

A cambiare lo scenario, in negativo, è stato l’accumularsi di diversi elementi. “Pino Cangemi, il più votato, non ha digerito di non aver ottenuto la presidenza del consiglio regionale e di essere relegato al ruolo di vice, che già aveva quando la destra era però all’opposizione”.

Ma c’è anche da ricordare la rinuncia leghista alla residenza della commissione sanità, ripiegando su quella lavoro con Tripodi a capo. E vi è da aggiungere l’assessorato a Ciacciarelli e Baldassarre anziché a consiglieri eletti.

Insomma, un terremoto per la Lega nel Lazio, dove il 14 e 15 maggio prossimi si voterà a Latina, Fiumicino, ma anche a Anagni, Aprilia, Ferentino, Fiumicino, Pomezia, Rocca di Papa, San Cesareo, Santa Marinella, Terracina, Valmontone, Velletri. 47 cittadine in tutto. Il coordinatore regionale del Carroccio, Claudio Durigon, riuscirà a sbrogliare la faccenda?

IL PROFILO

Sul suo profilo twitter Angelo Tripodi scrive in bio che “la mia famiglia fu cacciata dalla Libia nel 1970″. Nato a Latina 53 anni fa, rieletto il 13 febbraio scorso come capogruppo leghista in Consiglio del Lazio, nel 2015 uscì da Forza Italia e nonostante alcuni rumors di avvicinamento a Noi con Salvini passò a Forza Nuova

Già assessore al Commercio della Giunta Di Giorgi a Latina, in occasione della riconferma a febbraio ricevette le lodi proprio di Cangemi e Cartaginese. “Nella precedente legislatura Tripodi è stato protagonista di una dura e intransigente opposizione all’amministrazione Zingaretti”, commentavano. “Ma si è contraddistinto con il dialogo e l’umiltà nello svolgere un ruolo delicato all’interno dell’aula facendo crescere il gruppo consiliare. Non potevamo che confermare il nostro portavoce, il cui incarico sarà essenziale per ricostruire la Regione Lazio attraverso la sua lunga esperienza al Comune di Latina e in Consiglio regionale”.

In occasione della recente campagna elettorale, Orlando Angelo Tripodi promise vera battaglia per la sanità, ma anche per turismo, servizi sociali e rifiuti. “Abbiamo le idee chiare su come far rinascere questo nostro territorio”, disse al Tempo quando ancora mancava la nomina di Rocca.

Nel 2019 fu citato nell’inchiesta Alba Pontina nell’ambito dei presunti voti comprati, nel 2018 votò la sfiducia all’ex compagno di partito Enrico Cavallari. L’anno dopo chiese le dimissioni di Zingaretti per l’incompatibilità tra il ruolo di presidente di Regione e segretario del Pd. Oggi, invece ad essere al centro di una questione di fiducia è lui.

 

 

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