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Dl Sostegni, ecco l’ultima bozza e le novità
Alle 15 di oggi Cdm per il varo del Dl Sostegni. Tuttavia la maggioranza litiga ancora sulla rottamazione delle cartelle esattoriali. Una mediazione potrebbe essere trovata individuando limiti reddituali oltre cui non applicare la misura
Atteso per oggi nel Consiglio dei ministri il via libera al dl Sostegni (nuovo nome, ma per forma si inserisce nel filone dei decreti Ristori), che distribuirà i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento nello scampolo d’esecutivo di Giuseppe Conte. PolicyMaker è in grado di anticiparvi la bozza del documento chiusa alle 21 di ieri.
LA BOZZA DEL DECRETO
COSA PREVEDE IL DL SOSTEGNI
Previsti indennizzi in tempi rapidi: in media 3.700 euro ad attività, entro fine aprile. Nel pacchetto lavoro c’è il rinnovo dell’indennità per gli stagionali, a cui arriveranno 2.400 euro una tantum. Fondi anche a vaccini, scuola e filiere. Centrodestra e centrosinistra ancora spaccati invece sulla rottamazione delle cartelle, con PD e Leu intenzionati a non trasformare la misura nell’ennesimo condono tombale, mentre Lega, Forza Italia e parte di M5S sarebbero favorevoli ad allargarne il più possibile le maglie a favore di imprese e società unipersonali.
Nelle ultime ore, per evitare uno stralcio del provvedimento dal testo, si sta provando a raggiungere un accordo tra le forze che sorreggono la variegata maggioranza di Mario Draghi prevedendo una soglia Irpef per accedere alla cancellazione dei debiti. Si parla, per esempio, di autorizzare il colpo di spugna sulle cartelle esattoriali fino a 5mila euro per tutti coloro che non superano i 30mila euro di reddito. Insomma, da quel punto di vista il dl Sostegni pare ancora in alto mare: gli sherpa hanno tempo fino alle 15 di oggi, ora di inizio dell’ottavo Consiglio dei ministri dell’era Draghi, per addivenire a una soluzione condivisa da tutti i partiti.