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Lotteria degli scontrini, perché non piace ai commercianti

Lotteria Degli Scontrini Commercianti

Sono parte integrante della misura, eppure lamentano di essere stati ignorati dall’esecutivo. Ecco perché la lotteria degli scontrini fa mugugnare non poco i commercianti

Come un pericoloso déjà vu che rimanda con la mente al Cashback di Natale che anticipò poi tutte le chiusure degli esercizi per via dell’impennata dei contagi, oggi, nel primo giorno in cui il Paese si riscopre per buona parte in zona gialla, ma non è certo fuori dalla pandemia, ha ufficialmente inizio la lotteria degli scontrini. Una misura che non piace però a Confcommercio, che anzi ha elencato uno a uno i punti di attrito con l’esecutivo. A iniziare proprio dal fatto che non siamo ancora fuori dall’epidemia e che, per acquistare il lettore ottico per la lettura del codice lotteria, un esercente spende in media 300 euro.

TROPPA INCERTEZZA

“Come il cashback, anche la lotteria degli scontrini”, osserva Enrico Postacchini, l’incaricato commercio e città di Confcommercio, “troverà il tempo che trova. Non ha nessun utilità per il mercato in un momento di incertezza in cui le aziende non sanno quando devono restare aperte o chiuse”. Al costo dell’adeguamento si aggiunge anche il costo per comunicare la partecipazione dei negozi alla lotteria: “‘siccome è un’operazione di Stato andrà pubblicizzata ed è un costo per le imprese”.

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Ma i commercianti, per bocca di Postacchini, sottolineano che i tempi non erano maturi per la lotteria degli scontrini, in quanto il settore in questo momento “sta galleggiando a malapena: avevamo chiesto una proroga perché questa iniziativa nasce zoppa: le teste delle persone sono distratte rispetto a questi temi, c’è sensibilità dei consumatori in questo momento, e società che devono fornire gli strumenti (lettore e cip) hanno difficolta a istallarle in tempi rapidi”. Avanzati dubbi anche sull’effettiva utilità di contrasto al nero: “Siamo nell’ingenuità totale se si pensa che la lotteria degli scontrini contribuirà da sola a combattere l’evasione fiscale. Si registra nella vendita al dettaglio un 10% di evasione fiscale. Bisognerebbe occuparsi anche dell’altro 90%”.

LOTTERIA DEGLI SCONTRINI MA COMMERCIANTI SENZA SCONTRINI?

Ma soprattutto, al centro delle polemiche tra Confcommercio e governo c’è un tema, non secondario, di natura tecnica. Al 20 dicembre su un 1,4 milioni di registratori telematici installati per la trasmissione telematica dei corrispettivi, solo 700.000 erano stati aggiornati per poter far partecipare i consumatori alla lotteria degli scontrini: considerando le restrizioni imposte dal Governo a molte attività commerciali in questo periodo, i numeri non dovrebbero essere cambiati di molto.

Oltre a questo, rileva Postacchini, c’è il problema dei costi: per aggiornare i registratori telematici ed acquistare il lettore ottico per la lettura del codice lotteria, un esercente spende in media 300 euro. “Un costo esagerato e inopportuno in una fase estremamente difficile in cui molti commercianti hanno notevoli difficoltà finanziarie a causa della crisi economica dovuta alla pandemia in corso”, sottolinea Postacchini che spiega che per gli adeguamenti “servono oltre 1 ora e mezza” e che c’è “un problema oggettivo legato alle difficoltà tecniche di chi dovrebbe appontare lo strumento di rispondere alle richieste”.

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