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Imprese, P.IVA, turismo. Chi può richiedere i sostegni economici

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Presentato nella serata di ieri il decreto Sostegni che chiarisce la platea e il margine d’azione delle misure economiche a ristoro delle categorie colpite dalle chiusure per Covid

Ora che abbiamo in mano il decreto Sostegni, o quanto meno il suo specchietto riassuntivo, proviamo a rispondere alle domande che tutti gli italiani si stanno ponendo: chi ha diritto alle misure? A quanto ammontano? Entro quando arriveranno?

Già in conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Draghi ha detto che “3/4 è destinato alle imprese con abbandono dei codici Ateco e pagamenti più veloci tramite piattaforma dell’Agenzia delle Entrate: pagamenti l’8 aprile per 11 miliardi. Occorrerà fare domanda”.

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Quanto ai ristori per la montagna: “Molte poste del dl Sostegni sono indirizzate al turismo. Inoltre, ristori pure agli autonomi e ai lavoratori del turismo”, ha continuato Draghi. Quindi un intervento significativo “nei confronti dei meno abbienti con estensione del reddito d’emergenza per importi e platea per coloro che hanno perso lo scorso anno lavoro e sussidio di disoccupazione”. “Copriremo 3 milioni di partite Iva, in media 3.700 euro procapite”, ha poi assicurato il ministro all’Economia Daniele Franco.

I SOSTEGNI ALLE PARTITE IVA

Si prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro.

Potranno presentare richiesta per questi sostegni i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.

L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, come segue:

  • 60 per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
  • 40 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
  • 20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.

In ogni caso, tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 curo per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro.

Il contributo potrà essere erogato tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.

Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:

  • un Fondo per il turismo invernale;
  • l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti;
  • la proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione fino al 30 aprile 2021.

Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.

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