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Crisi, quante sono le moratorie per colpa del Covid?

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Le richieste di sospensione delle rate, elevate soprattutto nei primi mesi della pandemia, sono giunte soprattutto dal Nord-Ovest o tra chi opera nell’industria, nei servizi o nei settori del commercio e della ristorazione

Per fornire un sostegno alle famiglie indebitate, il Governo ha ampliato dallo scorso marzo l’ambito di operatività del Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa (cosiddetto fondo Gasparrini), che prevede la possibilità di sospendere temporaneamente il pagamento delle rate del debito fino a 18 mesi al verificarsi di condizioni di temporanea difficoltà.

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Le famiglie indebitate hanno fatto ampio ricorso alle moratorie, soprattutto nei primi mesi della crisi generata dalla pandemia. Alla fine del 2020, circa 350.000 famiglie avevano aderito alla moratoria, l’1,5% del totale e il 12% di quelle indebitate. È quanto emerge dalla nota diffusa dalla Banca d’Italia dal titolo ‘Impatto delle moratorie sui mutui sulla vulnerabilità finanziaria delle famiglie‘ che offre uno spaccato fedele della società italiana ai tempi del Covid, ponendo in evidenza quale parte del Paese sembra aver sofferto maggiormente il mancato afflusso di liquidità in cassa.

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Dalla fotografia di Bankitalia sulle moratorie emerge che le richieste di sospensione delle rate, elevate soprattutto nei primi mesi della pandemia, sarebbero riconducibili prevalentemente a individui che dichiarano di aver subito un forte calo del reddito familiare, che risiedono nel Nord-Ovest o che operano nell’industria, nei servizi o nei settori del commercio e della ristorazione. Per circa il 20 per cento del debito sospeso il periodo di moratoria sarebbe scaduto nel 2020, per oltre il 60 scadrebbe al più tardi entro la prossima primavera e per la parte rimanente entro la fine del 2021.

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