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Amministrative: la destra punta Ancona ma è spaccata a Siena. Incognita Latina

Silvetti Amministrative

La guida al voto di diversi comuni del centro Italia, da Teramo a Terni, passando per Latina, Pisa, Siena, Ancona e Massa Carrara

Il prossimo fine settimana andranno alle urne, per le elezioni amministrative di maggio, 17 capoluoghi di provincia e un solo capoluogo di regione, Ancona. Tra questi sette fanno parte di regioni del centro Italia: Teramo, Terni, Latina, Pisa, Siena e Massa Carrara.

ANCONA: IL CENTRO DESTRA UNITO PROVA A PRENDERE IL CAPOLUOGO MARCHIGIANO

Nell’unico capoluogo di Regione al voto, a contendersi la poltrona sulla quale è stata seduta per due mandati Valeria Mancinelli, ci sono sei candidati. Il primo della lista è il suo assessore ai trasporti Ida Simonella, sostenuta dalla coalizione del centro sinistra allargata ad Azione e Italia Viva ma senza il M5S. Per lei ci sono Partito Democratico, Terzo Polo – Azione – Italia Viva – Psi, e le civiche Ancona Futura, Diamoci del Noi, Ancona Popolare, Repubblicani per Ancona.

Il M5S, invece, appoggia la candidatura dell’ing. Enrico Sparapani, che si è occupato anche della ricostruzione post terremoto. Sempre nel campo del centrosinistra si collocano il civico ambientalista Francesco Rubini e il candidato ufficiale dei Verdi Roberto Rubegni (Europa Verde). Dall’altro lato il presidente del Parco del Conero Daniele Silvetti sostenuto dal centro destra unito (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Ancona Protagonista, Rinasci Ancona, Civitas Civici Salvi per Ancona, Udc) proverà a portare a casa una vittoria storica per il capoluogo marchigiano.  L’ultimo candidato alla fascia tricolore è il civico Marco Battino, sostenuto dalla civica Ripartiamo dai Giovani.

ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI MAGGIO A TERAMO: FAVORITO IL SINDACO USCENTE

A Teramo sono tre i candidati in corsa per la fascia di primo cittadino nelle prossime elezioni amministrative di maggio. Il primo candidato è il sindaco uscente Gianguido D’Alberto per il centrosinistra unito nel campo largo di Pd e Movimento 5 stelle e delle civiche Teramo vive, Innovateramo, Insieme possiamo, In comune per te e Bella Teramo. Lo sfidante del centrodestra è Carlo Antonietti che potrà vantare il sostegno Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e le civiche FuturoIn per Teramo, AmoTe Antonietti sindaco.

Infine, si presenterà anche Maria Cristina Marroni sostenuta dalle civiche liste Teramo sul serio, Teramo protagonista, Azione politica Teramo. Secondo l’ultimo sondaggio dell’Istituto Izi di Roma il favorito è il sindaco uscente D’Alberto con il 46,4% dei voti, a seguire Antonietti con il 44,3%, e infine Marroni con il 9,3%.

LATINA: BUONA LA QUARTA?

 Latina se non ha un record poco ci manca: negli ultimi sei anni ci sono state sei elezioni. I cittadini del capoluogo pontino sono chiamati, ancora una volta, a decidere il loro futuro sindaco. Scelta semplificata dal fatto che i candidati sono ridotti a due. Il primo è il sindaco uscente, Damiano Coletta, che ha alle spalle due voti di sfiducia che non hanno, con tutta evidenza, scalfito la fiducia in sé stesso. L’ex primo cittadino di Latina arriva dal movimento civico Latina Bene Comune, ed è già stato sindaco per due volte, lo scorso settembre le dimissioni in blocco dei consiglieri di centrodestra hanno portato allo scioglimento anticipato della consiliatura.

