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Chi è Giuseppe Busia, il presidente dell’Anac preso di mira dalla Lega

Busia Lega Anac Appalti Scontro

“Gravi, inqualificabili e disinformate dichiarazioni del presidente Busia sul Codice Salvini”, ha detto Stefano Locatelli, responsabile Enti Locali della Lega

E’ scontro totale tra la Lega e l’Anac, l’autorità anticorruzione presieduta da Giuseppe Busia. Sul tavolo di queste ore, e nel dibattito pubblico e politico, c’è il dossier del nuovo codice degli appalti. L’Italia, come ha scritto Maria Scopece stamani su Policy Maker, deve “semplificare, deregolamentare ed eliminare i costi amministrativi connessi a un’eccessiva dose di burocrazia”.

– Leggi: Codice degli appalti e digitale: cosa sta facendo l’Italia (e cosa vuole l’Ue) per tagliare la burocrazia

LA LEGA CONTRO GIUSEPPE BUSIA (ANAC)

Ma cosa sta accadendo nelle ultime ore? Il bersaglio è Giuseppe Busia, presidente dell’Anac. “Se parla così di migliaia di sindaci e pensa che siano tutti corrotti”, ha detto Stefano Locatelli (responsabile Enti locali del Carroccio). “Gravi, inqualificabili e disinformate dichiarazioni del presidente Busia sul Codice Salvini”.

Quali sono state le parole di Busia al centro delle polemiche? Come riporta l’Ansa, per il numero uno dell’Autorità, eletto nel 2020 al posto di Raffaele Cantone, ospite su La 7 a “L’aria che tira” condotto da Tiziana Panella “purtroppo ci sono settori in cui la criminalità è presente. Dovendo spendere grandi risorse in tempi stretti, i rischi sono alti. Controllabilità e trasparenza si possono conciliare con la rapidità del fare, attraverso il digitale. Non si perde tempo. La gara in sé non è il grosso del tempo che si spende. Se non si fa neanche un avviso le imprese migliori sono penalizzate. E se si scelgono imprese incapaci, sono queste a provocare ritardi”, ha concluso Busia. Specificando che “i sindaci, soprattutto nei piccoli comuni, oggi sono degli eroi. Svolgono una funzione essenziale, importantissima, pagati pochissimo e si assumono grandi responsabilità”. Verso di loro, “Anac nutre solo ammirazione”, ma “se non si fa neanche un avviso le imprese migliori sono penalizzate”, e sono quelle “incapaci” a “provocare ritardi”.

LE PAROLE INFUOCATE

Sul banco delle polemiche con la Lega ci sono però soprattutto le critiche di Busia arrivate prima della dichiarazione a La 7. Stamani, infatti, il presidente dell’Anac era comparso sui giornali di oggi esprimendo forti dubbi sul nuovo codice degli appalti perché esporrebbe le pubbliche amministrazioni al rischio di favoritismi.

“Chi punta il dito a priori sui sindaci italiani non può ricoprire il ruolo di presidente dell’Anac”, aveva tuonato sempre dalla Lega Gianluca Cantalamessa, senatore e capogruppo alla commissione Industria del Senato. “Gravi, infondate e imprecise le dichiarazioni di Giuseppe Busia che accusa praticamente migliaia di primi cittadini di corruzione. Inaccettabile. A lui spetta il ruolo di controllore, non di accusatore. Faccia un passo indietro e si scusi con i nostri sindaci che sapranno, invece, affidare i lavori pubblici con trasparenza per il bene delle loro comunità. Con il codice Salvini si dà mano libera al lavoro con appalti più veloci e maggiore autonomia agli enti locali, non certo a cantieri a casaccio per ‘relazioni personali”.

Altri deputati del Carroccio si erano uniti al coro contro Busia. “La Lega ha piena fiducia negli amministratori locali, a differenza del presidente di Anac che li considera evidentemente corrotti e corruttibili. Busia prima di sparare a zero sui sindaci e sul Codice Salvini dovrebbe ragionare su quale sia il futuro che vuole per l’Italia. Noi vogliamo efficienza e sburocratizzazione per un Paese veloce, non ci sono dubbi”, avevano detto Gianpiero Zinzi, Alessandro Benvenuto, Gianangelo Bof, Elisa Montemagni e Graziano Pizzimenti. Forti, infine, erano state le parole del viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. “Spiace che l’attacco del presidente Busìa e dei detrattori della nuova norma risponda a una logica di deresponsabilizzazione che rischia di delegittimare il prezioso lavoro che le pubbliche amministrazioni svolgono ogni giorno nella gestione dei contratti pubblici”, aveva detto.

CHI E’ GIUSEPPE BUSIA

Presidente dell’Anac dal settembre 2020, Busia è stato per gli otto anni precedenti segretario generale dell’Autorità della protezione dei dati. Mentre dal 2008 al 2012 è stato segretario generale dell’Autorità per la supervisione dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

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