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Chi è Valentina Sganga, la candidata M5s alle amministrative di Torino

Valentina Sganga Amministrative Torino

Alle amministrative di Torino, capoluogo piemontese guidato dalla pentastellata Chiara Appendino, il M5s tenta il bis con Valentina Sganga, ma la strada (secondo i sondaggi) sembra tutta in salita

Cresce la competizione tra tutti i candidati alle amministrative che si sfideranno il 3 e 4 ottobre e anche a Torino si iniziano a fare ipotesi sul vincitore.

Secondo l’ultimo sondaggio pubblicato da La Stampa, sarebbe in vantaggio l’imprenditore e candidato del centrodestra Paolo Damilano che al primo turno dovrebbe ottenere tra il 41,2% e il 45,2% delle preferenze.

Lo tallona il candidato di centrosinistra Stefano lo Russo che oscilla tra il 37,4% e il 41,4%, mentre si posiziona solo terza la candidata M5s Valentina Sganga che viene data tra l’8,9% e il 12,9%.

ALLEANZA CON IL PD?

Sganga ha sempre dichiarato di non correre per la medaglia di bronzo: “Io, il Movimento 5 Stelle e i Verdi partecipiamo alle elezioni con l’obiettivo di vincere, di nuovo”, scriveva in post su Facebook un paio di settimane fa per rispondere a chi insinuava l’alleanza con il dem Lo Russo in caso di ballottaggio.

“Se non vinceremo – continua il post – vogliamo avere la forza necessaria per incidere sullo scenario politico della città con i nostri temi: la giustizia sociale e quella ambientale, in primis”. E aggiunge: “Tutte le volte che ci hanno sottovalutato, a tutti, è arrivata una sonora scoppola”.

sganga torino

CHI È VALENTINA SGANGA

Valentina Sganga ha 35 anni ed è capogruppo del M5s nel consiglio comunale di Torino. Nel 2013 si è laureata in Scienze del Governo e dell’Amministrazione e, in quell’occasione, ha ricevuto il premio per la migliore tesi di ricerca dall’allora sindaco Piero Fassino.

“Da quel momento – racconta Sganga – sono cambiate tante cose e dopo 5 anni da consigliera di maggioranza al fianco della sindaca Chiara Appendino, la cui assenza alla prossima competizione elettorale priva la nostra comunità di una vittoria praticamente certa, ho scelto di propormi per portare avanti il lavoro che lei, gli assessori e tutti i consiglieri del Movimento 5 stelle hanno fatto dal 2016 a oggi”.

È considerata più vicina all’ala movimentista del partito, scrive La Stampa, quella che ha guardato con diffidenza alla parentesi governista e all’affiliazione al governo Draghi. Negli ultimi mesi è stata portavoce delle istanze più critiche della base nei confronti dei vertici cittadini e nazionali. Suo, negli ultimi 3 anni, il compito di tenere uniti i suoi nei momenti in cui l’amministrazione ha rischiato di cadere, come durante la crisi delle Olimpiadi o quando è stato silurato l’ex vicesindaco Guido Montanari.

LE CRITICHE A CENTRODESTRA E CENTROSINISTRA

“La partita più grossa dei prossimi 5 anni – scriveva nel post Sganga – sarà quella dei fondi del PNRR: il prossimo sindaco avrà 6 volte le risorse economiche di cui ha usufruito Chiara Appendino in questo mandato. E voi volete farle gestire all’amico di Berlusconi, Meloni e Salvini [Paolo Damilano, ndr], a quelli che hanno creato un debito mostruoso con imprese scellerate [il centrosinistra, ndr] o a chi ha saputo, pur con poco, fare tanto per i torinesi?”.

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