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Rai, Roberto Sergio e Giampaolo Rossi per il dopo Fuortes. Ecco chi sono

Carlo Fuortes Si Dimette

Nella lettera di dimissioni, l’ormai ex ad Carlo Fuortes ha spiegato di aver “sempre agito nell’interesse delle istituzioni che ho guidato, privilegiando il beneficio generale della collettività rispetto a convenienze di parte”

Erano attesi sviluppi, sono arrivati. Carlo Fuortes ha lasciato il ruolo di amministratore delegato della Rai scrivendo una lettera di dimissioni.

Se la scorsa settimana si dibatteva del nuovo incarico che vedrà impegnato l’ex ad di viale Mazzini, cioè quello di sovrintendente al Teatro San Carlo di Napoli (scalzando così Stephane Lissner), adesso è tempo di capire che succede ai blocchi di comando della tv di Stato.

LE DIMISSIONI DI CARLO FUORTES

Nelle righe con cui si è congedato, e che oggi vengono pubblicate su La Stampa, Fuortes ha spiegato che “nel primo anno di lavoro del nuovo Consiglio di Amministrazione con il governo Draghi il Cda ha raggiunto grandi risultati per l’Azienda. Per citarne solo alcuni: nuovi programmi e palinsesti che hanno portato tra l’altro a un evidente rilancio di Rai2, la trasformazione organizzativa per Generi, un Piano immobiliare strategico che si attendeva da decenni, un rilevante potenziamento di RaiPlay e dell’offerta digitale. Dall’inizio del 2023 sulla carica da me ricoperta e sulla mia persona si è aperto uno scontro politico che contribuisce a indebolire la Rai e il Servizio pubblico”.

Per Fuortes, inoltre, si è “registrato all’interno del Consiglio di amministrazione della Rai il venir meno dell’atteggiamento costruttivo che lo aveva caratterizzato, indispensabile alla gestione della prima azienda culturale italiana. Ciò minaccia di fatto di paralizzarla, non mettendola in grado di rispondere agli obblighi e alle scadenze della programmazione aziendale con il rischio di rendere impossibile affrontare le grandi sfide del futuro della Rai”. Insomma, mancano le condizioni editoriali.

Per Massimiliano Panarari, sociologo ed editorialista de La Stampa (dove oggi si domanda chi si preoccupa degli interessi della Rai), “rattrista pertanto, in questo brutto finale di partita (e vittoria di un partito, soprattutto: FdI), che di quelle competenze riconosciute da tanti non si sia potuto vedere granché all’ombra del Cavallo di viale Mazzini. Tecnico scelto dall’esecutivo del tecnico per eccellenza con la mission di innovare e riportare in auge un certo spirito culturale del servizio pubblico, l’ad si è rapidamente trasformato in pompiere, navigante “a vista uomo” e funambolo tra i desiderata dei capi-partito. Un vero peccato”.

ROBERTO SERGIO E GIAMPAOLO ROSSI PRONTI PER IL DOPO CARLO FUORTES

E adesso? Intanto, spiega ancora il quotidiano torinese, “si dice che Carlo Fuortes abbia chiesto una annualità di buona uscita che corrisponde all’anno che per contratto avrebbe dovuto ancora occupare all’interno dell’Azienda e che corrisponderebbe a 240.000 euro”

E poi, il passaggio di consegne dovrebbe avvenire quanto più rapidamente possibile. “Stando ai tempi possibili, venerdì è in calendario un consiglio dei ministri e se tutto dovesse procedere di slancio il cda previsto per il 18 maggio potrebbe essere il primo Consiglio della nuova era Rai”.

I nomi in prima fila sono quelli di Roberto Sergio e Giampaolo Rossi. Due profili che andrebbero a comporre un ticket per arrivare alla naturale scadenza del mandato, nel 2024. E quindi, per questi primi dodici mesi, il primo diverrebbe nuovo ad con il secondo a fare da direttore generale. Dal prossimo anno, invece, si invertirebbero i ruoli.