– Leggi anche: Amministrative 2023: tutti i candidati a sindaco di Brescia, Sondrio, Imperia, Vicenza e Treviso

Il prossimo fine settimana sarà sostenuto dal campo largo del centro sinistra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e le civiche Latina Bene Comune e Per Latina 2032. Dall’altro lato c’è la capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia Matilde Celentano supportata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Matilde Celentano Sindaco, Udc-Dc.

TERNI: ALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI MAGGIO TRA I DUE LITIGANTI POTREBBE EMERGERE UN TERZO (OUTSIDER)

Anche a Terni, come a Siena, il sindaco uscente Leonardo Latini della Lega non viene ricandidato, il centrodestra gli ha preferito l’assessore al bilancio Orlando Masselli di Fratelli d’Italia, sostenuto, oltre che dal suo partito, anche da Lega, Forza Italia, Liberali, Riformisti Psi e dalle civiche Terni Masselli Sindaco, Terni Protagonista, Terni Civica. Dunque, nella città umbra i malumori non hanno causato spaccature della maggioranza come a Siena. Il centrosinistra, invece, si presenta diviso in tre tronconi. Il PD, insieme alle civiche Kenny Innovare per Terni e Civici Sinistra Verdi, candida il prof. Jose Maria Kenny, ingegnere che all’Università di Perugia insegna scienza e tecnologia dei materiali.

Il M5S, invece, ha candidato Claudio Fiorelli, a supportarlo anche le liste Bella Ciao (costola di Rc e Pci) e Terni Conta. Il centro di Alternativa popolare è riuscita nel “colpaccio” di candidare il patron della Ternana Calcio, Stefano Bandecchi, che, per via del discreto credito di cui gode in città, (la sua squadra è in posizione sicura in Serie B), e delle spaccature del centrosinistra potrebbe arrivare a sorpresa al ballottaggio. Gli altri candidati Silvia Tobia di Potere al Popolo, Emanuele Fiorini civico sostenuto dalla lista Fiorini per Terni, e Paolo Cianfoni di Alleanza per gli Innovatori i quali hanno negato secondo le quali avrebbero avvicinato il prof. Kenny per proporgli una candidatura.

A PISA MICHELE CONTI PROVA AD AVERE LA MEGLIO SU UN CENTROSINISTRA FRAMMENTATO

Nella città della torre pendente i candidati a sindaco sono sei: Michele Conti, Paolo Martinelli, Ciccio Auletta, Rita Mariotti, Alexandre Dei ed Edoardo Polacco. Il sindaco uscente Michele Conti del centro destra va a caccia di una difficile riconferma in una città che tradizionalmente guarda a sinistra ma che, alle elezioni comunali del 2018, l’aveva visto trionfare, al secondo turno, con il 52,3% contro il candidato di centrosinistra Andrea Serfogli.

A sostenere il sindaco Conti c’è tutto il centro destra unito, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia – Udc – PLI insieme alle civiche Pisa al Centro, Pesciatini per Pisa, Pisa Punto Zero. L’avversario numero uno è il presidente delle ACLI provinciali Paolo Martinelli, che ha alle sue spalle tutto il fronte progressista formato da Partito Democratico, La Città delle Persone, Sinistra Unita per Pisa, Riformisti e Movimento 5 Stelle.

Potrebbe causare un’emorragia di voti di sinistra la candidatura del catanese trapiantato a Pisa Ciccio Auletta, sostenuto dalle liste civiche Città in Comune e Unione popolare, e animatore delle battaglie ambientaliste in difesa del Parco di San Rossore e contro il contestato allargamento della base militare americana di Coltano.

Altri nomi che potrebbero sottrarre voti al centro sinistra sono la consigliera comunale Rita Mariotti candidata di Azione, Italia Viva, Liberal Forum e Psi, e Alexandre Dei sostenuto dal Patto Civico. Fuori dagli schieramenti partitici la candidatura dell’avv. Edoardo Polacco che da tre anni segue le cause di migliaia di cittadini che hanno fatto ricorso contro le leggi varate durante lo stato di emergenza. A sostenerlo la lista della sua associazione Comitato Libertà Toscana.

