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Novità su coprifuoco e test salivari a scuola. Cosa ha detto Costa

Coprifuoco

Il coprifuoco slitta dalle 22 alle 23? In conferenza stampa Speranza aveva smentito, ma oggi il suo sottosegretario lo contraddice: «Credo che una riflessione sull’allungare di un’ora andrebbe fatta» 

Tornano a riaccendersi le speranze dei ristoratori, che chiedono non solo di poter tornare a riaprire di sera, ma anche di posticipare di un’ora il coprifuoco e proprio oggi stanno inscenando una protesta sulla A1. La vicenda, è noto, sta creando divisioni all’interno della stessa, vastissima e variegata, compagine di governo, con Lega e Forza Italia che spingono per maggiori concessioni e PD e M5S sul fronte opposto (anche se, a loro volta, iniziano a essere maggiormente possibiliste su nuove aperture per non restare col cerino in mano). «Credo che una riflessione sull’allungare di un’ora debba essere fatta», ha aperto oggi il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenuto a ‘Buongiorno’ su Sky Tg24.

COSA HA DETTO COSTA SUL COPRIFUOCO

L’esponente del governo smentisce pertanto quanto detto venerdì in conferenza stampa dal suo diretto superiore, Roberto Speranza, e motiva: «la riflessione andrebbe fatta soprattutto consentendo la cena nei ristoranti all’aperto. Credo che l’importante non è» se si allungherà l’orario già «dal 26 aprile o dal 1 maggio. Stiamo facendo delle ipotesi da valutare. L’importante è iniziare questa fase di riapertura, ridare speranza e fiducia ai nostri cittadini. Se l’allungamento» dell’orario in cui scatta il coprifuoco «arriverà una o 2 settimane dopo, non credo sia questo il problema. Credo che dobbiamo essere consapevoli che è iniziata una fase nuova».

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«Io penso – ha aggiunto ancora Costa – che l’importante è che da lunedì prossimo nel nostro Paese inizi una fase di riapertura, ovviamente graduale e con un grande senso di responsabilità che chiediamo ai cittadini. Non è un liberi tutti, ci vuole tanta consapevolezza e la convinzione che siamo all’inizio di un percorso – ha evidenziato il sottosegretario – Siamo di fronte a un percorso graduale. Il Paese ci chiedeva una discontinuità e mi pare che le scelte che il premier Draghi ha espresso siano scelte di responsabilità. Finalmente la politica si è assunta la responsabilità di decidere».

COSA HA DETTO COSTA SULLA SCUOLA

Sulla scuola, che non ha accolto positivamente la riapertura col 100% in presenza: «Posso comprendere i timori» dei presidi, considerato che si tratta di «passare da una situazione di scuole chiuse a un ritorno totale. Mi preme sottolineare come far tornare i nostri ragazzi in classe sia una buona notizia, e sicuramente ci siamo assunti la responsabilità di questa scelta. Credo che tra oggi e domani saranno giornate di intenso lavoro e piena condivisione con i sindacati e con le Regioni. Condivideremo quelle che saranno le procedure, insieme ovviamente al Cts. Certamente quello dei test salivari può essere un tema che può dare una soluzione. Siamo convinti che, nel giro di un paio di giorni, condivideremo quelle che saranno le linee guida per creare le condizioni per far tornare i nostri ragazzi nelle aule».

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