CHI E’ ROBERTO SERGIO

Roberto Sergio, è nato a Roma nel 1960 ed è laureato in Scienze Politiche e in Scienze delle Comunicazioni. “E’ un manager esperto di telecomunicazioni”, si legge dalla sua scheda Rai. Che continua:

Inizia il proprio percorso professionale nel 1985 presso la Sogei – Società Generale d’Informatica SpA. Nel 1997 passa in Lottomatica Italia Servizi (gruppo LIS SpA), dove assume, in quattro anni di attività, la responsabilità di diversi settori: Relazioni Esterne e Rapporti Istituzionali; Comunicazione e Pubblicità; Sviluppo Business; Marketing e Comunicazione; Direzione Commerciale.

Tra il 2001 e il 2003 è prima direttore Comunicazione e Immagine e poi Vice Direttore Generale di Lottomatica SpA (oggi IGT). Nel 2002 e per due anni è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda.

Nel 2004 è chiamato in Rai come direttore dell’area Nuovi Media, incarico che svolge fino al 2007, quando è designato Presidente di SIPRA (poi Rai Pubblicità). In questi anni ricopre anche l’incarico di consigliere di amministrazione di Rai Net, Rai Click e Rai Sat.

Nel settembre 2012 assume il ruolo di presidente di Rai Way.

Ad aprile 2015 riceve la responsabilità della Vice Direzione della Radio. Da luglio dello stesso anno ha anche la responsabilità di seguire i rapporti con le consociate del gruppo Rai, con la qualifica di Direttore.

Da dicembre 2016 gli viene affidata la responsabilità ad interim della Direzione Radio.

Nel giugno 2017 viene nominato Direttore della Direzione Radio.

Da luglio 2019 è Consigliere di Amministrazione di PER – Player Editori Radio.

Da giugno 2020 è Consigliere di Amministrazione di Rai Com.

QUI IL CURRICULUM COPLETO DI ROBERTO SERGIO

CHI E’ GIAMPAOLO ROSSI

Questo, invece, il curriculum di Giampaolo Rossi:

Nato a Roma nel 1966, è laureato in Lettere presso l’Università “La Sapienza” di Roma.

Di formazione storico-umanistica, ha maturato molteplici esperienze professionali nell’industria dei media ed in particolar modo nell’innovazione dei linguaggi, delle nuove tecnologie con particolare riferimento alla trans-medialità.

Dal 2004 al 2012 è stato Presidente di Rainet la società del gruppo Rai che ha sviluppato l’intera offerta web del Servizio Pubblico radiotelevisivo.

Da anni si occupa di formazione legata all’industria dei media; è Direttore del Master in Media Entertainment presso la Link Campus University e Presidente del Consiglio Direttivo di Polis, la scuola di formazione politica della stessa università, dove dirige il corso sui Nuovi linguaggi della politica.

Dal 2009 al 2016 ha insegnato Teorie e tecniche dei linguaggi cross-mediali presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

È stato Digital Consultant presso la Direzione di RadioRai.

Nel 2012 ha co-fondato Greater Fool Media Srl, uno dei principali Multimedia Channel italiani. Ha svolto attività di consulenza media per diverse aziende.

Ha più volte ricoperto l’incarico di consigliere d’amministrazione dell’Istituzione Biblioteche di Roma, il più grande sistema bibliotecario italiano, sviluppando progetti per la multimedialità legati alla lettura e alla scrittura.

Svolge collaborazioni saltuarie con ‘Il Giornale”.

Nel luglio 2018 è eletto dalla Camera dei Deputati componente del Consiglio di Amministrazione della RAI-Radiotelevisione italiana.

Nel dicembre 2018 è divenuto membro del Consiglio di Presidenza di Confindustria Radiotelevisioni.

Da febbraio a luglio 2019 ha ricoperto l’incarico di Consigliere di Amministrazione di Rai Pubblicità S.p.A..

 

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