ELEZIONI AMMINISTRATIVE A MASSA CARRARA: PERSIANI A CACCIA DI RICONFERMA DOPO LA SFIDUCIA

Otto candidati e 20 liste per il consiglio comunale di Massa Carrara. Dallo scorso 3 marzo ad amministrare il comune toscano è il prefetto Maria Rosa Trio perché il sindaco leghista Francesco Persiani è stato sfiduciato da un voto congiunto della minoranza di centrosinistra e di parte della sua ex maggioranza (parte di Forza Italia e Fratelli d’Italia). L’ex sindaco Persiani ci riprova sostenuto da Lega, Forza Italia e le liste civiche Francesco Persiani Sindaco, Civici Apuani. Il fronte di centro destra è spaccato, Fratelli d’Italia, Nuovo Psi e Noi Moderati Centrodestra insieme alle civiche Marco Guidi Sindaco, Massa Futura, appoggia la candidatura di Marco Guidi, ex assessore al bilancio che capeggiò la mozione di sfiducia ai danni dell’ex sindaco Persiani.

Anche nel campo del centrosinistra non si è riusciti a proporre un candidato unitario. Il Partito Democratico con Alleanza Verdi e Sinistra e le civiche Evangelisti per Massa, Massa è un’altra cosa, Dalla parte del cuore appoggia Enzo Romolo Ricci (in collaborazione con l’ex-parlamentare dei DS e dell’Italia dei Valori Fabio Evangelisti).M5S, invece, supporta la candidatura di Daniele Bennati, volto noto del volontariato cittadino, e sostenuta dal piccolo polo progressista formato da Movimento 5 Stelle, Unione Popolare e dal collettivo Massa Città in Comune.

– Leggi anche: Verso le elezioni amministrative, tutti i candidati della maggiori città del Sud

Sempre nel centrosinistra si colloca Cesare Ragaglini con la lista Cesare Ragaglini Sindaco, il repubblicano Guido Mussi con il Partito Repubblicano Italiano, e il giovane Marco Lenzoni per la civica Massa Insorge.  Fuori dagli schieramenti il civico Andrea Barotti, dall’ex consigliere comunale di Arcipelago Massa, con la lista Andrea Barotti Sindaco.

SIENA PAGA LE SPACCATURE TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA

Le contrade sono 17 ma i candidati sindaci sono solo sette nella città del Palio. A contendersi la fascia tricolore a Siena c’è la professoressa Nicoletta Fabio, rettore del Magistrato delle Contrade, e sostenuta dal centrodestra unito, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, più le civiche Movimento Civico Senese e Siena in Tutti i Sensi.

Il centro destra potrebbe però soffrire dei malumori originati dalla scelta di non puntare sulla ricandidatura del sindaco uscente, l’avv. Luigi De Mossi, il quale ha deciso di far convergere la sua influenza e il suo peso elettorale sull’assessore all’urbanistica Massimo Castagnini, candidato supportato dalla Lista De Mossi, Lista Castagnini, SiAmo Siena e da Destinazione Terzo Polo.

Un tempo vicinissimo a Matteo Salvini, la sua mancata ricandidatura sarebbe originata da battibecchi con i meloniani, che nemmeno un intervento personale di Giovanni Donzelli, braccio destro toscano della leader, è riuscito a sanare. Spaccato è anche il campo progressista, dove il Partito Democratico con Indipendenti e Progressisti, e la civica Con Anna Ferretti Sindaca, sostiene Anna Ferretti, nome forte del volontariato sociale.

Ad attingere dallo stesso bacino elettorale ci sono il civico Fabio Pacciani, appoggiato dall’ex-sindaco del Pds Pierluigi Piccini e dalle liste Civici in Comune, In Campo, Sena Civitas, Siena Sostenibile, Si – Patto dei Cittadini, l’avvocato Roberto Bozzi candidato di Azion, la grillina Elena Boldrini, il civico Alessandro Bisogni per Siena Popolare e l’indipendente Emanuele Montomoli di Lista Montomoli.

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